Mumia
libero!
Pensata e realizzata in Europa tra Bristol UK ed i Paesi
Baschi, questa raccolta 2 cd/libretto a sostegno di Mumia
Abu-Jamal, condannato a morte nel 1982 e tuttora in attesa
di esecuzione nel braccio della morte di Huntington USA, si
presenta con un sottotitolo terribilmente azzeccato: "No
ocean separating our desire for justice", nessun oceano
a separare il nostro desiderio di giustizia.
L'Atlantico tiene lontane solo geograficamente le due diverse
sponde: musica e idee assieme, strettamente, a ridisegnare
geografie e distanze cancellandone il peso, ancora una volta
assieme quindi per smuovere le coscienze e la memoria attorno
a un emblematico caso di "ordinaria ingiustizia".
Giornalista di talento (è stato presidente dei Black
Journalists di Philadelphia nonché scrittore pluripremiato),
attivista politico ed ex-membro del Black Panther Party, Mumia
Abu-Jamal è stato condannato a morte per l'assassinio
di un poliziotto dopo un processo-farsa irto di prove a carico
artefatte (rivelatesi una montatura: è emerso in seguito
che il poliziotto ucciso possa essere stato addirittura vittima
di un collega) e testimonianze addomesticate, puntualmente
ritrattate a processo concluso e sentenza pronunciata.
Il caso di Mumia si trascina da vent'anni tra depistaggi della
polizia e dei servizi segreti (che hanno tutto l'interesse
a far tacere la voce di un irriducibile giornalista di barricata),
sospensioni dell'esecuzione ed appelli internazionali per
l'annullamento del processo.
Mumia è stato adottato da Amnesty International, e
viene seguito con passione e tenacia da numerose associazioni
ed organizzazioni negli Stati Uniti ed in Europa, non ultimi
alcuni gruppi rock/reggae/rap che hanno utilizzato la propria
amplificazione per alzare la voce e le proprie canzoni per
diffondere controinformazione attorno alla sua storia.
Questa raccolta è stata pubblicata di recente e segue
un'iniziativa simile di qualche tempo fa ("Mumia 911",
che aveva visto coinvolti nella realizzazione il nemico pubblico
Chuck D e Zach De La Rocha, allora cantante dei Rage Against
The Machine) e si affianca alla grande quantità di
materiali elettronici (siti web e cd-rom), scritti, video
e sonori (interviste in carcere, letture etc.) attualmente
disponibili nel circuito antagonista, ultimo in ordine di
tempo il cd "175 Progress Drive" edito dall'americana
AK Press.
Tra i tantissimi partecipanti a Free Mumia Abu-Jamal,
più o meno conosciuti dalle nostre parti, cito velocemente
i Primal Scream con il compianto Augustus Pablo, il poeta
Benjamin Zephaniah (da più di vent'anni compagno di
strada degli anarchici inglesi), il collettivo Asian Dub Foundation,
Roni Size e i Chumbawamba/Alabama 3: i generi espressivi sono
ovviamente distanti (anche se altrettanto ovviamente qui si
spinge volentieri l'acceleratore su territori rap/reggae/dub)
ma comuni - e non è una banalità - sono la solidarietà
e l'impegno.
Il libretto non contiene nè testi di canzoni nè
pubblicità di dischi ma solamente ritagli, citazioni,
informazioni e numerosi indirizzi per contatti in Europa e
negli USA, il tutto in tre lingue (inglese, euskara e spagnolo).
Purtroppo grande parte dei links riportati nel libretto non
sono attualmente attivi o si sono trasferiti altrove.
La realizzazione è a cura dell'etichetta indipendente
basca Esan Ozenki, che per diffondere questo 2cd si è
affidata (anche) alla distribuzione commerciale: il prezzo
richiesto è mediamente attorno alle 30mila lire, ma
temo onestamente che se vi rivolgerete ad un negozio per acquistare
questa raccolta il vostro contributo non andrà a finire
nelle tasche giuste.
Piuttosto, datevi da fare nel giro dei nostri centri sociali,
o rivolgetevi direttamente a Esan Ozenki Records, Eguzkitza
Karrika 13 20.304 Irun EH, tel. 0034 943 633137, fax 0034
943 633130, website: http://www.esan-ozeski.com
(il server è lentissimo -armatevi di pazienza-, fortunatamente
i testi del sito sono anche in inglese, spagnolo e francese),
e-mail: info@esan-ozeski.com.
Per informazioni sul caso Abu-Jamal ed approfondimenti vari
collegatevi in rete all'indirizzo http://www.mumia.org,
oppure all'indirizzo http://www.amnesty-usa.org,
quest'ultimo gestito da Amnesty International e - purtroppo
- sempre ricco di notizie spiacevoli.
AK Press è una delle case editrici indipendenti/alternative
americane che hanno stampato e diffuso materiali di/su Mumia
Abu-Jamal: tra le molte cose, è interessante il cd
"All things censored" coprodotto con Alternative
Tentacles. Date un'occhiata al loro website all'indirizzo
http://www.akpress.org,
dove è disponibile un gigantesco catalogo di libri,
cd, t-shirts, badge ed adesivi. In Italia disgraziatamente
i loro libri e cd non sono regolarmente importati, ma alcuni
titoli si possono trovare occasionalmente - e con un po' di
fortuna - presso le librerie Feltrinelli International.
Breve nota in coda. Nel libretto allegato al 2cd non vengono
"misteriosamente" riportati come "Mumia Support
Group" per l'Italia il website Isole nella Rete (all'indirizzo
http://www.ecn.org)
né l'associazione Malcolm X (che ha curato e cura tuttora
iniziative di mobilitazione anche per Silvia Baraldini e Leonard
Peltier), contattabile all'indirizzo
http://www.mclink.it/assoc/malcolm/prison/mumia.
Marco Pandin
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