Antimilitarismo in Finlandia
Sono attualmente 20 in Finlandia i nonsottomessi detenuti per
avere rifiutato di svolgere sia il servizio militare che quello
civile. Gli otto incarcerati qui segnalati hanno dato la disponibilità
a distribuire i loro indirizzi per ricevere lettere in solidarietà.
Valo Lankinen
(15.1.-2.8.2002)
Suomenlinnan tyosiirtola
Suomenlinna C 86
00190 HELSINKI FINLAND
Tuomas Tahko
(13.3.-30.9.2002)
Helsingin tyosiirtola
PL 36
01531 VANTAA FINLAND
Ville Laakso
(29.1.-16.8.2002)
Tuomas Maki
(7.1.-7.7.2002)
Lauri Uusitalo
(7.1.-24.7.2002)
Satakunnan vankila/
Huittisten osasto
Toivarintie 581
32700 HUITTINEN FINLAND
Ari-Pekka Tamminen
(6.1.-20.7.2002)
Laukaan vankila
PL 55
41341 LAUKAA FINLAND
Tomi Tolsa
(4.12.2001-10.6.2002)
Haminan tyosiirtola
Karjakatu 25
49400 HAMINA FINLAND
Mika Tuisku
(12.11.2001-27.4.2002)
Ylitornion avovankila
Rajantie 2
95600 YLITORNIO FINLAND
Per maggiori informazioni sugli obiettori totali in Finlandia,
contattare lUnione degli obiettori di coscienza finlandesi:
akl@aseistakieltaytyjaliitto.fi
Sito Web: www.aseistakieltaytyjaliitto.fi
a cura della Cassa di solidarietà
antimilitarista
XII congresso USI-AIT
Si è svolto nei giorni 10, 11 e 12 maggio,
il XII° Congresso nazionale dell U.S.I.-A.I.T. (Unione
Sindacale Italiana) nella sede dellUnione di Milano.
LUSI di fronte alla guerra il tema centrale
che ha caratterizzato i lavori mentre un grande striscione nella
sala del congresso titolava contro tutte le guerre.
Presenti delegati di sindacati autogestiti aziendali, locali
e di settore provenienti da Alessandria, Milano, Monza, Brescia,
Bergamo, Udine, Trieste, Bologna, Parma, Reggio Emilia, Correggio,
Firenze, Ancona, Bari, Sarno.
Come osservatori (portando il loro saluto al Congresso) erano
presenti il segretariato Internazionale dellAIT rappresentato
dalla Solidarity Federation della Gran Bretagna e una delegazione
della FAU tedesca.
Presenti anche rappresentanti sindacali ed osservatori di CUB,
Cobas, Unicobas, LAB, dellAssociazione antirazzista 3
Febbraio, della Federazione Anarchica Italiana e di Socialismo
Rivoluzionario.
Tematica guida del congresso la questione guerra.
Analizzato il quadro globale di un conflitto, scatenato dagli
USA, destinato ad allargarsi con dimensioni mondiali e possibili
esiti catastrofici per lumanità, si sono affrontate
le implicazioni sociali , sindacali e repressive di questa cultura
della morte che accompagna, anche in Italia, la nuova
economia di guerra: dalle finanziarie di guerra
alla militarizzazione del territorio, dal restringimento delle
libertà e dei diritti sociali alleliminazione del
dissenso.
In questo contesto si sono inquadrate anche limmigrazione
(e il suo uso razzista), il lavoro atipico e precario, il mantenimento
di una politica costante di sacrifici che si traduce
in bassi salari ed altri aspetti.
Il saldamento dellazione antimilitarista con la conflittualità
sindacale diventa così per lUSI il campo di lotta
principale per la fase storica attuale. Un impegno che caratterizzerà
questi anni e che si tradurrà anche nella possibilità
della proclamazione di uno sciopero generale esclusivamente
contro la guerra preceduto ed accompagnato da forti azioni contro
la macchina dellintervento bellico.
Per rendere più efficace il suo intervento l USI
costituirà al suo interno un Comitato dintervento
rapido contro la guerra, così come cercherà
un analogo tipo di coordinamento con le sezioni dellAIT
per ampliare internazionalmente questazione sindacalista
rivoluzionaria ed antimilitarista.
Il Congresso è poi proseguito coi punti sulla strategia
dellUSI, la situazione internazionale e i rapporti con
lAIT; lUSI di fronte a se stessa, il rilancio dellorganizzazione
ed altre questioni interne.
Si è poi provveduto al rinnovo delle cariche con lelezione
allunanimità di Careri Gianfranco (USI Ancona)
alla Segreteria nazionale, di Pino Petita (USI Sanità
Milano) alla vicesegreteria, Fabrizio Zanchi (USI Bergamo) alla
cassa nazionale, Verzegnassi Mario (USI Trieste) alla Commissione
Internazionale, di una commissione esecutiva formata da compagni
dellUSI di Milano, Monza, Brescia, Bergamo e Sarno, di
una redazione di Lotta di Classe composta da una
compagna di Ancona e da un compagno di Milano.
La Segreteria Nazionale dellUSI-AIT
Genova per noi... un anno dopo
Le immagini apparse sul Giornale di Vicenza
del 22 luglio 2001 (scattate dallinviata Giacomuzzo) avevano
fornito la prova inconfutabile della presenza vicentina alla
manifestazione del giorno precedente per il G-8 di Genova.
Come si poteva vedere lo striscione e la bandiera nelle foto
erano quelli della delegazione di Vicenza del Movimento UNA
(Uomo-Natura-Animali). Qualcuno di noi aveva partecipato anche
alle manifestazioni dei giorni precedenti, mentre la maggior
parte era arrivata sabato 21 luglio per esprimere il nostro
dissenso nei confronti di una politica responsabile della negazione
dei diritti umani, dei diritti degli animali e della distruzione
della Terra.
A distanza di quasi un anno, alcuni dei nostri militanti, dopo
aver trascorso il peggior inverno della loro vita
hanno dovuto rassegnarsi allidea di essere stati irrorati
con il micidiale aerosol che la polizia ha usato in modo massiccio
contro migliaia di pacifici e inermi manifestanti. Oggi cominciamo
a pensare che la mancanza improvvisa del respiro, le bronchiti
ricorrenti, il perenne mal di gola
non siano una conseguenza
dello smog ma, con ogni probabilità, dellaver respirato
il CS, un gas presente nei lacrimogeni usati a Genova in quantità
industriale (si parla di almeno 60.000). Sui bossoli in alluminio
raccolti (che ricoprivano a migliaia le strade) è ben
evidente la scritta: cartuccia 40 mm a caricamento lacrimogeno
al CS,S TA - 1 - 98.
Il CS non è una sostanza qualsiasi. È stato messo
al bando dalla convenzione mondiale sulle armi chimiche, ma
solo per il suo uso in tempo di guerra. È considerato
estremamente dannoso, può provocare danni permanenti
e può avere effetti sui cromosomi delle persone. Secondo
i dati raccolti da uno studio del Parlamento europeo, ad alti
livelli di esposizione, il CS può causare polmonite ed
edema polmonare fatale, disfunzioni respiratorie, oppure gravi
gastroenteriti ed ulcere perforanti. Sperimentazioni in vitro
hanno dimostrato che il CS è clastogenico, causa cioè
la separazione dei cromosomi, e mutageno, cioè può
causare mutamenti genetici ereditabili, mentre in altri casi
il CS aveva dimostrato di poter causare un aumento nel numero
di cromosomi abnormi.
Il CS era già noto per essere stato usato in Vietnam
e per essere una delle sostanze sotto accusa tra quelle in possesso
dellIraq. Inoltre viene studiato con preoccupazione negli
Usa ed è stato oggetto di una proposta di messa al bando
da parte dellassociazione dei medici sudcoreani che hanno
richiesto una ricerca indipendente per comprenderne gli
effetti acuti e subacuti, cronici e di lungo periodo, in particolare
su soggetti a rischio, bambini, neonati, anziani, soggetti con
malattie croniche preesistenti e pazienti in degenza.
Come ha scritto il senatore verde Francesco Martone (vittima
dei CS e autore di una inchiesta sui fatti di Genova) chi
era a Genova lo ricorda. Ricorda il fiato mozzato, il cuore
in gola, limpossibilità di respirare, la pelle
bruciata e gli occhi pieni di lacrime. Ricorda la sensazione
di vomito e nausea, immediata, ed il bruciore allo stomaco,
i dolori al fegato. Nella sua inchiesta Martone ha anche
ricostruito la storia delluso repressivo di questo gas.
Il CS è stato usato a Seattle, a Québec, a Genova,
in Irlanda del Nord, a Waco, a Seul, in Palestina, in Malesia,
in Perù.
Nellultimo libro di Gore Vidal, La fine della Libertà
- verso un nuovo totalitarismo?, si parla della strage di
Waco, quando il 19 aprile del 1993 gli agenti dellFbi
posero fine al lungo assedio alla sede della setta dei Davidiani,
usando gas CS e carri armati. Secondo le successive ricostruzioni,
fu proprio il CS a innescare lincendio nel quale morirono
82 persone.
Il CS, sigla per chlorobenzylidene malonitrile, in italiano
ortoclorobenzalmalonitrile è stato sviluppato
negli anni 50 dal Chemical Defence Experimental Establishment
[Porton, Inghilterra]. In Italia i candelotti al CS li produce
la ditta Simad s.p.a. di Carsoli, in provincia dellAquila.
È una sostanza cristallina usualmente mescolata con un
composto pirotecnico in una granata o candelotto. Si diffonde
sotto forma di nebbia o fumo di particelle sospese. La sua efficacia
deriva dalla proprietà irritante, molto forte, per la
pelle e le mucose, e di agente lacrimante anche in dosi minime.
Gli effetti caratteristici sono una congiuntivite istantanea
con blefarospasmo, irritazione e dolore. Il CS micronizzato
e mescolato con un antiagglomerante o trattato con idrorepellenti
a base di silicone [formule note come CS1 e CS2] può
rimanere attivo per giorni e settimane, se polverizzato sul
suolo. A Québec, dove si fece uso di CS per reprimere
le manifestazioni contro il Trattato dellArea di libero
commercio delle Americhe [aprile 2001], lufficio di igiene
pubblica avvisò i residenti di indossare guanti di gomma
e lenti protettive nel trattare i residui, di gettar via il
cibo contaminato (anche quello dentro ai contenitori), rimpiazzare
i filtri dellaria condizionata, e lavare lesterno
delle abitazioni.
Non risulta che gli abitanti di Genova abbiano mai ricevuto
suggerimenti del genere.
A livelli più alti il CS è stato associato con
disfunzioni cardiache, danni al fegato e morte. Dal punto di
vista tossicologico, molte associazioni mediche hanno raccomandato
lo svolgimento di maggiori analisi di laboratorio ed epidemiologiche,
per avere un quadro completo delle conseguenze mediche derivanti
dallesposizione di componenti quali il CS. Il Journal
of the American Medical Association conclude che la possibilità
di conseguenze mediche di lungo termine quali formazione di
tumori, effetti sullapparato riproduttivo e malattie polmonari
è particolarmente preoccupante, considerando lesposizione
alla quale vengono soggetti dimostranti e non dimostranti in
caso di operazioni di ordine pubblico.
Lazienda che fornì il CS al cloruro di metilene,
la Defense Technology Corporation (Wyoming) si è poi
unita alla Federal Laboratories. Questa ditta, nel 1992, insieme
alla TransTechnology Corp, fu oggetto di una causa civile da
parte delle famiglie di nove palestinesi uccisi da esposizione
a CS, usato massicciamente dagli Israeliani contro lIntifada.
Va anche ricordato che lItalia ha ratificato nel 1925
il protocollo di Ginevra contro luso di sostanze soffocanti
o gas e che nel 1969 almeno ottanta paesi hanno votato per la
messa al bando di gas lacrimogeni in operazioni di guerra. Per
quanto riguarda lItalia: come si giustifica la discrepanza
sul regime di uso di CS, proibito in guerra ma permesso in tempo
di pace, considerando che lItalia è firmataria
ed ha ratificato il protocollo di Ginevra? Secondo alcuni esperti,
esisterebbe al riguardo una grave scappatoia legale nella Convenzione
sulle armi chimiche, poiché la Convenzione non proibisce
luso di gas tossici in operazioni pacifiche
come ad esempio quelle di law enforcement (ripristino
della legge).
A questo punto è lecito chiedersi quali siano le garanzie
per un cittadino che esercita il suo diritto inalienabile allespressione
delle proprie opinioni.
O forse il diritto alla salute di un civile vale meno di quello
di un militare?
Gianni Sartori
UNA (Uomo-Natura Animali)
delegazione di Vicenza,
Lega per i diritti e la liberazione dei popoli
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