Rivista Anarchica Online


Trentasette
anni fa


 

a cura della redazione

 

 

Sulla copertina del n. 21 (maggio 1973) di “A” campeggiano quattro foto, che a loro modo sintetizzano i due compiti principali che la rivista – che da un po’ ha compiuto i suoi primi 2 anni – ha svolto e intende svolgere. Sulla sinistra una foto di Errico Malatesta, datata Londra 1912 e ripresa all’entrata del tribunale di Londra in procinto di emettere contro l’anarchico campano l’ennesima condanna e l’ennesima espulsione. Sulla sinistra tre foto del corteo (7-8.000 partecipanti, si precisa nella didascalia in seconda pagina) che ai primi del mese ha attraversato Pisa per ricordare il giovane anarchico Franco Serantini lasciato morire un anno prima in carcere, dopo esser stato selvaggiamente picchiato dalla polizia durante una manifestazione antifascista. Passato e presente, storia e attualità, pensiero e pratica.
Sì, perché la foto di Malatesta rimanda al dossier interno di 4 pagine che – sull’esempio di quello dedicato due mesi prima a Bakunin e di quelli che seguiranno a breve su Kropotkin e Proudhon – propone un’articolata biografia e soprattutto la scelta di brani dai suoi scritti, il tutto curato da Giampietro “Nico” Berti (che si cela sotto lo pseudonimo di Mirko Roberti)). Lo strillo in copertina recita: “Lettura di Malatesta: coerenza ed equilibrio”.
Le foto del corteo pisano, a loro volta, non rimandano solo alla tragica vicenda del nostro giovane compagno assassinato, ma – come testimonia lo striscione “Marini libero” – anche alla vasta mobilitazione nazionale (e non solo) promossa dal movimento anarchico in sostegno dell’anarchico salernitano Giovanni Marini, in carcere dopo uno scontro con provocatori fascisti nella natia città campana.
Altri temi affrontati sul n. 21: la situazione politica italiana, analizzata da Luciano Lanza (Emilio Cipriano) ne “Le convergenze… parallele; i militari e il potere in America Latina; le rispettive vicende carcerarie di Goliardo Fiaschi e Pietro Valpreda; le (dis)avventure dell’anarchico Clement Duval (“Un anarchico nell’inferno della Caienna”) raccontate da Roberto Ambrosoli (R. Brosio); la situazione politico-giudiziaria degli anarchici di Reggio Calabria; un dibattito sul ruolo (rivoluzionario o no?) dei Consigli di Fabbrica; un’analisi del rapporto tra sesso e classe; e altro ancora.
Vogliamo infine citare due scritti di Fausta Bizzozzero sulla scuola: il primo su un doposcuola “politico” e il secondo sulla vicenda di un maestro “scomodo” in Lucania. Fausta ha fatto parte della nostra redazione negli anni ’70 e ’80 ed è stata co-fondatrice nel 1976, a Milano, della Libreria Utopia, di cui ha rappresentato l’anima per oltre un trentennio (e tuttora, se passate il giovedì, la trovate in libreria per un consiglio, una consulenza, un saluto). Dal febbraio 1976, Fausta è la responsabile legale di “A”. Il nostro direttore responsabile, per capirci. E di questo noi, che le vogliamo bene, le siamo grati.