Rivista Anarchica Online


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Sessualità e potere: emancipazione nella circolarità

L'attuale presente storico pone, nelle sue multiformi reti d'esistenza, l'esigenza di deteriorare positivamente, in senso critico, un rapporto consolidato tra l'esperienza del corpo e la sua astrazione concettuale. Siffatto legame si determina come reciproca esclusione, simultaneo disinnesco del polo concetto (ampliato in teoria, astrazione, pensiero) e del polo carne (materialità umana); parlo di esclusione e disinnesco non come semplici epiteti di privazione, ma raffinati ad inglobamento da parte di quella che negli anni '70 Foucault designava “società di controllo”.
Ogni atto pensante riguardante la carne non si esaurisce mai nel suo desiderio oggettuale, giacché così avremmo una unidimensionalità dell'individuo umano, ma rimanda ad una costante aspirazione emotivo-intellettuale verso la sua realizzazione prospettica; in questa frattura si inserisce il dispositivo di esclusione-disinnesco tipico del meccanismo odierno di potere sulla corporeità. (...)
Entrando nel dettaglio, una visione superficiale ci costringerebbe a porre una domanda: perche si parla di un controllo oppressivo sulla sessualità quando, al contrario, i costumi appaiono al limite del libertino se non oltre?
Va precisato che non siamo più in una società apertamente autoritaria, ma in una struttura sociale che maschera il monopolio e la pianificazione sull'umano grazie ad un'articolazione ben definita di concessioni. Il cittadino perfettamente etico ed inserito nella programmazione sociale, di solito, si indigna della leggerezza dei costumi sessuali concependoli come trasgressivi; ma è in un'ottica simile che si realizza il controllo poiché la trasgressione è prevista a priori dalle norme vigenti.
La trasgressione non va più oltre, non eccede ma, inversamente, si è adagiata a positività, si è fatta conformista. A ciò mirava il potere, ovvero ad un'assimilazione come diversità. Per questo Foucault criticava aspramente l'inevitabilità della suddivisione tra normalità e diversità nella misura in cui concetto e carne hanno subito una reificazione a componenti “da tollerare”, perdendo in tal modo il punto potenzialmente rivoluzionario ed utopistico dell'eccedenza, del nomadismo del desiderio (si ricordi Deleuze-Guattari) (...)

La società disciplinare (ancora Foucault) non può concepire mai carne e concetto come sapere, ma sempre come irregimentazione della voglia. Altro aspetto docile all'integrazione sociale è una concessione piacevole affiancata ad una concezione teleologica della sessualità; la prima si determina come fuoriprevisto (soprattutto nei giovani), la seconda come lato pastorale-evangelico della società, atta al “qualcosa” procreativo, definito per la morale di superficie come “vita”.
La disdetta critica che deve investire queste istanze repressive fa perno sull'evento circolare della dimensione corporeo-emotivo-concettuale del sesso; essa non può rinunciare alla sua differenza, alla sua non come definitività finalistica, per consentire il passaggio, davvero umano, dal piacevole al piacere.

Alberto Simonetti
Perugia



Grecia/Appello alla solidarietà internazionalista

Il 7 novembre, durante lo sciopero generale di 48 ore, sono avvenuti scontri tra dimostranti e polizia davanti al parlamento dove erano in corso le votazioni, con esito positivo, sulle pesanti misure di austerità che colpiscono i lavoratori e tutta la società. Il 14 novembre, durante lo sciopero in solidarietà con i paesi del sud Europa, in Spagna, Italia e Portogallo sono avvenuti altri scontro tra manifestanti e polizia. Si sta esasperando la contraddizione tra il mondo di chi si trova a lavorare sotto salario o è disoccupato e il mondo del capitalismo. E lo stato aumenta l'intensità della sua guerra contro la società.
L'azione diretta, la lotta politica organizzata, la creazione e l'espansione di strutture di contro-potere sociale e la solidarietà internazionalista, il tutto basato su una organizzazione orizzontale e sulla negazione di stato e capitalismo, sono la nostra via e il nostro contributo all'antagonismo di classe e sociale, antagonismo che sta crescendo sempre di più. Le classi dominanti, pur di evitare delle incontrollabili rivolte sociali nei paesi del sud dell'Europa preferiscono, ancora una volta, diffondere nella società un misto di paura, panico, bigottismo, che aiuteranno svolte totalitarie e/o di stampo conservatore. Ovviamente preferiscono la guerra civile alla rivoluzione sociale, i massacri nazionalisti tra le nazioni alla distruzione del loro dominio di classe. Questa trappola esiste in tutta l'Europa mediterranea e nei fragili Balcani.
In Grecia l'adesione allo sciopero da parte dei lavoratori non è stata quella aspettata. Le persone sanno che “qualcosa di grosso” deve accadere affinché le cose cambino drasticamente. Questo ovviamente non significa che queste persone oggi vogliano rischiare affinchè questo “qualcosa di grosso” accada. Quello che molti fanno è aspettare che la situazione migliori in qualche modo votando il partito di sinistra SYRIZA. Un'altra parte, numericamente significativa, esprime i peggiori elementi del sistema borghese votando per i nazisti di Xrisi Avgi [Alba Dorata, ndt]. Nel settore privato il concetto di sciopero non è minimamente concepibile. Ci sono veramenti pochi settori e ancora meno singoli lavoratore che hanno conquistato il diritto di sciopero tramite le loro lotte.

Tuttavia una parte, piccola ma discreta, della società greca mostra una particolare attitudine militante e una dinamica che al presente non sembra voglia cedere a nessuna pressione. Questi gruppi hanno creato diversi fronti di lotta nei dintorni di Atene, nelle grandi e nelle piccole città greche e nelle strade. In questa area politica gli anarchici hanno un ruolo fondamentale. L'azione diretta degli anarchici nell'ultimo periodo è rivolta alle assemblee locali basate sulla democrazia diretta e alla creazione di strutture sociali di contro-potere, nella lotta ai fascisti e alla solidarietà con i prigionieri anarchici.

La nostra posizione è che i greci non abbiano bisogno di una vaga e generica solidarietà ma che ne necessitino in base ad uno specifico ragionamento. Chi lotta in Grecia, come in qualunque altro paese Europeo o no, ha bisogno innanzi tutto di solidarietà perchè le strutture di contro-potere che permettono l'ampliarsi del mutuo appoggio e della solidarietà sono state create da chi è in lotta. Queste strutture sono la base per la creazione di rapporti non basati sulla filantropia o sulla ricerca di consenso elettorale ma bensì sulla dignità e sulla resistenza.

È vero che la situazione economica, che si sta deteriorando costantemente, ha limitato lo scopo di alcune specifiche forme di azione. Inoltre, le strutture di contro-potere (centri medici sociali, cooperatici, ecc...), che sono comparse o che sono in via di creazione, sono assillate costantemente dal problema della mancanza di denaro e di materiale infrastrutturale. Oggi in Grecia, e pensiamo ovunque, è evidente come siano importanti le intuizione pratiche di Proudhon e le suggestioni anarcomuniste di Kropotkin come prospettiva rivoluzionaria costante.

Campagne anarchiche internazionaliste, coordinate dentro l'IFA e le realtà che le gravitano intorno nei vari paesi. Poster, volantini, interventi coordinati di grande importanza, che dimostrino come l'unità dell'azione internazionale possa aiutare a superare i problemi di una singola federazione o un singolo gruppo. Vogliamo evidenziare come queste azioni coordinate per noi costituiscano uno strumento di forte valore all'interno del nostro paese. Sappiamo quali sono le posizione dei partiti di estrema destra europei nei confronti della grecia: “i greci dovrebbero andarsene e affogare da soli”. Abbiamo l'opportunità di dimostrare che l'unico modo per le persone di vivere con dignità passa per la solidarietà e la cooperazione internazionale.

Supporto materiale a specifiche iniziative anarchiche o a strutture di contro-potere. Il supporto ad iniziative specifiche rafforza la lotta anarchica, il supporto alle strutture di contro-potere crea la possibilità di allargare “un'altra società all'interno della società”

Comunichiamo inoltre che ultimamente molti compagni in Grecia si stanno ponendo il problema di darsi un'organizzazione più efficiente e di massa su base federale. Ma perchè questo diventi realtà c'è ancora da percorrere una lunga strada.


Gruppo dei comunisti libertari di Atene
sostenuto dall'IFA (Internazionale di Federazioni Anarchiche)
http://eleftheriakoi.blogspot.it/
(questo sito ha pagine anche in italiano e in inglese)
(novembre 2012)



Riflessioni sull'Operazione Ardire

(Perugia e il resto del mondo dal 13 giugno 2012 a data da destinarsi)

In questi quattro mesi di carcerazione mi sono trovata spesso (e come no!) a ragionare in generale sulla situazione attuale, sulla nostra e sulle varie manovre repressive che negli ultimi mesi si sono susseguite. L'eco mediatico che hanno avuto non sorprende chi alle vaste operazioni punitive di giudici e militari c'è, in quanto antiautoritario, geneticamente abituato. Ma il copione di sempre ha, ogni volta che viene messo in scena, le sue peculiarità.
Questa volta il pubblico a cui viene proposto è potenzialmente un pubblico irrequieto, va con ciò distratto dall'impoverimento generale che quotidianamente gli si aggrava sulle spalle e va quindi dissuaso dalla volontà (se mai ne coltivasse segretamente una...) di reagire come già sonoramente accade nelle strade di Spagna e Grecia.
Il committente è stata la fretta di Ministero degli Interni di gridare al “gatto nel sacco” dopo la gambizzazione del manager di Ansaldo Nucleare.
Gli attori attrici della procura di Perugia con tanto di prima donna hanno immaginato l'occasione per rifarsi dal costosissimo “flop ” del giallo sull'omicidio Meredith.
La regia è stata affidata a Ganzer che così si è rilustrato le mostrine, opache per una condanna a 14 anni (capita!) prima della chiusura della ultima stagione della sua onorata carriera.
Qualche giornalista carognaro si sarà eccitato nel servizievole ruolo di cartellonista. Avrà speso tutto il proprio acume nell'elaborare ad hoc le fiammeggianti fregnacce dell'accusa in allarmanti titoli stile anni '70, per brillare in tutta la propria inanità critica.
Non avevamo dubbi! Lo Spettacolo della repressione va in scena con una certa cadenza, necessaria alle logiche sicuritarie e preventive delle manifestazioni del dissenso. Spesso risponde alle dinamiche di massima della strategia del Terrore di cui è lo Stato ad essere storicamente un brillante ideatore e artefice.
Per quello che mi riguarda, il mio ruolo coatto non mi piace, rimango in attesa di sceneggiature migliori e ho la certezza, assoluta, che alle “loro” non applaudirò mai. Non voglio fare mio il linguaggio dominante nè accordarmi al piano dialettico del potere giudiziario.
Ogni volta che una guardia chiude il blindo della nostra cella penso che comunque non potrei mai cambiare la mia parte con la sua e se sono dalla mia è perchè dall'altra, da quella di chi si tiene insieme e in piedi con la forza dell'autorità, della coercizione e delle armi, non ci vorrei mai stare.
Un abbraccio ai miei coindagati rinchiusi ad Alessandria, tutto il mio affetto a coloro che quotidianamente sperimentano nuove forme di libertà (degli spazi, del tempo, degli affetti, dei ruoli di genere, della riappropriazione).
Un abbraccio e un sorriso a tutte quelle che in questi mesi hanno reso con la vicinanza più breve lo spazio tra dentro e fuori.
Liberi tutti!
Con Amore e Rabbia

Paola Francesca Iozzi
Casa circondariale Rebibbia
via Bartolo Longo 92
00152 Roma



Chiapas / Il coro chiede aiuto

Cari amici e amiche,

vi scriviamo dal Chiapas in Messico per dirvi che la nostra organizzazione della Società Civile Las Abejas compie il 22 dicembre 2012 vent'anni di resistenza pacifica e costruzione di autonomia e commemora il XV anniversario della strage di Acteal, (22 dicembre 1997).

Il coro di Acteal, “Voci Vive”, promuove la pace e la dignità per il nosotro popolo tstotsil e tutti i popoli del mondo. Dalle montagne del Chiapas ci saluta con le sue parole di speranza.
Il coro è per noi uno strumento di espressione e di lotta con il quale continuiamo a dar voce alla memoria storica de Las Abejas.

Per questo motivo, il Coro, insieme al consiglio (mesa directiva) de Las Abejas, sta facendo un grande sforzo per poter fare uscire il nuovo disco del coro “Sk´eoj Ch'ul Balamil (Voces de la Tierra Sagrada - Voci dalla Terra Sacra) per il 22 di dicembre.

Grazie all'aiuto di compagni/e solidali/e, il disco è già stato registrato. Manca, tuttavia, la reproduzione e la produzione della custodia di 1000 copie.
Per compiere quest'ultimo passo estendiamo la nostra chiamata alla solidarietà nazionale e internazionale.

Su questo sito http://www.indiegogo.com/SolidarityActeal, che è una piattaforma di finanziamento comunitario internazionale, troverete il progetto documentato e la traduzione in varie lingue.

Vi chiediamo di cuore il vostro aiuto per diffondere il più possibile questo messaggio, sappiamo che manca poco tempo, però siamo tanti e la solidarietà attraversa le frontiere.

No alla morte, no alla guerra, sí alla vita, alla Pace, alla Giustizia integrale e reale; Sí alla lotta Non-Violenta per la trasformazione sociale!

Viva i popoli organizzati!
Viva la pace con giustizia e dignità!
Viva la lotta, viva la memoria, viva “Las Abejas”!

Fraternamente

Victorio Sántiz Gómez
Coordinatore e Direttore del. Coro de Acteal
(Chiapas - Messico)



Un appello per l'Infoshop Sante Vincenzi

Da oltre 15 anni infoshop è un punto di riferimento della cultura alternativa a Reggio Emilia. Nonostante l'impegno della cooperativa Sante Vincenzi che la sostiene, oggi la libreria versa in una situazione finanziaria molto critica. Se chiude l'infoshop, è una sconfitta per tutti. Non vogliamo nemmeno immaginarlo.

Care persone socie di mag 6, abbiamo deciso di scrivervi come consiglio di amministrazione della cooperativa, perciò attraverso la nostra mail “istituzionale”, per l'urgenza e la gravità della situazione nella quale si trova una nostra “antichissima” socia finanziata, la libreria Infoshop di Reggio Emilia, che ora è diventata Infoshop Sante Vincenzi, come l'omonima cooperativa sociale che si è recentemente costituita e di cui la libreria fa parte insieme a Pollicino Gnus e al Gruppo d'Acquisto Collettivo (Gac).
Questa esperienza, nata come parte costitutiva dell'esperienza Mag6 e confluita poi, come le altre esperienze non finanziarie, nell'associazione Mag6, fa parte delle nostre origini, è un pezzettino della storia e dell'identità che ci hanno costruito e che poi hanno preso la propria strada di autogestione, rimanendo in una relazione strettissima con la cooperativa Mag6, dal punto di vista delle relazioni, delle collaborazioni, non ultimo, del diventare un soggetto finanziato.
Le persone che fanno parte della cooperativa Sante Vincenzi, sono parte viva della nostra cooperativa Mag 6, si sono impegnate con coraggio e determinazione nell'esperienza della libreria Infoshop, colpita dalla crisi finanziaria e, in particolare, dell'editoria, così come da quell'ingiusto processo che ha visto molte piccole librerie indipendenti costrette a chiudere la propria attività prima ancora che commerciale, culturale. Perdere l'esperienza di questa piccola libreria indipendente, che sinora ha resistito a Reggio Emilia per tutti questi lunghi anni di difficoltà, proponendo un'offerta culturale indipendente e di qualità, fatta anche di incontri ed eventi che hanno intrecciato ai mondi letterari quelli musicali e teatrali, sarebbe davvero doloroso, sia dal punto di vista delle persone che la stanno sostenendo, sia dal punto di vista di un altro progetto culturale e di qualità che perderemmo. Come cooperativa Mag6 siamo orgogliose di aver sostenuto e di continuare a
sostenere questo progetto con il prestito che abbiamo in corso, ma la situazione si è fatta talmente grave che abbiamo davvero bisogno di una mano da chiunque si senta in grado di darla, con le forme e i modi che ognuna sceglierà.
Per questo vi rimandiamo direttamente a ciò che l'infoshop sta facendo girare per raccogliere energie e sostegno e farcela ancora una volta a continuare questa esperienza:

Anche tu puoi dare un contributo importante.
Scopri come e perché su http://sechiudeinfoshop.wordpress.com

Se avete bisogno di chiarimenti potete scrivere a giovannapanigadi@alice.it

un caro saluto a tutte e tutti con l'augurio di un 2013 che regali respiro al cambiamento e voce a chi l'ha persa o rischia di perderla...

Giovanna
per il cda mag6

Infoshop Libreria
Via Sante Vincenzi 13/a
42122 Reggio Emilia
telefono & fax 0522 430307
e-mail: info@infoshopmagsei.191.it - www.infoshopmag6.it

apertura
orario continuato
LU - MA - ME - VE
ore 9,15-18,45
SABATO
9,15-12,30; 15-18,45





I nostri fondi neri

Sottoscrizioni. Iara Meloni (Piacenza) 10,00; Antonio Ciano (Gaeta – Lt) “saluti a tutti e sempre avanti”, 10,00; i promotori di Cinelario (Menaggio - Co) in occasione della serata su Piazza Fontana il 15 novembre, 50,00; Giuseppe Anello (Roma) 50,00; Alberto Bonassi (Bergamo) 20,00; Aurora e Paolo (Milano) ricordando Raffaella Ruberti, 500,00; Gianpaolo Pastore (Milano) 20,00; Massimiliano Bonacci (Bologna) 50,00; Gino Perrone (Brindisi Casale) “ricordando il mio amico Paolo Fritz”, 20,00; Pietro Busalacchi (Napoli) 20,00; Rolando Paolicchi (Pisa) 10,00; Libreria San Benedetto (Genova) 4,00; Andrea Ferreri (Recco – Ge) 15,00; Rocco Tannoia (Settimo Milanese – Mi) 20,00; Ivano (Milano) 50,00; Angelo Tirrito (Palermo) 100,00; Cariddi Di Domenico (Livorno) 50,00; Eros Bonfiglioli (Bologna) 30,00; Simone Capula (Torrazza Piemonte – To) 20,00; Giovanni Maletta e Daniela Cirino (Cosenza) 50,00; Rino Fiorin (Venezia) “salute e saluti”, 5.00; Nicola Piemontese (Monte Sant'Angelo – Fg, 30,00; a/m Sid, le compagne e i compagni della libreria Jura Books (Sydney – Australia) 200,00; Giacomo (Milano) 10,00; Francesco Barba (Villanuova sul Clisi – Bs) 50,00; Nicola Casciano (Novara) 50,00; Angelo Zanni (Sovere – Bg) 50,00; Luigi Vivan (San Bonifacio – Vr) 20,00; Piero Cagnotti (Dogliani – Cn) 20,00; Gianni Pasqualotto (Crespano del Grappa – Tv) 150,00; Gianluigi Coretti (Bergamo) 10,00; Giovanni Baccaro (Padova) 20,00; Simone Capula (Torrazza Piemonte – To) 20,00; Angelo Roveda (Milano) 20,00; Francesco Roveda (Milano) 20,00; Augusta (Marina di Carrara – Ms) 5,00; Domenico Argirò (Novara) 20,00; Paolo Facen (Feltre – Bl) 20,00; Vincenzo Argenio (San Nazzaro de' Burgondi (Bn), 20,00; Maria Teresa Giorgi Pierdiluca (Senigallia – An) 20,00; Fabrizio Giulietti (Napoli) 20,00; Mirko Piras (Nulvi – Ss) 10,00; Umberto Seletto (Torino) 40,00; famiglia Ghirardi (Nave – Bs)170,00; Maria Teresa Giorgi Pierdiluca (Senigallia – An) 20,00. Totale € 2.139,00.

Abbonamenti sostenitori. (quando non altrimenti specificato, trattasi di euro 100,00). Patrizio Guadagnucci (Bobbio – Pc); Angelo Tirrito (Palermo); Benedetto De Paola (Teggiano – Sa); Lucio Brunetti (Campobasso); Luciana Castorani (Cremona); Loredana Zorzan (Porto Garibaldi – Ferrara); Maurizio Frongia (Busachi – Or); Luigi Natali (Donnas – Ao); Gianlorenzo Tondelli (Castelnuovo ne' Monti – Re); Matteo Casali (Poppi – Ar); Luca Cartolari (Perosa Canavese – To); Loriano Zorzella (Verona); Antonella Trifoglio (Alassio – Sv); Mariangela Riva Raimondi (Milano) 150,00; Alberto Ramazzotti (Muggiò – Mb) 150,00; Francesco Barba (Villanuova sul Clisi – Bs); Aimone Fornaciari (Nattari – Finlandia); Giancarlo Baldassi (Sedegliano – Ud); Vladimiro Sarotto Bettola (Novara); Fabrizio Tognetti (Larderello – Pi); Gianni Pasqualotto (Crespano del Grappa – Tv); Mauro Pappagallo (Torino); Luigi Pogni (Segrate – Mi); Stefano Quinto (Maserada sul Piave – Tv); Ettore Valmassoi (Quero – Bl); Ermanno Battaglini (Oria – Br) 150,00; Fernando Ferretti (San Giovanni Valdarno – Ar) 150,00; Paola Mazzaroli (Trieste); Mario Perego (Carnate – Mb) 250,00; Gudo Bozak (Treviso) 300,00; Claudio Stocco (Saonara – Pd); Gianluca Botteghi (Rimini). Totale € 3.750,00