Sul numero scorso della rivista (291) abbiamo pubblicato
due brevi interventi contro luso
improprio della parola anarchia apparso su pubblicazioni
di Emergency.
Pubblichiamo qui di seguito le scuse inviate da Teresa Sarti,
presidente dellassociazione, e due brevi repliche.
Avete
ragione
Cari amici,
chiedo scusa del ritardo con cui vi rispondo.
Avete assolutamente ragione. Nella trascrizione concitata della
prima telefonata di Gino da Baghdad ho usato io, in modo rozzo
e purtroppo comune, lespressione in preda allanarchia
totale.
Quando abbiamo riletto il pezzo per metterlo sul sito siamo
stati più accorti e labbiamo chiamato il
caos.
Spero che mi scusiate.
Ringrazio anche chi ci ha mandato interessanti approfondimenti.
Teresa
È
stato un lapsus
Cara Teresa,
naturalmente non cè alcun bisogno di scuse. È
stato sicuramente un lapsus dovuto anche alla drammaticità
del momento.
Da parte mia un forte abbraccio a te, a Gino e a tutti gli straordinari
amici di Emergency.
Massimo Ortalli
Ridotti
a semplici stereotipi
Cara Teresa,
prendo atto delle scuse che ci esprimi e ne sono contento. Ho
sempre ammirato Emergency e Gino per il lavoro concreto che
portano avanti. Un lavoro che non serve a fermare i pazzoidi
che decidono i destini del mondo, ma che serve senzaltro
a lenire un po del dolore di cui sono causa.
Noi anarchici siamo sempre stati etichettati nelle maniere più
strane e svariate. Dalla qualifica di bombaroli
in parte dovuta anche allinsensatezza tragica di alcuni
compagni (il Diana per esempio), a quella di piccolo borghesi
rivoltaci dai comunisti, a quella per finire, di una specie
di setta seguace del caos più sfrenato. Come anarchici
non vogliamo una società senza regole ma una società
senza Stato. Cosa che personalmente non so se mai avverrà
ma nel frattempo produciamo idee (o ne rimastichiamo di vecchie)
come qualsiasi altro gruppo politico o sociale.
Vedere che molte volte noi e le nostre idee veniamo ridotti
a semplici stereotipi ci fa salire la classica mosca al naso
e ci spinge a prendere posizione anche se questo può
essere molto amaro.
Mando a te, a Gino e a tutto lo staff di Emergency un sincero
augurio di buon lavoro. Oggi, ma forse più domani
ce ne sarà sempre più bisogno.
Ciao,
Patrizio Biagi
I
nostri fondi neri
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Sottoscrizioni.
Antonino Pennisi (Acireale) 10,00, Aurora e Paolo
(Milano) ricordando Amelia Pastorello, 500,00; Alessandro
Natoli (Cogliate) 7,00; Roberto Malnati (Malnate)
20,00; Monica Giorgi (Bellinzona Svizzera)
65,00; a/m Flavio P., Milena e Paolo Soldati (Clermont-Ferrand
Francia) 50,00; Gianni Pasqualotto (Crespano
del Grappa) 80,00; Pralina (Firenze) Horst vivrà
sempre, 30,00; Matilde Finzi Bassani (Milano)
ricordando Amelia Pastorello, 150,00; Enore Fiorentini
(Imola) 50,00; Enrico Calandri (Roma) 200,00; Angelo
A. Aleotti (Pavullo nel Frignano) 20,00; Franco Santilli
(Perugia) 20,00.
Totale euro 1.202,00.
Abbonamenti sostenitori.
Marco Breschi (Pistoia) 100,00; Fabrizia Golinelli
(Carpi) 150,00; Zelinda Carloni e Adriano Palella
(Roma) 100,00; Ida Gagliardi (Ferrara) 100,00; Giuseppe
Ceola (Malo) 100,00; Maurizio Pastorino (Torino) 100,00.
Totale euro 650,00.
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