Il 5, 6, 7 dicembre, a Napoli nel seicentesco Palazzo dello
Spagnuolo di via Vergini 19, i gruppi anarchici napoletani della
Federazione Anarchica Italiana, in collaborazione con la Fondazione
Morra, organizzano un Convegno sulla figura e la personalità
di Errico Malatesta, anarchico. Ne parliamo con uno dei promotori.
Perché un Convegno su Malatesta?
In quanto anarchici la personalità di Errico Malatesta
e il suo ruolo attivo in seno al movimento anarchico e proletario
internazionale, ci ha sempre suscitato interesse e curiosità
per la sua capacità di ricomporre la pratica della libertà
con la fermezza delle proprie idee, riuscendo in tal modo a
relazionarsi dialetticamente sia fra le diverse componenti libertarie
ed anarchiche, sia fra le avverse ed antagoniste forme politico-organizzative
del movimento rivoluzionario. Malatesta un giorno ebbe a scrivere
di essere «fermo e deciso in quello che voglio, sempre
dubbioso in quello che so», sottolineando in tal modo
quanto la sua determinazione lo conducesse ad accettare il confronto
aperto e schietto non per convincere ma per esser convinto di
quanto lui stesso sosteneva. Perciò la sua ferma determinazione
poteva indurlo ad abbracciare scelte strategiche diverse in
ragione delle differenti situazioni sociali, senza peraltro
mai scivolare in nessuna forma di opportunismo politico, convinto
non solo che il rapporto mezzi/fini dovesse essere identico,
ma anche relativo alle circostanze date.
Perché a Napoli?
Lanarchico di Santa Maria Capua Vetere rappresenta una
figura centrale nella storia del movimento anarchico italiano
ed internazionale, tanto da costringere chiunque a riconoscerla
ed apprezzarla in quanto strenuo difensore della libertà.
Perfino i suoi oppositori ed avversari, dopo averlo negato e
taciuto per tanto tempo, potrebbero ora rivendicarne chissà
quale progenie al punto da inventarsi qualche operazione di
recupero «politically correct». Comè
avvenuto qualche tempo fa con Proudhon e come qualcuno ha tentato
timidamente di fare anche con Malatesta, proprio nella sua città;
bisogna dire con scarso successo, perché «la nota
persona», come veniva definito Malatesta nelle segnalazioni
della questura, è soggetto assolutamente irrecuperabile
al sistema di dominio. Così, in occasione dei 150 anni
dalla sua nascita, abbiamo voluto noi raccontare e capire Errico
Malatesta. Qui, a Napoli. La sua terra che, fin da giovane,
lo vide fautore dellinternazionalismo e della solidarietà
rivoluzionaria fra tutti gli oppressi.
Ma che tipo di convegno sarà?
Un convegno «malatestiano», nei modi, nelle forme
e nei contenuti. Sarà aperto ai contributi di tutte le
componenti del movimento anarchico, così come sarà
disposto al dialogo e alle ragioni di chi vorrà conoscere
e confrontarsi con un percorso storico ed organizzativo che
fin dalla Prima Internazionale ha segnato una delle possibilità
rivoluzionarie per trasformare questa società gerarchica,
autoritaria e repressiva. Un convegno che sarà sicuramente
uno studio del nostro passato di anarchici, di organizzatori,
di rivoluzionari. Ma uno studio del passato non per coglierne
semplicemente i dati di fatto, quanto la riapertura di attuali
possibili sviluppi. Il convegno sarà «aperto»
nel senso più ampio del termine, potranno parteciparvi
tutti, assolutamente tutti e chiunque, perché il patrimonio
delle idee malatestiane non può essere prerogativa e
appannaggio dei soli anarchici. Le idee malatestiane sono di
una ricchezza e di una impellenza entusiasmante. A partire da
esse è possibile costruire una società nuova,
una organizzazione più giusta e più efficiente
per lintera umanità ed è bene che le conoscano
quante più persone è possibile. Daltro canto,
senza Malatesta non ci sarebbe stato un movimento anarchico,
ricco, variegato e, nonostante tutto, unito come quello attuale.
E per questo che i relatori che abbiamo contattato non
rappresentano una tendenza allinterno del movimento anarchico
internazionale, né noi abbiamo mai pensato di voler realizzare
con questo convegno su Malatesta alcuna sintesi.
Semplicemente ci è parso utile un confronto aperto e
schietto con quanti vogliono esserlo con noi. Non per convincere,
ma per esser convinti delle nostre idee. Privilegiando, ovviamente,
tutti quegli elementi di aggregazione e compattezza del movimento,
come Errico Malatesta nella sua vita di militante anarchico
ha cercato di realizzare. E se ora ci troviamo qua a discuterne
beh,
lo dobbiamo anche a lui.
Tre giorni di incontri, dibattiti e quantaltro ancora?
Molti di noi fanno le cose solo se gli piace farle. Un convegno
a Napoli nei primi giorni di dicembre può essere una
occasione piacevolissima. Una delle nostre maggiori preoccupazioni
è quella dellospitalità verso i compagni
esterni partecipanti; cercheremo di fornire tutte le informazioni
di cui disporremo sulle possibilità di alloggio e sistemazione
nei giorni del convegno, ma sarà importante che chi ha
intenzione di venire si prenoti per tempo. Naturalmente dipende
molto da noi fare in modo che il convegno sia un evento gratificante.
Ci saranno mostre d»arte, presentazioni di libri, esposizioni
di materiale storico, performance teatrali. Si parlerà,
naturalmente, di Malatesta, del movimento anarchico, dei problemi
del mondo del lavoro, del proletariato, della società.
La sede del convegno è accogliente, al primo piano di
un palazzo storico. Siamo ospiti della Fondazione Morra, dove
ha sede anche lIstituto di Scienza della Comunicazione
Visiva. Liniziativa più recente promossa da questa
organizzazione è quella intitolata «Labirinti dellImmaginario»
che ha visto coinvolto il Living Theatre. Altre informazioni
si possono trovare sul sito http://www.ecn.org/contropotere/convegno/.
Per realizzare tutto ciò in quanti siete? Ma, soprattutto:
chi siete? (che fate? Dove andate? Un fiorino!)
Un po meno dei primi aderenti allAssociazione Internazionale
dei Lavoratori. Un po più di quanti siamo prima
del presente Convegno.
Il comitato organizzatore si pone come momento di aggregazione
dellintero movimento anarchico napoletano. Vi fanno parte
gruppi e compagni di tutte le tendenze: varie individualità
anarchiche, i gruppi OACN, OAN, Comidad e la Federazione Anarchica
Milanese (tendenza «viro mare quantè bello»).
Il gruppo Louise Michel, gruppo storico del movimento napoletano,
vi partecipa già con alcuni suoi militanti, ma, ripetutamente
invitato, ci aspettiamo che non faccia mancare la sua adesione
ufficiale.
G.F.M
Per
saperne di più
La
sala dove si terrà il Convegno è in via Vergini
19, al Palazzo dello Spagnuolo, raggiungibile da qualsiasi parte
di Napoli con la metropolitana, scendendo alla fermata Museo
di Piazza Cavour.
Per
informazioni sul programma, sulle possibilità di pernottamento,
ecc., potete contattare (via e-mail o telefono) i seguenti recapiti:
Comidad:
vincenzo.italiano@enel.it,
3282215122
O.A.N.: gaetano.brunetti@libero.it,
3332840249
O.A.C.N.: shevek@mclink.it,
3381440628
Gianfranco Marelli: mgfr@inwind.it,
3286582401
Fondazione Morra: studiomorra@libero.it,
081454064
oppure
visitare il sito del Convegno: http://www.ecn.org/contropotere/convegno/
Chi
volesse sostenere economicamente liniziativa, può
effettuare un versamento sul conto corrente postale 54 74 80
41 intestato a Claudio Osvaldo Catanese, indicando sempre la
causale del versamento (Convegno Malatesta).
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