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Castel Bolognese (Ravenna), 25 novembre 2006.
Un momento dell’inaugurazione della nuova sede
della Biblioteca Libertaria “Armando Borghi” |
Sabato 25 novembre 2006 un centinaio di persone, in parte
provenienti anche da altre località, hanno preso parte alle iniziative organizzate a Castel Bolognese (RA) dalla Biblioteca Libertaria “Armando Borghi” per festeggiare l’inaugurazione dei nuovi locali. La Biblioteca ha riaperto al pubblico lo scorso giugno, dopo alcuni anni di chiusura dovuti al trasferimento di sede e a lavori di ristrutturazione edilizia.
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Da sinistra: Massimo Ortalli, Gianpiero Landi, Gianpietro “Nico” Berti |
Alle ore 16,00, presso la Biblioteca Comunale “Luigi Dal Pane”, si è svolta la presentazione del Dizionario biografico degli anarchici italiani (2 voll., Pisa, BFS, 2003-2004). Relatori sono stati Giampietro Berti, docente di storia contemporanea all’Università di Padova, coordinatore nazionale dell’opera, e Gianpiero Landi della Biblioteca Libertaria “A. Borghi”, collaboratore del Dizionario per la Romagna. In rappresentanza del Sindaco e dell’Amministrazione comunale l’Assessore ai Servizi sociali Domenico Sportelli ha rivolto ai presenti un breve saluto.
Il Dizionario, frutto di più di tre anni di lavoro di oltre 140 collaboratori, contiene le schede biografiche di circa 2300 anarchici italiani di varie generazioni, di cui 350 emiliano-romagnoli. Tra essi ben 19 sono i libertari castellani, ma come è stato sottolineato nel corso degli interventi, dei due relatori questo numero, pur ragguardevole per una piccola località che ai primi del Novecento contava circa 5000 abitanti, è poca cosa rispetto ai tanti nomi di anarchici – più di un centinaio – rintracciati nel corso della ricerca. Questo a riprova del fatto che a Castel Bolognese il movimento anarchico ha avuto un notevole radicamento nelle classi popolari per un lungo arco temporale, praticamente senza soluzioni di continuità dalle origini all’epoca della Prima Internazionale fino al secondo dopoguerra.
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Giordana Garavini, ottandue anni, storica figura dell’anarchismo
di Castel Bolognese, figlia di uno dei fondatori della biblioteca |
Alle ore 18,00 il pubblico si è trasferito nella nuova sede della Biblioteca Libertaria “Armando Borghi” in via Emilia Interna, 93/95 per una visita guidata dei locali e dei fondi documentari. La nuova sede è un immobile del centro storico, a cui si accede sotto i portici della centralissima e trafficata via Emilia che taglia a metà la città, ristrutturato nel rispetto delle originarie caratteristiche architettoniche (salvaguardando anche le pitture ottocentesche su alcuni soffitti) ma reso funzionale per i nuovi usi.
A tutti i partecipanti è stato offerto un buffet, allietato dalle musiche tradizionali irlandesi del gruppo “Dimondi”, molto apprezzate, da letture di poesie e da canti del repertorio tradizionale libertario. È stata inoltre distribuita ai presenti una cartolina, stampata per l’occasione in un numero limitato di copie, che riproduce una fotografia del 1916 dei fondatori della prima Biblioteca Libertaria castellana.
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Castel Bolognese, 1916 – I fondatori della Biblioteca
Libertaria di Castel Bolognese. In piedi, da sinistra:
Pasquale Mattioli, Pietro Costa, Giuseppe Santandrea,
Bindo Lama, Nello Garavini. Seduti, da sinistra:
Aurelio Lolli, Francesco Dari, Domenico Scardovi |
Fondata all’epoca della Prima guerra mondiale da un gruppo di anarchici allora giovanissimi, la Biblioteca divenne operativa nel 1919-1920 in una stanza interna del Circolo anarchico locale, chiuso poi in seguito all’avvento al potere del fascismo. Una nuova Biblioteca Libertaria venne costituita nel 1973 in via Rondanini n. 20, a opera di anarchici vecchi e giovani, nel clima politico e culturale – intriso di fermenti libertari – seguito alla rivolta antiautoritaria del Sessantotto. Tra gli anziani compagni che parteciparono alla ricostituzione vi erano anche tre superstiti del nucleo di anarchici che aveva preso parte alla fondazione originaria: Nello Garavini, Giuseppe Santandrea, Aurelio Lolli. A quest’ultimo (morto senza eredi nel 1999 a quasi cento anni di età) si deve la donazione dell’immobile in cui la Biblioteca ha sede attualmente. Dal 1985 la Biblioteca Libertaria (che ha aggiunto al proprio nome la dedica all’anarchico di origine castellana Armando Borghi) è gestita da una Cooperativa, composta attualmente da 23 soci. Di essi cinque sono residenti a Castel Bolognese e gli altri sparsi tra Bologna, Forlì, Imola e Ravenna.
Al patrimonio librario e documentario, anche per l’importanza e talvolta la rarità dei suoi contenuti, accedono dall’Italia e dall’estero ricercatori, studenti ma anche persone comuni interessate ai temi della cultura libertaria. Il catalogo dei volumi e dei periodici, già informatizzato, sarà prossimamente messo in rete negli OPAC del Polo romagnolo delle biblioteche e, di conseguenza, nella rete del Servizio Bibliotecario Nazionale.
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Gianpiero Landi, vera anima della Biblioteca Libertaria di
Castel Bolognese, dalla sua riapertura nel 1973 |
La biblioteca libertaria Armando Borghi di Castel Bolognese
Aree di interesse
Storia e attualità del pensiero e dei movimenti anarchici e libertari, storia del movimento sindacale e del movimento operaio, storia del pensiero politico e sociale, storia dei partiti e dei movimenti politici, antimilitarismo, anticlericalismo, pedagogia, sociologia, economia.
Servizi
Informazione e consulenza bibliografica
- Consultazione in sede
- Prestito (con limitazioni)
- Fotocopie
Patrimonio documentario
La biblioteca possiede 6.000 volumi e opuscoli
Fondi speciali: Archivio “Armando Borghi” (volumi, fotografie, carteggio, manoscritti, documenti vari), Archivio “Nello Garavini” (volumi, carteggio, periodici rari), Archivio “Organizzazione Anarchica Forlivese (O.A.F.)” (documenti vari decenni 1960 e 1970), Fondo “Aldo Venturini” (libri, periodici, carteggio, documenti vari), Fondo “Giuseppe Mascii” (documenti vari), Fondo “Domenico Girelli” (libri e opuscoli), Fondo “Maria Rossi Molaschi” (carteggio, periodici, documenti vari), Fondo “Luce Fabbri” (manoscritti, periodici).
Emeroteca: è costituita da oltre 500 testate, in prevalenza periodici estinti e numeri unici. Sono presenti anche periodici in lingua francese, inglese, portoghese, spagnola.
A parte va considerato il Fondo Carlo Doglio (in deposito, per concessione del Centro Studi per l’abitare “Oikos” di Bologna, proprietario), di notevole consistenza: circa 3600 volumi, oltre 3800 numeri di periodici, documenti d’archivio, piani regolatori, registrazioni foniche, ecc.).
Presentazione della biblioteca
La Biblioteca Libertaria “Armando Borghi” – Società Cooperativa a r.l. è stata costituita con atto notarile il 9 novembre 1985, rilevando i fondi librari di una precedente “Biblioteca Libertaria” esistente fin dal 1973 negli stessi locali di via Rondanini 20.
Le radici di questa istituzione culturale vantano tuttavia origini ancora più antiche. Una prima “Biblioteca Libertaria” venne fondata infatti a Castel Bolognese nel 1916, opera di un gruppo di anarchici allora giovanissimi, raccolti attorno a Nello Garavini. La Biblioteca divenne concretamente operativa dopo la fine della prima guerra mondiale, quando nel paese venne aperto un Circolo Anarchico che rimase attivo per alcuni anni, fino allo scioglimento imposto con l’avvento del fascismo.
Oggi la Biblioteca Libertaria “Armando Borghi” costituisce una delle più importanti raccolte documentarie sull’anarchismo esistente in Emilia-Romagna. Il patrimonio documentario viene costantemente incrementato con donazioni e acquisti. La Biblioteca svolge anche una attività di promozione culturale, attraverso l’organizzazione di Convegni di studi e seminari.
La Biblioteca aderisce alla FICEDL (Federazione internazionale dei centri studi libertari).
Biblioteca Libertaria “Armando Borghi”
Via Emilia Interna, 93/95
48014 Castel Bolognese (RA)
La Biblioteca è attualmente
aperta per 12 ore settimanali.
Gli orari di apertura sono:
mercoledì dalle ore 15 alle 19
venerdì dalle ore 15 alle 19
sabato dalle ore 9 alle 13
(festivi esclusi)
Per informazioni: biblioteca.borghi@racine.ra.it
Tel.: 0546.55501 |
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