È questo il titolo di un depliant che continuiamo a ristampare, ogni volta aggiornandolo, con l’elenco completo di tutte le “cose” che abbiamo prodotto e che sono tuttora disponibili per l’acquisto e per la distribuzione. È un “quartino”, come si chiama in termine tecnico, cioè quattro facciate in formato classico (A4). Lo stiamo per ristampare per l’ennesima volta, ma forse dovremo studiare un altro formato: in quello ormai tradizionale non ci stiamo più. O meglio, non ci sta la lista di tutti i nostri prodotti – con relativa breve presentazione di ciascuno e indicazione del prezzo (e degli sconti per chi ne ordina più copie).
Il fatto è che soprattutto negli ultimi anni, accanto alla pubblicazione regolare dei 9 numeri annui della rivista, ci siamo impegnati in numerose e differenti iniziative editoriali e musicali che hanno allargato non poco la struttura del nostro impegno. E noi che quotidianamente, dal di dentro, viviamo “la macchina” di “A” sentiamo sia gli aspetti positivi e negativi di questa mutata situazione. E in questa paginetta da sempre dedicata al rapporto con i lettori, i sostenitori e i diffusori di “A” vogliamo rendervene partecipi.
Al primo posto “A”. La rivista è cresciuta, innanzitutto in quanto a numero di pagine. Chi ci segue da qualche decennio, si ricorderà che negli anni ’70 “A” aveva fisse 28 pagine – e dietro c’era una redazione ben più numerosa dell’attuale. Poi nel tempo le pagine sono aumentate e sono diventate variabili da numero a numero, con una media di oltre 70 pagine a numero.
Abbiamo continuato ad occuparci dell’archiviazione dei numeri arretrati, occupando intere cantine di compagni e assicurando ai lettori – e sono poche le pubblicazioni longeve come la nostra a offrire un tale “servizio” – la possibilità di acquistare l’intera collezione di “A” sia come singoli numeri sia sotto forma di annate rilegate. E anche recentemente c’è stato chi, in una botta unica o un po’ alla volta – si è fatto spedire a casa l’intera collezione 1971-2007 di “A”, 33 volumi (visto che le prime annate sono accorpate in volumi doppi o tripli), per la modica cifra di 1.370,00 euro…
C’è poi il versante on-line della rivista. Il sito, curato da Cati Schintu, funge da vetrina della nostra casa editrice e anche da “negozio”, visto che sempre più numerosi sono gli acquisti on-line. Per favorirne la semplicità, sollecitati da molte persone, stiamo organizzando anche la possibilità di pagare con carta di credito (per ora non disponibile). Sempre on-line c’è il lento ma progressivo arricchimento dell’Anarchivio, l’archivio telematico di “A” che si è finora giovato dell’impegno volontario pluriennale di Massimo Torsello.
Ma il settore che in questi ultimi è cresciuto impetuosamente è quello dei “prodotti collaterali”: dossier, Cd, Dvd, libri, ecc. Sono ormai più di una quindicina i vari dossier che, pubblicati dentro “A”, sono stati stampati in migliaia di copie a se stanti per poter essere diffusi a basso costo: si va dall’antifascismo all’handicap, da Fabrizio De André (15.000 copie vendute) agli 8 dossier “ecologici” realizzati da Linda Carloni e Adriano Paolella (due dei quali con traduzione integrale in inglese) ecc.
Del filone De André abbiamo avuto più occasioni di parlare. A partire dal n. 252 di “A”, il primo uscito dopo la sua morte e con un servizio a lui dedicato, fino ai vari cd e dvd, arricchitisi proprio in queste ultime settimane con il cofanetto Fabrizio De André spesso mi ha fatto pensare (in coedizione con Elèuthera) e il 2cd Duemila papaveri rossi (ideato e realizzato da Marco Pandin in sostegno di “A”), è questo tutto un insieme di prodotti, di relazioni instaurate con gli acquirenti e i diffusori, che allargato di molto i nostri orizzonti e ha fatto conoscere la rivista “A” in ambiti nuovi. In questo (quasi) decennio abbiamo venduto più di 50.000 prodotti legati a De André, abbiamo partecipato a oltre un centinaio di iniziative pubbliche su di lui incentrate, abbiamo acquisito una visibilità (e anche credibilità e stima) di cui sentiamo tutta la responsabilità.
Idem per il 2Dvd sullo sterminio nazista dei Rom e dei Sinti, che da strumento di conoscenza storica si è trasformato – nell’Italia delle impronte digitali di Maroni e degli assalti ai campi-nomadi – in uno strumento utilizzato in decine e decine di situazioni per rivendicare la dignità di un popolo e la nostra opposizione al pregiudizio e alle persecuzioni.
Già avevamo in catalogo “cose” (un dossier, una Vhs) su Franco Serantini. Ora, con le edizioni BFS, co-editiamo la ristampa del fondamentale libro di Corrado Stajano “Il sovversivo” con allegata in Dvd la stessa Vhs comprendente anche nuovi materiali. E siamo noi a occuparci della distribuzione nel movimento e della vendita al pubblico (librerie escluse).
E poi la lista della “Musica per A” gestita da Marco Pandin. E… ci scusino i tanti che non possiamo citare perché non c’è più spazio.
A volte pensiamo noi stessi di darci una calmata. In realtà, stiamo già pensando a nuove iniziative (una per tutte, la seconda puntata del dossier “Leggere l’anarchismo”, a cui sta lavorando il nostro fondamentale collaboratore Massimo Ortalli). Contiamo, come sempre, sul vostro sostegno.
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