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Assassinato dai nazisti un sindacalista libertario della SAC
Il 12 ottobre a Satra, un sobborgo di Stoccolma,
è stato assassinato Bjorn Sonderberg (41 anni), militante
della SAC (Sverige Arbetaren Central-organisation).
Bjorn era da molti anni attivo in questo storico sindacato di
matrice libertaria, era stimato per la sua coerenza, equilibrio,
pacifismo e per la sua attività sindacale. Negli ultimi
anni era stato tra i promotori della campagna contro le multinazionali,
organizzando il boicottaggio della Nestlé.
Recentemente si era opposto ad un nazista, che lavorava presso
la stessa impresa, ed era riuscito a smascherarlo, facendogli
perdere la carica di delegato sindacale della LO (il sindacato
svedese di sinistra moderata). Senza lasciarsi intimidire, Bjorn
si era esposto denunciando il tentativo di infiltrazione nazista
nei sindacati.
L'assassinio di Bjorn, che giunge al culmine di un crescendo
di attentati, minacce e provocazioni neonaziste, ha provocato
una forte impressione nell'opinione pubblica svedese. Le manifestazioni
anifasciste - a partire da quella promossa dalla SAC a Stoccolma
il 24 ottobre - hanno visto la partecipazione di decine di migliaia
di persone.
Tre neonazisti sono stati arrestati dalla polizia, sospettati
di essere gli autori dell'assassinio. Secondo L'Espresso
(del 13 novembre) i tre arrestati "si erano fatti inviare
a una casella postale copia di una fotografia della futura vittima,
fornita via Internet dal servizio passaporti della polizia svedese."
Una piccola osservazione: nell'intera pagina che il settimanale
italiano dedica alla vicenda di Bjorn non si citano mai né
la SAC né il fatto che lui fosse un militante libertario.
Se fosse stato un fricchettone o un "bombarolo", l'etichetta
anarchica (magari creata di sana pianta) non gliela toglieva
di dosso nessuno. Ma Bjorn era un militante sindacale, un anarcosindacalista
serio, quindi...
Bjorn Sanderberg
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