Clericalismo. La copertina dello scorso numero ha suscitato svariate reazioni positive. C’è voglia di anticlericalismo, in giro. Si sente la necessità di riprendere con serietà e decisione una battaglia che storicamente appartiene a più di un filone culturale e politico: ai socialisti come ai repubblicani, ai liberali come ai radicali, ai massoni come alle religioni “minori” (valdesi, ebrei, ecc.) e anche a noi anarchici. A ciascuno con la sua specificità, certo, ma con la comune necessità e volontà di difendersi dall’irrefrenabile “espansionismo” di Santa Madre Chiesa e dalla sua connaturata esigenza di controllare l’intera società civile.
Le recenti vicende dei Dico, del Family day, della vicenda Bagnasco (acute le osservazioni del nostro Carlo Oliva nel suo intervento in questo numero) e mille altre ancora sono tutti segnali potenti e prepotenti di questa presenza sempre più ingombrante e condizionante del Vaticano.
Più ancora che sui privilegi e i comportamenti arroganti della Chiesa – abilissima, peraltro, a farsi passare da vittima del “laicismo” – la nostra attenzione si appunta sul servilismo di tutti quei “laici” (e sono la quasi totalità) che quotidianamente si prostrano alle gerarchie ecclesiastiche. Basti vedere le reazioni scomposte alle poche ed educate affermazioni critiche con la Chiesa espresse da un presentatore nel corso della manifestazione sindacal-musicale dello scorso 1° maggio a Roma.
Per parte nostra, intendiamo riprendere con forza questa tematica e sollecitiamo proposte e collaborazioni sul tema. Chi ritiene di aver qualcosa da dire in proposito, ci contatti.
Poster. Sul penultimo numero (“A” 325, aprile 2007) abbiamo dedicato una pagina alla presentazione di un’iniziativa decisamente originale: l’uscita in Svizzera di un francobollo dedicato a Giuseppe Pinelli, il ferroviere anarchico assassinato nella Questura milanese nella notte tra il 15 e il 16 dicembre 1969. Quasi 38 anni fa.
Della cosa si è parlato a Milano, alla libreria Archivi del ’900, il 28 aprile scorso, nell’ambito della presentazione ufficiale in Italia del francobollo, e di una mostra di lavori digitali, sempre di Bellei, tutti incentrati sull’immagine di base, cioè quella di Pinelli all’inaugurazione del Circolo anarchico “Ponte della Ghisolfa” il 1° maggio 1968.
Due di questi lavori sono riprodotti nel presente numero di “A”: uno al centro della rivista, sotto forma di poster, l’altro in quarta di copertina. In entrambi i casi abbiamo affiancato in piccolo la riproduzione del francobollo “autogestito”.
Prossimo numero. Con la data “estate 2007” il prossimo numero (“A” 238) coprirà i mesi di luglio, agosto e settembre.
Avrà come di consueto più pagine e conterrà, al centro, la riedizione (leggermente modificata) del dossier “Gli anarchici contro il fascismo”, di cui stamperemo alcune migliaia di copie a parte.
Le prime due edizioni sono infatti andate esaurite.
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