Cooperative. In questo numero trovate la seconda parte del dossier sulle cooperative di proprietà dei lavoratori negli USA, curato dal nostro instancabile Enrico Massetti (sua, lo ricordiamo, l’idea e soprattutto la realizzazione della traduzione integrale in inglese di tutti i numeri di “A” a partire da quello del quarantennale). Sul prossimo numero – che, come di consueto, coprirà i tre mesi estivi (luglio/settembre) e avrà più pagine – apparirà la terza puntata e già il buon Enrico minaccia la quarta puntata per il numero di ottobre.
Cuba. La nostra poliedrica collaboratrice Gaia Raimondi, non contenta di esser stata immortalata nella foto 1 dell’album fotografico pubblicato sullo scorso numero, a documentazione della riuscitissima festa milanese per i 40 anni di “A”, questa volta si occupa di Cuba con il suo Vivir la Revolucion. E il nostro pensiero torna subito al compianto Nerio Casoni, scomparso meno di un anno fa, mentre era in corso tra di noi una proficua collaborazione per documentare la presenza libertaria proprio a Cuba (e poi anche in altre zone del Centro e del Sud America). Da questa fraterna collaborazione era nato, tra l’altro, il dossier su Cuba, apparso la scorsa estate (“A” 355) la cui lettura consigliamo per integrare questo scritto di Gaia. Ancora una volta, ciao Nerio.
Strage di stato. La notizia che il regista Marco Tullio Giordana stia per realizzare un filmato su Valpreda, Pinelli, Calabresi e in genere le vicende della strage di piazza Fontana a Milano, il 12 dicembre 1969 – quella passata, non a caso, alla storia come la Strage di Stato per antonomasia – ha suscitato vivissime preoccupazioni in campo anarchico e, in generale, tra quanti hanno a cuore la verità storica. Il fatto è che si è diffusa la notizia che la produzione del film avesse acquistato i diritti di un libro, Il segreto di piazza Fontana, di Paolo Cucchiarelli, nel quale si sostiene, tra le altre fantasiose ipotesi, quella della doppia bomba (una messa dai fascisti, una dagli anarchici). Il regista ha avuto una serie di incontri anche con anarchici, nei quali ha assicurato che mai e poi mai sosterrà simili assurde ipotesi. Vedremo. Intanto, riprendiamo dalla nostra rivista cugina Libertaria una puntuale confutazione delle numerose bestialità e imprecisioni contenute in quel malaugurato libro, da parte di Enrico Maltini, che già in quelle settimane caldissime a ridosso della strage era impegnato – come membro della Crocenera anarchica – nella difesa dei compagni arrestati, della dignità di quello assassinato (Giuseppe Pinelli) e più in generale nella campagna di contro-informazione sull’onda della quale nascerà poi, nel febbraio 1971, la nostra rivista.
Fernanda Bonivento. È stata per anni la compagna di Luciano Farinelli e, dopo la sua morte, ha continuato a ricevere la nostra rivista, mai mancando di inviare un suo contributo. E periodicamente ci sentivamo per telefono. Ora che Fernanda Bonivento ci ha lasciati, il ricordo corre ancora una volta anche a Luciano, anima per tanti anni del periodico anarchico L’Internazionale, persona degna, anarchico fin da giovane, attivo militante e grande amico nostro.
Quando un giornale anarchico chiude, chiude e basta. Altre voci continuano o nascono, ma quella non c’è più.
L’Internazionale era “cosa” ben diversa dalla nostra rivista, nella sua genesi, nel gruppo redazionale, nella funzione esercitata nel nostro movimento e fuori. Ma nessuno ci potrà accusare di “appropriazione indebita” se ci piace pensare che quella lunga e particolare esperienza di giornalismo militante ha continuato un po’ la sua esistenza nelle colonne di “A”.
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