Tu ne dis jamais… rien
In memoria di Leo Ferré
un ricordo, in versi, del grande chansonnier anarchico scomparso il 14 luglio 1993.
Potrei ascoltarle mille e mille volte
finché il CD si squaglia nel lettore
soavi note, sogni di rivolte,
di barricate, d’anarchia e d’amore.
Ma come sei riuscito ad infilare
in una pura e semplice canzone
matite in fiore, Debussy sul mare,
miniere, gatti e quarta dimensione,
divise, guerra e scimpanzé di ghiaccio,
amanti persi e talami d’asfalto,
artisti dalla noia presi al laccio,
celesti corpi muti e senza smalto.
Eppure in mezzo a questo gran serraglio
io vedo, anzi è corretto dir che sento
l’essenza di una vita allo sbaraglio
vissuta sempre e solo controvento.
La nostra Spagna, guardo, martoriata,
il muro insanguinato e i comunardi,
vessillo nero con la A cerchiata,
di Bresci e di Caserio i fieri sguardi.
Il volo di Pinelli giù nel vuoto,
l’assurda fine di Sacco e Vanzetti,
gl’insorti del Matese e il loro moto,
il generoso gesto di Lucetti.
Te solo più non vedo, caro amico,
e più ci penso e più mi viene in mente
che sono diciott’anni, ormai, mi dico
che porca troia, più non dici… NIENTE!
Giuseppe Ciarallo