Lotteria,
che passione
Venghino, siori, venghino, e se
avete più di 50 anni avvicinatevi alla nostra lotteria,
che abbiamo tanto da darvi...
Sebbene siam vestiti da saltimbanchi, siamo legittimi rappresentanti
delle istituzioni, siore e siori, e vi offriamo una possibilità
di vincita che, se afferrata, cambierà per sempre le
vostre vite affaticate, perché noi mettiamo in palio
la dolce morte.
Che c'è? Perché vi allontanate? Vi fa paura la
parola “morte”? Ma c'è sempre il dolce, e
allora venghino più vicini, siori, e abbino la pazienza
di ascoltarci anche solo due minuti...
Nella vita tutto fa brodo, si diceva un tempo, ma era solo una
montatura pubblicitaria. Nella vita, semplicemente, tutto fa
schifo o quasi. Dopo anni segnati dalla fatica esistenziale
e dal totale anonimato, dopo le vostre connessioni e le vostre
reti, dopo i balocchi che hanno trastullato le vostre illusioni,
siori, che cosa vi resta? L'amaro in bocca, come minimo. Ecco.
Noi vi offriamo appunto il dolce, il dessert che renderà
memorabili e gustosi i vostri ultimi giorni...
Non lo neghiamo, siore e siori. Se estratti, voi morirete, ma
a condizioni estremamente vantaggiose. Innanzitutto potrete
raccontarvi in multivisione a milioni e milioni di persone.
Per due lunghe settimane sarete celebrità, e potrete
edificare la vostra fama proprio sulle azioni che vi hanno reso
simili a tutti gli altri. Le paghe da fame, i lavori di riparazione
in case fatiscenti, i litigi con i parenti, le preoccupazioni
per una rata da saldare, gli inquilini molesti, le gelosie in
ufficio, i corpi sudati sulla metropolitana...
La vostra vita sarà trasfigurata come in un film, perché
potrete riscattare una trama mediocre con un finale da trionfo.
Sarete acclamati come i vincitori della nostra straordinaria
lotteria, e dunque si affrettino, siore e siori, ad acquistare
i biglietti.
Basta avere più di 50 anni, e se vi angustia il pensiero
di lasciare la vostra famiglia senza sostentamento, allora siori
venghino più vicini ancora e aprino bene le orecchie:
i vostri cari potranno contare su una bella sommetta per tirare
avanti, il premio elargito agli eredi del vincitore dalle istituzioni
che noi rappresentiamo...
Non vi fidate dei nostri abiti da saltimbanchi? Fiutate l'odore
della truffa? Suvvia, il potere non è mosso da puro intento
filantropico, ma sa fare bene i suoi calcoli. Semplicemente
i risparmi della vostra scomparsa saranno ripartiti tra lo Stato
e la famiglia, siore e siori. Riflettete. Perché continuare
il viaggio verso la vecchiaia sapendo che costerete sempre più
alla collettività? Volete davvero avviarvi a essere considerati
pesi morti, macchine imperfette dalla ridotta capacità
lavorativa e dai ricorrenti malanni?
L'alternativa, siore e siori, sta tutta in questo biglietto.
Se vincerete la nostra lotteria, sarete di esempio per quanti,
con invidia, vorranno essere al vostro posto. Vi farete eroicamente
da parte per il bene comune, e sarete trattati da divi. Avrete
i migliori chef, le migliori occasioni erotiche, i tributi e
gli elogi, le tante varianti del successo condensate nelle vostre
ultime due settimane di vita. Un epilogo festoso che culminerà
con un'estrema unzione in diretta. Il dolce, appunto, e la conseguente
morte. Che, detto per inciso, sarà davvero piacevole.
Il vincitore di turno verrà infatti collegato a una macchina
che può stimolare orgasmi multipli e crescenti, facendo
toccare vette di piacere inimmaginabili e non riferibili, perché
da un viaggio del genere non si può tornare indietro...
Allora, siori, che aspettate? Ecco, bravi, così... non
accalcatevi, però, e rispettate la fila. Ci sono biglietti
per tutti, compratene quanti ne volete, siore e siori, senza
spingere mi raccomando... Si metta in coda, siora, e anche lei,
siore... e non abbiate fretta, la pazienza sarà ripagata.
Un concorso ogni due settimane. Noi vi offriamo qualcosa di
molto superiore alle vecchie, sorpassate lotterie, alle tante
estrazioni del lotto. Queste le chiameremo estrazioni del lutto.
Adesso la parola vi fa meno paura, vero?
Venghino, siori, venghino. Abbiamo così tanto da darvi,
e così poco da togliervi...
Paolo Pasi |