Basilicata
Un solo bicchiere d'acqua vale più di mille barili di petrolio
testo di Loretta Moramarco / foto di Sante Cutecchia
L'acqua la capiscono
tutti. La banalità dell'equivalenza acqua=vita, tuttavia,
non è più così scontata. Tanti, troppi
sono i rischi per questo bene (comune) tanto prezioso quanto
fragile. In terra di Puglia l'ultimo, in ordine di tempo, è
dato dalle estrazioni petrolifere in Basilicata ed, in particolare,
intorno al Pertusillo, uno dei maggiori invasi che serve l'Acquedotto
Pugliese, il più grande d'Europa. Il lago artificiale
è circondato, infatti, da pozzi di estrazione, ispezione
e reiniezione.
Ad aprile 2014, in seguito alla diffusione di preoccupanti notizie
diffuse da alcuni mezzi di informazione e da diversi comitati
lucani, è nata la rete appulo-lucana “Salva l'acqua”
che riunisce comitati, gruppi e associazioni di cittadini attivi
di Puglia e Basilicata. Tali informazioni, supportate da studi
scientifici (ARPAB) fanno sospettare che il lago sia già
occasionalmente soggetto a picchi di inquinamento. Appare, dunque,
evidente che, in assenza di azioni rivolte a ridurre la pressione
antropica (soprattutto per le estrazioni petrolifere) lo stato
ecologico dell'invaso sia destinato a peggiorare e, potenzialmente,
ad oltrepassare la soglia critica.
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Il fiume di bici pugliesi pronte a partire per incontrare i cittadini attivi “oltre regione” e dar vita ad un'assemblea all'aperto |
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La recente approvazione del c.d. “Sblocca Italia”
aumenta le preoccupazioni. L'obiettivo di raddoppiare le estrazioni
petrolifere, sia sulla terra che in mare, mette ancora più
in pericolo il diritto all'acqua potabile con conseguente
danno per tutta la catena alimentare, dall'agricoltura, all'allevamento,
al turismo e alla vita in generale, a fronte di benefici irrisori
per il territorio regionale e trascurabili per l'intera nazione.
La Rete ha organizzato, domenica 23 novembre, un'allegra
e partecipata cicloprotesta (a petrolio zero) che ha visto fiumi
di biciclette lucane e pugliesi convergere a metà strada
per riaffermare la priorità della tutela dell'acqua potabile
di fronte ai rischi derivanti dalle estrazioni petrolifere in
terra lucana. L'inquinamento di acqua, aria, suolo non si ferma
ai confini geografici.
Rete
appulo-lucana
SALVA L'ACQUA
Comitato Pugliese AcquaBeneComune, AcquaBeneComune Altamura,
ilGrillaio Altamura, QuiBariLibera, Centro Studi Torre di
Nebbia, Movimento Aria Fresca, Ass. Carthage, RifiutiZero
Prov. Bari, AcquaBeneComune Bari, Coord. Acqua Pubblica
Basilicata, Mediterraneo NO TRIV, Ass. Ross@, Legambiente
Matera, AcquaBeneComune Giovinazzo, AcquaBeneComune Lecce,
AcquaBeneComune Brindisi, NO TRIV Terra di Bari.
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