Anarchia Crocevia Ticino
La
paura del 13 è qualcosa.
Gli annunci pubblicitari di Dieter Roth
Casa Croci Mendrisio, 30 aprile – 27 giugno
2015
A
conclusione del ciclo di manifestazioni “Anarchia Crocevia
Ticino” (di cui
abbiamo riferito in “A” 397 aprile), la mostra
La paura del 13 è qualcosa. Gli annunci pubblicitari
di Dieter Roth di Casa Croci parte lì dove termina
quella in corso al Museo d'arte Mendrisio (Addio Lugano bella.
Anarchia tra storia e arte).
Erede dei dada, contemporaneo di Fluxus, anticipatore del punk
e della trash art, Dieter Roth potrebbe per certi versi essere
definito a giusta ragione artista di spirito anarchico: individualista,
sovversivo, démolisseur, fautore del caos come principio
in arte, contro le gerarchie nei generi e nei materiali, contro
l'idea di unicità dell'opera d'arte. Per altri invece
sicuramente no, soprattutto se pensiamo al fatto che non ci
fu credo politico che sia mai riuscito minimamente ad attrarlo.
Nato ad Hannover nel 1930, Dieter Roth è stato tra i
grandi protagonisti dell'arte contemporanea del dopoguerra.
Il suo concetto d'arte mirava non tanto al risultato estetico,
ma al processo creativo in sé, al crearsi e disgregarsi
dell'opera. Individualista e utopista, egli è stato sovvertitore
radicale del sistema dell'arte e della figura dell'artista.
Grafico, pittore, poeta, musicista sperimentale, artista multimediale:
tutta la sua arte è basata sulla contaminazione, segnata
dalla necessità di ripetizione, alienazione, accumulazione
e caos.
Nel suo percorso hanno preso corpo vari progetti protrattisi
nel tempo, come la serie di annunci pubblicitari per la “Anzeiger
Stadt Luzern” pianificata con l'aiuto dell'amica Erica
Ebinger. Inserti talmente astratti, poetici, in così
netto contrasto con l'abituale pubblicità, da provocare
la reazione allarmata del giornale, che dopo poco più
di un anno li bandirà dalle proprie pagine. Ne preparò
una lista di 222, ma riuscì a pubblicarne a firma D.R.
poco più della metà, 115. Quasi sempre apparivano
sotto la colonna dei cinema lucernesi. La brusca interruzione
nella pubblicazione degli annunci non irritò Dieter Roth,
già immerso in altri progetti. Ma che cosa in fondo –
gli venne chiesto – intendeva dimostrare con questi annunci?
Forse quanto è monotona la vita? “No – rispose
– non come è monotona, ma come è nonpoetica
e non-artistica.” Letti e riletti uno dopo l'altro, superato
un senso di smarrimento iniziale, il progetto rimanda nel suo
insieme a una convinzione di fondo dell'artista: in mezzo a
un mare di promesse di bellezza, di facili guadagni, di ottimi
stipendi, di occasioni imperdibili, di pace spirituale e di
piaceri fisici, D.R. annuncia in un Mare di lacrime:
“Mettiamoci il cuore in pace, niente è così
perfetto e bello come appare”.
Chiara Besana
Per informazioni:
Museo d'arte Mendrisio • 0041 58 688 33 50 • museo@mendrisio.ch
Casa Croci Mendrisio • Piazzale Municipio, Mendrisio •
0041 58 688 32 98 |