arte
Quadritos, immagini di memoria
opere di Brunella Tegas schede biografiche a cura di Emanuele Del Medico e Brunella Tegas
Eredità di un viaggio in Messico, di cui è rimasta eco nell'estetica, i piccoli altari pagani creati dall'artista pugliese Brunella Tegas perpetuano la memoria di uomini e donne impegnati nel sociale - tra cui anche diversi anarchici e la cagnolina Laika. Pubblichiamo alcuni dei suoi Quadritos e le relative schede biografiche. Intanto il progetto artistico, nato undici anni fa, continua a crescere e ad arricchirsi.
Nicola
Sacco e
Bartolomeo Vanzetti
Nicola
giunge negli Stati Uniti il 12 aprile del 1909, poco prima di
compiere diciotto anni, mentre Bartolomeo vi giunge nel 1908,
all'età di venti. Sacco di professione fa l'operaio in
una fabbrica di scarpe, lavorava sei giorni la settimana, dieci
ore al giorno.
Nonostante ciò, partecipa attivamente alle manifestazioni
operaie dell'epoca, tenendo spesso dei discorsi.
Vanzetti è uno spirito libero e indipendente. Ha fatto
molti lavori ma dopo aver guidato uno sciopero nessuno gli vuole
più dare un lavoro. Si mette quindi in proprio, facendo
il pescivendolo.
Nicola e Bart pagano a caro prezzo la loro natura e le idee
di libertà che professano.
Immigrati italiani e anarchici, vengono arrestati e processati
con l'accusa di omicidio di un contabile e della guardia di
un calzaturificio. Sulla loro colpevolezza ci sono molti dubbi
già all'epoca del loro processo; a nulla vale la confessione
del detenuto Madeiros, che scagiona i due.
A nulla valogono le centinaia di manifestazioni in loro favore
in tutto il mondo.
Vengono giustiziati sulla sedia elettrica.
Giuseppe
Pinelli
Giuseppe
nasce a Milano, nel popolare quartiere di Porta Ticinese.
Finite le elementari è costretto ad andare a lavorare
prima come garzone, poi come magazziniere. La sua innata sete
di conoscenza lo porta a colmare le sue lacune da autodidatta,
attraverso la lettura di centinaia di libri.
Giovanissimo, durante la Resistenza è staffetta nelle
Brigate Bruzzi Malatesta, poi animatore del circolo anarchico
Ponte della Ghisolfa. Il 12 dicembre 1969, dopo la strage alla
Banca dell'Agricoltura in Piazza Fontana dove una bomba ha ucciso
16 persone, Pino viene invitato a seguire i poliziotti in questura
dove altri militanti della sinistra extraparlamentare sono in
stato di fermo.
Pinelli è sereno, li precede in motorino. Viene trattenuto
per tre giorni, non gli è concesso né di dormire
né di mangiare, viene sottoposto a interrogatori sfibranti.
Muore il 15 dicembre 1969 precipitando da una finestra della
questura di Milano. Per gli assassini si è suicidato.
Giuseppe Pinelli è la diciassettesima vittima della strage.
Louise Michel
Louise si diploma maestra ma non insegna nelle scuole
pubbliche perché non vuole prestare giuramento all'Imperatore.
Alla morte del nonno riceve un'eredità cospicua che distribuisce
tra i poveri, con scandalo dei benpensanti.
Si trasferisce a Parigi dove comincia a frequentare gli ambienti
rivoluzionari vicini al movimento repubblicano-socialista guidato
da Auguste Blanqui.
Combattente durante le giornate della Comune di Parigi, si consegna
prigioniera solo quando sua madre è arrestata al suo
posto. Viene condannata alla deportazione a vita in Nuova Caledonia.
Nel 1880 ottiene la grazia: all'imbarco per la Francia è
salutata da una folla di nativi.
A Parigi riprende l'attività di militante anarchica.
Arrestata altre volte, vittima di un attentato, a Londra assiste
al Congresso dell'Internazionale socialista, nel quale avviene
la separazione definitiva tra socialisti e anarchici. Durante
una riunione propone che gli anarchici adottino a proprio emblema
la bandiera nera.
Emma Goldman
Nata in Lituania, Emma a soli quindici anni emigra negli Stati
Uniti. Qui segue con interesse le vicende seguite agli incidenti
avvenuti a Chicago (4 maggio 1886) fra lavoratori in sciopero
e polizia.
A causa di una montatura giudiziaria, quattro anarchici vengono
impiccati, uno si uccide in cella. Emma ammira quegli uomini.
Le idee dei martiri di piazza Haymarket diventano presto le
sue. Instancabile oratrice e conferenziera, donna emancipata
e femminista ante-litteram, la polizia le impedisce più
di una volta di parlare.
“Red Emma” conosce Alexander Berkman, suo compagno
di lotta e d'amore per molti anni, che viene arrestato dopo
l'attentato a un industriale. Espulsi entrambi, si imbarcano
alla volta della Russia rivoluzionaria. Ma dopo la rivolta di
Kronstadt repressa dai bolscevichi, i due perdono ogni speranza
e se ne vanno: Stoccolma, Monaco, Londra.
Emma muore in Canada e viene seppellita a Chicago, vicino ai
martiri di Haymarket.
Buenaventura Durruti
Buenaventura nasce in una numerosa e modesta famiglia proletaria.
Nel 1917 si impegna attivamente nello sciopero generale proclamato
dall'UGT.
Diserta ed è dichiarato renitente, ormai è un
militante influente all'interno delle organizzazioni anarchiche
spagnole.
Aderisce al gruppo “Los Solidarios”, di cui fanno
parte anche Juan Garcia Oliver e Francisco Ascaso, che si rende
protagonista di numerose azioni dirette volte ad attaccare
il sistema capitalistico.
Braccato dalla “giustizia”, è costretto ad
emigrare prima in Sudamerica, poi in Francia. Quando scoppia
la guerra contro i franchisti nel 1936, Durruti diviene uno
tra i principali protagonisti della rivoluzione spagnola.
Il 23 luglio del 1936 si mette a capo di 10.000 anarchici, chiamati
poi “Colonna Durruti”, ottenendo numerose vittorie
sul fronte aragonese e successivamente si sposta verso Madrid,
minacciata dall'avanzata dei franchisti. Qui vi trova la morte,
colpito da un'arma da fuoco.
Fabrizio De André
“Faber” nella memoria collettiva è ricordato
come “il cantautore degli emarginati” o il “poeta
degli sconfitti”. Ha inciso in quarant'anni di attività
tredici album, raccontando con raffinatezza e gusto poetico
storie di emarginati, ribelli, prostitute.
Di simpatie anarchiche, è uno degli artisti che maggiormente
ha valorizzato la lingua ligure, esplorando anche altri idiomi
come il gallurese e il napoletano. Durante le registrazioni
di «Storia di un impiegato» conosce Dori Ghezzi,
compagna di una vita, che nello studio a fianco sta realizzando
il suo nuovo disco da solista.
Lavoratore instancabile e al limite del perfezionismo in studio,
De André non riesce invece a esibirsi in pubblico (anche
la sua timidezza è tra le cause che gli provocano una
seria dipendenza da alcol).
Gli viene diagnosticato un carcinoma polmonare, che lo porta
a interrompere definitivamente i concerti. Durante i suoi funerali,
al dolore della famiglia, partecipa una folla di oltre diecimila
persone.
Sante Caserio
Di famiglia contadina, Sante all'età di dieci anni si
trasferisce a Milano. Qui trova lavoro come garzone di un fornaio
e fonda un piccolo circolo anarchico denominato “A Pè”
(“A piedi”, nel senso di senza soldi).
Davanti alla Camera del Lavoro dispensa ai disoccupati pane
e opuscoli anarchici stampati con il suo misero stipendio. Identificato
e schedato durante una manifestazione, è costretto a
fuggire prima in Svizzera e poi in Francia. Il 24 giugno uccide
il presidente della Repubblica francese Sadi Carnot a Lione
colpendolo al cuore con un coltello, identificato come il principale
responsabile della repressione contro gli anarchici e gli immigrati,
nonché della miseria del popolo.
Dopo l'atto non tenta la fuga.
Arrestato, gli viene offerta la possibilità di ottenere
l'infermità mentale in cambio della delazione dei nomi
di alcuni compagni, ma Caserio rifiuta sprezzatamente: «Caserio
fa il fornaio, non la spia».
Viene giustiziato tramite ghigliottina.
Camillo Berneri
Camillo Berneri aderisce giovanissimo al movimento socialista.
Nel 1915 matura la sua conversione all'anarchismo.
Chiamato alle armi e inviato al fronte nel 1918, viene poi spedito
in confino. Terminata la guerra, inizia a collaborare con la
stampa anarchica. Con l'avvento del fascismo, dopo aver iniziato
a insegnare filosofia, rifiuta di giurare fedeltà al
regime ed è per questo costretto all'esilio. Nel 1926
giunge in Francia, dove viene arrestato e poi espulso; continua
a subire tutta una serie di persecuzioni che lo costringono
a espatriare in diversi paesi europei.
Allo scoppio della rivoluzione spagnola, nel 1936, parte per
combattere.
Insieme a Carlo Rosselli fonda la sezione italiana della colonna
internazionale Francisco Ascaso.
Muore assassinato da sicari stalinisti a seguito del tragico
scontro tra antifascisti scoppiato a Barcellona e a causa della
sua dura critica nei confronti di chi aveva tradito gli ideali
della rivoluzione e imposto la propria autorità.
Gaetano Bresci
Gaetano Bresci fin dall'età di 15 anni milita nel circolo
anarchico di Prato. Condannato una prima volta nel 1892 a 15
giorni di prigione per «oltraggio e rifiuto di obbedienza
alla forza pubblica», viene schedato come «anarchico
pericoloso» e relegato nel 1895 a Lampedusa.
Amnistiato alla fine del 1896, emigra negli USA. A Paterson
(New Jersey) trova lavoro in un'industria tessile e frequenta
la comunità anarchica di emigrati italiani.
Qui gli giunge la notizia dei gravi fatti del maggio 1898 di
Milano, quando i cannoni del generale Bava Beccaris sparano
sulla folla inerme causando 80 morti e 450 feriti.
Decide allora che sarebbe rientrato in Italia per uccidere il
re Umberto I che aveva autorizzato Bava Beccaris a sparare,
decorandolo poi con la “Gran Croce dell'Ordine Militare
di Savoia” per i servizi resi al paese.
A Monza, il 29 luglio 1900, Bresci spara contro il re tre colpi
di pistola.
Si lascia catturare senza opporre resistenza. Condannato ai
lavori forzati, muore impiccato nell'isola di Ventotene.
Albert Camus
«La bellezza, senza dubbio, non fa le rivoluzioni. Ma
viene un giorno in cui le rivoluzioni hanno bisogno della bellezza».
Difficilmente etichettabile in una corrente letteraria definita,
Albert Camus è uno dei padri dell'esistenzialismo accanto
a Jean-Paul Sartre, malgrado i forti elementi di contrasto tra
i due. Aderenti entrambi alla Resistenza e al Partito Comunista
francese, ben presto Camus mostra l'inconciliabilità
della sua visione del mondo col marxismo ortodosso; lascia il
partito e si accosta al movimento anarchico.
Il suo è un lavoro teso allo studio dei turbamenti dell'animo
umano e al tentativo di superarli tramite la solidarietà.
L'unico scopo del vivere e dell'agire, per Camus, pare esprimersi
nel combattere le ingiustizie, nel ribellarsi. La sua narrativa
filosofica trae spunto dai turbamenti esistenziali della società
europea tra le due guerre.
Premio Nobel per la letteratura nel 1957, muore in un incidente
d'auto. Nelle sue tasche viene trovato un biglietto ferroviario
non utilizzato, probabilmente aveva pensato di usare il treno,
cambiando idea all'ultimo momento.
Francisco Ferrer y Guardia
Ben presto Francisco dà prova del suo carattere antiautoritario
denunciando il parroco che ha percosso lui e il fratello, rei
di aver partecipato al funerale civile dello zio di idee libertarie.
Autodidatta, frequenta le scuole serali e si avvicina agli ideali
repubblicani, alle tesi internazionaliste e all'anticlericalismo.
Controllore per le ferrovie, perde il lavoro per aver aiutato
dei rifugiati politici a nascondersi sul suo treno. Esiliato
a Parigi, torna in Spagna nel 1901 e apre la Escuela moderna,
un'esperienza pedagogica votata a un insegnamento razionale
lontano dai dogmatismi degli insegnamenti religiosi.
Accusato ingiustamente di essere a capo dell'ondata di violenza
politica che aveva investito la Spagna durante la cosiddetta
“Settimana Tragica” (1909), dopo un processo farsa
e nonostante le numerose proteste internazionali, viene condannato
a morte e fucilato.
Il suo vero crimine è quello di essere stato un libero
pensatore.
George Orwell
Orwell conduce la sua attività letteraria in parallelo
con quella di giornalista e attivista politico. La sua scrittura,
pur esprimendo concetti complessi, è chiara e adotta
parole comprensibili a tutti.
Viene ricordato soprattutto per il suo contributo alla letteratura
distopica che utilizza più volte per denunciare il totalitarismo.
Alunno al college di Aldous Huxley, dopo una traumatica esperienza
in Birmania nella polizia imperiale da cui si allontana disgustato,
nel 1928 George parte per Parigi, dove vuole osservare con i
propri occhi i bassifondi
delle grandi metropoli europee.
In questo periodo lavora come sguattero in alcuni ristoranti.
Tornato in Inghilterra, fa il maestro elementare, il libraio,
il critico letterario.
Scoppiata la guerra civile spagnola, vi prende parte combattendo
nelle fila dei trotzkisti e criticando i metodi stalinisti che
stanno tradendo la rivoluzione. Sul fronte aragonese è
colpito alla gola da un cecchino franchista.
Lascia la Spagna quasi clandestinamente.
Muore per il cedimento di un'arteria polmonare.
Virginia Woolf
Figlia di un critico letterario, Virginia riceve dai genitori
un'educazione umanistica.
La morte della madre scatena in lei i primi disturbi psichici,
che l'avrebbero accompagnata per tutta la vita.
Dopo la morte del padre si trasferisce con la sorella a Bloomsbury,
dove con lei dà vita al primo nucleo del circolo intellettuale
noto come Bloomsbury Group. Formatasi sotto l'influsso del razionalismo,
grazie alla sua intelligenza e sensibilità diviene scrittrice,
saggista e critica di forte personalità, ricordata anche
per il suo impegno libertario e a volte fuori dagli schemi a
favore dei diritti civili e della parità tra i sessi.
I personaggi femminili nei suoi libri sono quasi sempre autoritratti.
Una mattina saluta il marito, esce di casa con il suo bastone
da passeggio per arrivare lungo il fiume e si getta tra le sue
acque con alcune pietre infilate nella tasca della giacca. Una
delle più tormentate menti del Novecento si uccide a
59 anni, con già alcuni tentativi di suicidio alle spalle:
«L'unica esperienza che non descriverò mai».
Frida Kahlo
Frida sostiene di essere nata nel 1910, si sente figlia della
rivoluzione messicana.
Fin dall'adolescenza manifesta una personalità molto
forte, unita a un singolare talento artistico e a uno spirito
indipendente e passionale, riluttante verso ogni convenzione
sociale.
Il grave incidente del 1925 inciderà pesantemente su
tutta la sua dolorosa esistenza. Costretta ad anni di riposo
nel letto di casa, col busto ingessato, Frida legge e dipinge.
Autoritratti, soprattutto. Il rapporto ossessivo con il suo
corpo martoriato caratterizza uno degli aspetti fondamentali
della sua arte:
crea visioni del corpo femminile non più distorto da
uno sguardo maschile.
Un giorno decide di portare i suoi dipinti a Diego Rivera, il
quale ne rimane profondamente colpito. Frida diviene attivista
del Partito comunista messicano, partecipa a numerose manifestazioni
e si innamora di Diego.
Ma anche di Tina Modotti, Lev Trotsky, André Breton...
L'incontenibile passione per la vita di una combattente.
Laika
Laika il 3 novembre 1957 lascia la Terra a bordo della capsula
spaziale sovietica Sputnik 2.
Secondo la versione ufficiale Laika è un cane randagio
trovato a Mosca, che all'epoca ha all'incirca tre anni.
Il suo vero nome è Kudrjavka, “ricciolina”.
La capsula Sputnik 2 è attrezzata per il supporto vitale
e porta cibo e acqua, ma non prevede il rientro, quindi la sorte
della cagnetta è segnata fin dall'inizio della missione.
Muore poche ore dopo l'entrata in orbita, anche se la versione
data dal governo sovietico è che Laika sopravvive per
“oltre quattro giorni”.
Ancora oggi non si sa quali considerazioni abbiano spinto alla
decisione di utilizzare un cane come primo passeggero a bordo
di un satellite, anche se è intuibile che le dimensioni
ridotte dell'animale possano aver giocato un ruolo fondamentale
nella scelta.
Dopo alcuni anni un responsabile della missione dichiara che
il lancio di Laika è stato un sacrificio inutile: ben
poche informazioni scientifiche sono state raccolte da tale
missione.
Francisco Ascaso
Panettiere, Francisco milita nel sindacato della CNT e nel gruppo
d'azione diretta “Los Solidarios”, del quale fa
parte anche Buenaventura Durruti.
Prende parte a numerose azioni contro i “Pistoleros”,
gruppo paramilitare al servizio del padronato che frequentemente
colpiva a morte i sindacalisti. Ricercato dalla polizia, Ascaso
riesce a scappare, continuando la sua attività di “espropriatore”
di banche, attività necessaria per autofinanziare la
rivoluzione.
Si rifugia in Francia insieme a Durruti, col quale apre una
libreria. I due partono per Cuba e Argentina, dove partecipano
ad azioni insurrezionali. Durante un processo tenuto a Parigi
il 17 ottobre 1926, rivendicano con orgoglio di avere avuto
l'intenzione di assassinare il re.
Tornati in Spagna dopo la deportazione alle Canarie, nel 1936
partecipano alla rivoluzione sociale. Ascaso muore ucciso da
un cecchino nelle prime ore del sollevamento di Barcellona contro
il colpo di stato franchista.
Gli viene intitolata una formazione antifranchista, la Colonna
Ascaso.
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