alle lettrici, ai
lettori
Vetrina e regAlo
Vetrina dell'editoria anarchica e libertaria. È
andata bene anche la recente settima edizione di questo appuntamento
biennale, a Firenze (2-4 ottobre), diventato il momento più
significativo e ricco di iniziative collaterali del mondo anarchico
e libertario. Un appuntamento ormai tradizionale, che ha visto
la presenza di decine e decine di editori di libri e di periodici,
iniziative musicali, centri di documentazione e varie altre
iniziative comunque legate alla cultura libertaria, in grande
maggioranza (naturalmente) di lingua italiana, ma non solo.
Decine e decine di presentazioni di libri e iniziative culturali
varie, dibattiti, performance musicali e teatrali, laboratori
vari hanno coinvolto complessivamente tanta gente. Come in altre
precedenti occasioni, si è notata una significativa affluenza
del mondo libertario, mentre i “visitatori”, il
pubblico esterno all'ambiente anarchico, è stato molto
ridotto. È questo un dato di fatto sul quale continuare
a ragionare, per cercare di dare un contributo alla visibilità
e alla frequentazione.
Una considerazione (positiva) di carattere generale, che riguarda
il movimento anarchico e libertario. La Vetrina costituisce
un indice significativo del ruolo propulsivo che la cultura
anarchica e libertaria ha saputo conquistarsi – e non
da oggi – nel panorama più generale del pensiero
critico, non-omologato, “aperto”. Molto, moltissimo
resta da fare e guai ad accontentarsi.
Ma anche chi, come noi di “A”, vuole avere una funzione
critica (e auto-critica) di stimolo verso una sempre maggiore
proiezione “all'esterno” dei nostri interessi, relazioni,
progetti, non può non soffermarsi – dopo Firenze
– per constatare l'importanza del pensiero critico anarchico
e libertario. E non si tratta di un pensiero “astratto”,
pura teoria, ma come è nella nostra tradizione storica
si innerva nei movimenti di trasformazione sociale e di lotta,
in una continua tensione e osmosi tra “teoria” e “pratica” di cui tanti segni si sono visti anche
nell'accogliente palatenda fiorentino.
Dentro questa tensione, dentro questa cultura libertaria, ci
riconosciamo e ci stiamo dentro anche noi di “A”.
Con le nostre caratteristiche specifiche, che 45 anni di ininterrotta
pubblicazione evidenziano.
Poster A400. La quarta di copertina
è dedicata al poster che Cristina Francese ha realizzato
per noi in occasione dei primi 400 numeri di “A”.
A detta di tanta gente che ci ha scritto, un gran bel poster.
Segnalato per la prima volta sullo scorso numero, sta ricevendo...
i primi ordinativi.
Ci permettiamo di insistere, qui, per suggerirvi di farne oggetto
di dono in tutte le occasioni che ritenete, in particolare nelle
ormai prossime festività di fine anno. Con 12,00 euro
ve la cavate benissimo: è sufficiente che ci inviate,
anche con pagamento con carta di credito via Paypal, oppure
con le altre modalità indicate (”I pagamenti”)
nel primo interno di copertina di ogni numero di “A”,
i dodici euro e noi provvediamo all'invio, in apposito tubo
e con dentro un biglietto che specifica chi sia il “donatore”.
Un regalo unico, prezioso, “in direzione ostinata e contraria”.
Al contempo, un piccolo contributo alle nostre casse.
Carlo Doglio. Sul prossimo numero sarà pubblicato
un dossier di una quarantina di pagine dedicato all'urbanista
anarchico Carlo Doglio (1915-1995), nel centenario della sua
nascita.
Doglio è stato una figura stimolante nella storia del
pensiero anarchico del secondo dopoguerra. Per un intenso periodo
anche militante ed editore, ha contribuito a far conoscere in
Italia le riflessioni e le opere dell'architetto statunitense
Lewis Munford, ispirate a nuove e più avanzate forme
di socialità. L'anarchico russo Pëtr Kropotkin è
stato per lui la figura di riferimento generale.
Numerose sono state le sue frequentazioni con personalità
della cultura libertaria, estranee all'anarchismo, ma con interessanti
riflessioni ed esperienze concrete di segno anche libertario,
da Danilo Dolci ad Adriano Olivetti.
Il dossier, curato da Stefania Proli e Gianpiero Landi, conterrà
scritti di Franco Bunuga, Daniele Doglio, Massimiliano Ilari,
Franco La Cecla, Gianpiero Landi, Letizia Montalbano, Giorgio
Nebbia, Stefania Proli (che ha curato anche la bibliografia
di Doglio) e Michele Salsi. Ripubblicheremo anche due stimolanti
scritti dello stesso Doglio.
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