Un elettricista quando termina il suo lavoro e per prova
accende la luce, magari alla presenza del cliente, dà
spesso limpressione di fare qualche cosa di magico.
Quel giorno in Chiapas quando si accesero le luci nella scuola
la gioia dei bambini fu fantastica. Per me occidentale restava
la sensazione, se vuoi piacevole, dellillegalità:
eravamo saliti sul traliccio e avevamo preso la
corrente.
Di illegale cera soltanto la mia mentalità.
In una conversazione con Ignacio Ramonet, il subcomandante Marcos
dice: Noi vogliamo far parte della nuova storia, della
storia del mondo; noi abbiamo qualcosa da dire e non siamo disposti
ad essere quello che voi vorreste che fossimo. Non vogliamo
trasformarci in soggetti il cui valore sulla scala sociale sarebbe
determinato soltanto dal potere dacquisto e dalla capacità
di produzione.
Stefano B.
se sale, lo bagnamo e ci resta attaccato!
Questa è lespressione che gridano le donne che
sono in resistenza al pagamento della luce quando gli impiegati
della Commissione Federale di Elettricità (CFE) tentano
di salire i tralicci della luce che sostengono i cavi che trasportano
lenergia, con lintenzione di tagliarli, lasciando
senza luce le colonie, i quartieri, le comunità e i municipi
organizzati nel movimento di resistenza contro la CFE. Se li
bagnano, ci sono molte possibilità di morire fulminati;
queste donne non scherzano.
La compagnia parastatale è lamministratrice dellenergia
elettrica nella maggior parte degli stati del Messico. Dal 1994
si articolò nello stato del Chiapas un grande movimento
di resistenza civile contro gli abusi di questa compagnia.
Si calcola che in Chiapas, attualmente, ci sono più di
450.000 famiglie, appartenenti a più di 3.500 comunità
che dal 94 manifestano il loro dissenso contro la CFE.
Le loro strategie sono molto varie, dallimpedimento del
passaggio ai lavoratori della compagnia come a Oxchuc, per esempio,
dove hanno posto cartelli che proibiscono il passaggio a lavoratori
e mezzi della CFE nella regione evitando così la lettura
dei contatori o il taglio della luce. In alcune di queste organizzazioni
ci sono persone appartenenti alle stesse comunità che
si sono specializzate nel ricollegare la luce e altri gruppi
contano sulla solidarietà di lavoratori della compagnia
stessa. Questo movimento è formato da alcuni quartieri
delle città più importanti, da centinaia di comunità,
fino a interi municipi e possiede una tale forza che addirittura
lo stesso governatore, Pablo Salazar, accordò con la
compagnia una tregua per evitare i tagli della luce in massa
e le azioni penali contro gli appartenenti al movimento di resistenza
civile al pagamento della luce.
Oggi, le richieste di questo movimento vanno oltre le motivazioni
economiche, estendendosi al piano politico e manifestandosi
in differenti modi a seconda della regione, riflettendo chiaramente
la complessità geopolitica dello stato.
Le tariffe sono sproporzionatamente alte rispetto al livello
socioeconomico di queste popolazioni, in maggioranza rurali,
dove la principale attività è lagricoltura
di autoconsumo, che non hanno quindi nessuna possibilità
economica di pagare le elevate tariffe che a volte superano
le entrate monetarie mensili di queste famiglie nonostante abbiano
solo la possibilità di usare una o due lampadine e praticamente
nessun elettrodomestico. Alle alte tariffe si aggiunge una aggravante:
la qualità dellenergia che arriva nella maggior
parte di questi piccoli centri abitati è di pessima qualità.
Nelle città, le famiglie vengono fornite di luce da un
flusso di energia costante che non danneggia i loro apparati
elettrici mentre al contrario, nelle comunità rurali
le variazioni nel flusso di energia sono notevoli, fino ai casi
estremi, dove può succedere che la luce di una candela
illumini più di una lampadina.
Fra le esigenze politiche, a seconda della regione, incontriamo:
la richiesta di liberazione dei prigionieri politici di questa
forma di resistenza e la richiesta di indennizzo delle persone
danneggiate dalla costruzione di dighe. Ribadiscono il fatto
che essendo uno stato produttore che provvede allenergia
di tutti gli stati del sud-est e parte del Centro-America, non
devono pagare un prezzo maggiorato, sono contrari al Piano Puebla-Panamá,
si oppongono alla latente privatizzazione della CFE, rivendicano
prezzi equi per i raccolti di mais e fagioli e il giusto compimento
degli Accordi di San Andres.
In Chiapas si produce il 9,6% dellenergia totale prodotta
in Messico, occupando il 6° posto a livello nazionale e
il 1° posto con sette centrali idroelettriche che producono
il 43% dellenergia elettrica totale prodotta nel paese.
Il Piano Puebla-Panamá prevede anche la costruzione di
nuove centrali idroelettriche ed è proprio questo che
ha messo in allarme la popolazione, visto che per la costruzione
delle dighe già esistenti si inondarono più di
110.000 ettari delle migliori terre agricole dello stato: questo
dette anche origine ai primi scontri con la CFE, nello stato.
Prendiamo per esempio la presa della Angostura, che si costruì
negli anni 70.
I contadini che si opponevano alla costruzione della diga furono
repressi con carcerazioni, sparizioni e assassini.
La diga ha inizio nel municipio di Carranza e termina nel municipio
di Frontera Comalapa, dove furono espropriate terre che appartenevano
alle comunità, con la promessa che sarebbero stati spostati
in posti dove avrebbero potuto usufruire di tutti i servizi,
con buona terra coltivabile: è per questo che la gente
accettò di spostarsi. Nella maggior parte dei casi, però,
le promesse non vennero mantenute: nel municipio di La Concordia,
la CFE e il governo devono ancora alla popolazione 550 ettari
di terra e ad alcuni di loro vennero paradossalmente assegnate
delle terre molto pietrose. La Union de Ejidos El Grijalva nacque
in questo periodo e fra le sue richieste cera la riassegnazione
delle loro terre e lindennizzo dei danni che furono causati.
Questa organizzazione sparì perché, come sempre
succede, il governo applicò una politica di offerta selettiva
di prestiti e la corruzione dei capi dellorganizzazione.
Offrirono crediti, comprarono capi, dividendo le comunità.
Disattivarono lorganizzazione e la disarticolarono: lorganizzazione
perse e adesso non abbiamo più la possibilità
di continuare a reclamare quello che ci tolsero. E quindi tutta
questa gente se nè andata non si sa dove, non hanno
trovato una comunità dove stare o terra per lavorare
e se ne sono andati a lavorare come giornalieri in altre regioni.
Nel 1994, in contemporanea alla ribellione delle comunità
zapatiste, nasce il movimento di resistenza civile contro il
pagamento della luce: questa resistenza è stata nella
maggior parte dei casi di successo, solo nel 1996 si tentò
di arrestare la crescente resistenza contro la CFE. La
commissione dette vita ad un programma chiamato una luce
amica: gli impiegati statali dichiaravano che, con il
nuovo programma, avrebbero ridotto la tariffa delle bollette,
però non a tutti; dicevano che avrebbero dato dei sussidi
però solo a una parte della popolazione. Quelli che beneficiavano
dei sussidi iniziavano a pagare mentre gli altri dovevano continuare
ad affrontare il problema delle bollette molto care. Fu in quel
momento che iniziarono le differenze (
) la gente si scoraggiò,
la maggior parte di quelli che ricevevano il sussidio della
luce amica abbandonarono la lotta mentre gli altri
si arrabbiavano perché i fortunati li abbandonavano.
E ad un certo punto aumentarono di nuovo le tariffe a tutti
e fu quando il movimento di resistenza era ormai del tutto disarticolato.
Daniel
Coordinamento regionale degli Altos
Visto il ritiro dei sussidi per il consumo dellenergia
elettrica annunciato dal presidente Fox allinizio dellanno,
si prevede che il movimento si estenderà anche ai centri
urbani. Anche se dallanno scorso la resistenza al pagamento
della bolletta si era già riattivata, come conseguenza
della precarietà economica, intensificatasi con la applicazione
del Trattato di Libero Commercio, che ebbe come conseguenze
la riduzione dei prezzi dei prodotti agricoli nelle zone rurali
e lindustrializzazione della pesca nella zona costiera.
A questo si aggiungono le minacce latenti percepite dalla popolazione
per la messa in atto del PPP e il concretizzarsi della privatizzazione
della CFE.
Fra lultima settimana di febbraio e la prima di marzo
del 2002, si realizzarono una serie di manifestazioni nello
stato, organizzate dai differenti gruppi e organizzazioni che
fanno parte di questo movimento. Sulla costa, nella città
di Tonalà, manifestarono quasi 5.000 persone i quali,
pentole in mano, gridavano:
Fox viaja y viaja y la luz nada que baja!
(Fox viaggia viaggia e il prezzo della luce mai si abbassa)
rechazo total al Plan Puebla Panamá!
(rifiuto totale al Piano Puebla Panamá)
e negli striscioni si leggeva:
no alle alte tariffe dellenergia elettrica
sì al compimento degli accordi di San Andres
Si faceva riferimento anche alle Tariffe Preferenziali, uno
dei punti di divergenza del movimento: secondo alcune organizzazioni
devono consistere in tariffe dellenergia che tengano conto
anche delle possibilità economiche di ogni regione. Altri
chiedono per lo stato del Chiapas, come uno dei maggiori produttori
di energia elettrica, la tariffa più bassa, classificata
come 1E e prevista in questi casi dalla compagnia stessa. Ed
esiste unultima posizione: il pagamento di una tariffa
fissa che consista in ciò che ogni comunità consideri
giusta.
Non ci siamo mai seduti ad un tavolo di trattative con
il governo perché volevamo aspettare la tavola 3 di San
Andres: siccome il governo si chiuse rispetto alle trattative,
noi prendemmo una posizione politica e decidemmo che non avremmo
pagato fino a quando non si sarebbero compiuti gli accordi di
San Andres e di fatto, molte comunità continuano in questo
proposito.
Aidé
Municipio di Las Margaritas
Con lintenzione di legittimare legalmente questa lotta
(e come strategia per evitare una maggiore repressione) alcune
organizzazioni hanno aperto alcuni conti correnti in banche,
a nome della CFE, dove ogni mese depositano ciò che ritengono
giusto, a seconda delle loro possibilità economiche.
Si è iniziato a tenere questa posizione a partire dal
periodo della drastica caduta del prezzo del caffè, visto
che la vendita di questo prodotto era lunica fonte di
reddito per molte comunità le quali non si rifiutavano
di pagare, però in nessuna maniera avrebbero potuto pagare
le tariffe esorbitanti. Senza nessuna entrata economica, avrebbero
dovuto scegliere tra mangiare o pagare la luce.
Più a sud, a Puerto Madero vicino alla frontiera con
il Guatemala, lorganizzazione 24 de Noviembre organizzò
una mobilitazione che coincise con la visita della Commissione
Civile Internazionale di Osservazione dei Diritti Umani nella
regione: lorganizzazione denunciò la repressione
subìta dai suoi militanti, dalla pretesa di pagamento
di tariffe sproporzionate, alle minacce di taglio della luce
(gli abitanti di questa zona sopravvivono con la pesca e i pochi
turisti che visitano la zona) fino agli oltre 200 ordini di
carcerazione contro i suoi membri.
La Organizacion 24 de Noviembre fa parte di quelle organizzazioni
che hanno cercato di raggiungere una soluzione alle proprie
richieste legalmente e da più di cinque anni depositano
la tariffa che considerano equa in un conto corrente bancario
a nome della CFE.
Questa organizzazione è una delle più combattive
ed è costituita da quasi 900 famiglie che non solo hanno
promosso la resistenza civile al pagamento della luce con strategie
come per esempio dipingere i contatori per impedire la loro
lettura ma contano su persone specializzate nel ricollegare
i cavi della luce quando vengono tagliati dagli impiegati della
compagnia.
La stessa strategia si sta sviluppando in altre regioni del
Chiapas come Tila, nel nord dello stato:
stavamo bene, ci tolsero i coltelli (di collegamento)
e noi collegammo i cavi direttamente. Quando videro che non
ci davamo per vinti, hanno rotto gli isolanti del traliccio
e non abbiamo potuto fare niente. E siccome non avevamo abbastanza
conoscenze dei collegamenti, siamo andati con il compagno Antonio
per cercare un elettricista e fargli vedere quello che era successo.
In questo periodo abbiamo sofferto perché quando stai
in questa lotta non puoi andare a pregare la commissione perché
ti aiuti. Quando vai a riportare un fatto simile, la prima risposta
che ti danno è: paga la bolletta e noi ti ricolleghiamo
la luce. Questa è la prima cosa che ti dicono e
quindi abbiamo dovuto cercare un elettricista privato.
Don Antonio
Organizzazione di resistenza civile della zona nord, Chiapas
Un aspetto particolare di questa organizzazione è che
per semplice solidarietà e ribellione di fronte alle
ingiustizie della CFE, sono state autonomamente elettrificate
colonie che non potevano usufruire di nessun servizio e che
non interessano minimamente lo stato, visto che stanno allinterno
della zona interessata dal piano Puebla Panamá dove si
considera più importante creare una buona infrastruttura
per le industrie che promuovere e mettere a disposizione una
abitazione degna per questa gente.
Nella colonia Emiliano Zapata hanno installato i tralicci e
comprato con i propri soldi due trasformatori, elettrificando
la zona con lenergia elettrica dei cavi della compagnia
che passano a pochi metri dalle loro case e che riforniscono
di energia elettrica una compagnia che inscatola tonno (la principale
contaminatrice dei canali di acqua della popolazione).
El plan de desarrollo es puro pinche rollo
Il piano di sviluppo è solo un fottuto imbroglio
Questa è la consegna che risuona nel nord dello stato,
area tristemente famosa perché la strategia di contro-insurgenza
dello stato, in questa regione, si è basata sullazione
dei gruppi paramilitari. Il movimento del non pagamento della
luce non ne è stato escluso. Lì, sono le basi
di appoggio zapatiste che lo rafforzano però cè
anche gente della società civile che si inserisce in
questa forma di resistenza. Fra le azioni intraprese in questa
regione, abbiamo lesempio della gente di Tumbalá
e di Yajalón che tolsero i contatori e fecero una manifestazione
a Yajalón dove cè lufficio centrale
della regione Nord-Selva: fecero la manifestazione con
i contatori in mano; andarono fino agli uffici della CFE a consegnarli
perché non accettavano di pagare le bollette e quando
la compagnia si rifiutò di riceverli, ammucchiarono i
contatori a piramide nella strada di fronte agli uffici.
Daniel
Coordinamento regionale degli Altos
Le donne sono riuscite a bloccare molte azioni repressive degli
impiegati della CFE, tanto che in alcune comunità, la
compagnia si avvale di membri di gruppi paramilitari per eseguire
la lettura dei contatori, riscuotere i pagamenti utilizzando
la violenza, fino a minacce di stupro contro queste donne. Qui
segue la dichiarazione emessa il 2 marzo dalle organizzazioni
della zona nord, che non differisce molto da dichiarazioni di
appartenenti ad altre regioni:
Lorganizzazione di resistenza civile della zona
nord dello stato del Chiapas, il giorno di oggi, nella nostra
seconda riunione regionale, ci siamo accordati per elaborare
il presente documento con lo scopo di far conoscere gli argomenti
che come popolo chiapaneco ci sono di guida nellorganizzazione
di questa giusta lotta. Esigiamo da parte vostra tutto il rispetto
che merita il documento. Le ragioni di questa resistenza civile
sono generate da fatti reali causati dalle ingiustizie perpetrate
dai governi federale e statale: non sono stati in grado di comprendere
i sinceri reclami della popolazione di Yajalón e delle
comunità circostanti dei distinti municipi coinvolti
nella resistenza contro la CFE dello stato del Chiapas. Fra
queste ragioni menzioniamo la mancanza di sensibilità
da parte del governo, che ci ha portato a prendere un accordo
definitivo e non pagare neanche un centesimo alla commissione
federale di elettricità, fino a quando non si raggiunga
una giusta soluzione a tutte le seguenti richieste:
Esigiamo
la tariffa preferenziale o la quota fissa per tutto lo
stato del Chiapas
la cancellazione di tutti i debiti a partire dal 1994,
a tutti quelli che aderiscono a questa lotta di resistenza civile
il ritiro di tutti gli ordini di cattura e di carcerazione
per tutti i prigionieri politici che si trovano ingiustamente
incarcerati per aver partecipato a questa lotta: in specifico,
Javier Torres Santis, Heriberto Lòpez Martìn,
del municipio di Huixtla
che la rete di distribuzione di tutte le comunità,
sia eseguita con tutte le specifiche tecniche necessarie per
avere una fornitura di energia elettrica di qualità per
cui non si debbano subire i continui abbassamenti di tensione
che danneggiano i nostri scarsi apparecchi elettrici
che la CFE si impegni con un programma di progressiva
elettrificazione di tutte le comunità che non usufruiscono
di questo servizio
che la commissione federale, oltre che rispettare tutte
le richieste sopra indicate, sospenda immediatamente tutti i
tagli di energia elettrica che coinvolgono la popolazione chiapaneca
dal governo federale e dalla PGR in particolare, la sospensione
di minacce dei corpi polizieschi e di spionaggio e la sospensione
dellesecuzione di tutti gli ordini di cattura che subisce
chi partecipa a questa lotta
dal governo statale e dalla PGJE in particolare, perché
ordinino, a tutti i loro corpi polizieschi, di sospendere la
partecipazione ai tagli di energia elettrica in modo da evitare
tali atti di danneggiamento nei confronti della popolazione
esigiamo dal governatore Pablo Salazar che compia le
sue molteplici dichiarazioni e rispetti questa giusta lotta.
Che smetta di schierarsi a lato della CFE, permettendo la attuazione,
al limite della legge, dei tagli della luce e delle minacce
alla popolazione.
Non un passo indietro
Con la repressione non cè democrazia
No al PPP
Totale rispetto degli accordi di San Andres
Perché queste comunità, nonostante le loro differenze
politiche, sono tutte concordi nellesigere il totale compimento
degli accordi di San Andres?
Una donna del movimento di resistenza civile della zona Selva
spiega:
(
) perché negli accordi si dichiara che le
risorse devono essere del popolo e quindi si dovrebbe organizzare
una tavola di discussioni su questo. Perché il dialogo
doveva svolgersi per tappe e una delle tappe più importanti
era quella che veniva dopo il tavolo delle discussioni sulla
democrazia: lì si doveva discutere la questione economica
e più precisamente, anche i due impianti idroelettrici.
Di tutto questo si doveva discutere e lì dovevamo intervenire
anche noi, insieme allEZLN.
Aidé
Fra gli scandali di corruzione allinterno della CFE,
il congresso discute delle nuove tariffe e, probabilmente per
timore che il movimento si estenda maggiormente, dellintroduzione
della tariffa preferenziale per lo stato del Chiapas.
Il Movimento di Resistenza Civile al Pagamento della Luce è
un buon esempio di come la mobilitazione sociale è capace
di frenare e di contrapporsi a politiche contrarie agli interessi
del popolo. Speriamo che si possa andare oltre le richieste
economiche e che tutta la popolazione in generale si mobiliti
per fermare la privatizzazione di questa risorsa strategica,
per fermare lattuazione del PPP e le sue nefaste conseguenze:
lo sgombero forzato, lo spoglio delle comunità, la maggiore
repressione ai danni dei movimenti sociali e laumento
delle tariffe delle bollette ai danni di tutta la popolazione
messicana.
Per
maggiori informazioni sul movimento di resistenza
per la luce, e sulla situazione in Chiapas potete
rivolgervi a :
Tierra Y Libertad gruppo di appoggio allautonomia
delle comunità zapatiste
g.tierraylibertad@libero.it
c/o coop. Alekos
via Plana 49 Milano
tel. 02 39264592
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