Nel
pomeriggio di sabato 17 dicembre, in occasione della presentazione
del Dizionario Biografico degli Anarchici Italiani, è
stata inaugurata a Imola, in via F.lli Bandiera 19, la nuova
sede dell’Archivio Storico della Federazione Anarchica
Italiana (Asf). Dopo un periodo nel quale l’Archivio
ha vissuto situazioni più o meno precarie, anche per
l’inadeguatezza dei locali, finalmente è disponibile
una sede idonea per la consultazione e la conservazione del
ricco materiale documentario. Grazie anche all’interessamento
dell’amministrazione locale, continuamente e opportunamente
sollecitata dai curatori dell’Archivio, oggi l’Asf
dispone di una sede di oltre 150 mq situata al piano terra
di un edificio cinquecentesco del centro storico, con un parco
a disposizione e la possibilità di parcheggio interno.
Il trasloco dalla sede precedente e l’allestimento della
nuova sono stati possibili grazie all’impegno e al lavoro
di decine di compagni e compagne imolesi, che desidero ricordare
anche a nome della Fai.
Costituito in seguito ad un deliberato congressuale della
Fai nel 1985, e portato a Imola presso il Gruppo Malatesta
nel 1987, dopo un periodo livornese e pisano, l’Asf
fu creato, essenzialmente, per raccogliere e impedire la dispersione
del materiale “interno” prodotto dalle commissioni,
precedentemente conservato presso i gruppi che ricoprivano
gli incarichi federativi. Questa documentazione è consultabile
dagli aderenti alla Fai ma è accessibile anche ad altri
soggetti, a discrezione dei curatori dell’Asf. Come
Centro di documentazione, accessibile a chiunque, l’Asf
raccoglie una notevole quantità di materiale attinente
la storia e l’attività del movimento anarchico
internazionale. Sono conservati circa cinquemila volumi, quasi
un migliaio di testate e numeri unici, altrettanti manifesti
dall’immediato dopoguerra a oggi, una mole considerevole
di volantini, ciclostilati, fogli e documenti a partire dagli
anni cinquanta. Approssimativamente vi sono 40 metri lineari
di materiale archivistico, 30 di materiale documentario e
di propaganda, 40 di libri ed opuscoli, 40 di giornali e riviste.
Grazie ad un finanziamento dell’Ibc dell’Emilia
Romagna, alla fine degli anni novanta fu effettuata una prima
schedatura su supporto informatico di parte dei libri, periodici
e numeri unici.
I principali fondi provengono dalle Commissioni di lavoro
(Federazione Anarchica Bolognese, Federazione Anarchica Palermitana,
Sciarpa nera di Alessandria, Malatesta di Imola, Gruppi Anarchici
Riuniti di Carrara, Federazione Anarchica Empolese e Valdelsa,
ecc.) e consistono in gran parte in documenti di carattere
interno, come bollettini, circolari, comunicazioni, ecc. Altrettanto
numerosi i fondi “privati” donati da compagni,
gruppi e federazioni aderenti e non alla Fai. Tra i più
consistenti i fondi Mantovani (direttore per anni di “Umanità
Nova”), Masetti (il muratore nel cui nome si combatté
la Settimana rossa ), Failla (l’antifascista che ha
collezionato il maggior numero di anni di confino durante
il ventennio), Furlotti (pubblicista e militante anarchico
di Parma), Zamboni (il padre di Anteo, accusato di aver attentato
a Mussolini nel 1926), Mariani (condannato all’ergastolo
e graziato per l’intervento di Pertini nel 1946), Bistoni
(militante perugino fino al 1957), Pavese (aderente alla Fai
dal 1967), Ceccherini (bibliotecario al Cnr di Roma), Il Picchio
(centro di documentazione bolognese), Lusciano (“storico”
militante della Fai), Marzocchi (protagonista delle battaglie
libertarie del 1900), Gruppo di Campiano (CdC dei Gia negli
anni Sessanta) e infine il fondo Crifa depositato da Giorgio
Sacchetti.
Purtroppo, a parte la prima schedatura di cui si è
detto, al momento manca una definitiva catalogazione del materiale
complessivo, per cui, per la consultazione, ci si deve accontentare
del lavoro di sistemazione fatto dal sottoscritto. Si sta
comunque studiando una soluzione soddisfacente per ovviare
a questo problema.
L’Asf è accessibile tutti i sabati pomeriggio,
o per appuntamento, telefonando al 348.7445927 o scrivendo
a massimo.ortalli@acantho.it.