La carta
della coordinazione
Il convegno tenutosi a Libera, spazio sociale anarchico autogestito, il 16 e
17 giugno scorsi, per gettare le basi della messa in opera di una coordinazione
anarchica aperta a tutte le componenti, sta dando i suoi frutti. Dopo quel convegno
si sono tenuti altri tre incontri nazionali: uno a Massa alla fine di agosto
nell’ambito di “anarchiainfesta”, una quattro giorni organizzata dai compagni in loco, un altro a Milano presso il “Circolo dei Malfattori” in via Torricelli il 27 ottobre e uno da tenersi a Roma il 26 gennaio 2008.
Nell’ambito di questi incontri si è discussa, stilata e decisa una carta d’intenti che definisce l’ambito teorico e pratico della coordinazione stessa, si è aperto un sito web il cui indirizzo è http://www.anarchiainazione.org, si è attivata una mailing-list a cui ci si può iscrivere su richiesta e il cui indirizzo è anarchiainazione@inventati.org, si è discusso e deciso come essere presenti alle manifestazioni che ci sono state a Genova contro la repressione e a Vicenza contro la costruzione della base militare americana al Dal Molin, si sono cominciate a gettare le basi per rendere operativa una rete coordinata e federata di “università libertarie”, si è cominciato a discutere per la creazione di una cassa comune che, oltre ad essere di solidarietà, nel tempo riesca anche ad essere di mutuo appoggio e di aiuto per progetti e iniziative, si comincia a discutere come organizzare convegni di riflessione per cominciare a definire insieme come operare in quanto anarchici che vogliono agire e pensare per la costruzione di una società anarchica e libertaria.
Siamo solo agli inizi, ma per ora siamo riusciti a mettere in moto un processo di costruzione di una rete di coordinazione che ci auguriamo diventi un luogo di riflessione e dibattito e patrimonio comune riconosciuto da tutti gli anarchici e i libertari.
Andrea Papi
In seguito al convegno del 16 e 17 giugno 2007 svoltosi nello spazio sociale anarchico autogestito Libera di Marzaglia (MO), ha preso avvio e si è costituito, com’era negli intenti dichiarati degli organizzatori del convegno, un luogo di coordinazione anarchica e libertaria.
Luogo simbolico e concreto insieme, senza una sede spaziale specifica all’atto della sua costituzione, che si propone di essere momento acentrico e polivalente, propugnatore e stimolatore d’informazione, confronto, riflessione e dibattito.
Nei suoi intenti, come dichiarato esplicitamente all’atto della convocazione del convegno, vorrebbe diventare e rappresentare a tutti gli effetti una coordinazione politica e culturale permanente tra tutti/e i compagni e le compagne, i gruppi, i comitati, i centri sociali e quant’altro siano disponibili ad incontrarsi, confrontarsi e coordinarsi per condurre un’azione di confronto e definizione al fine di elaborare una proposta e una pratica autogestionaria di azione politica e culturale anarchica e libertaria aggiornata ed efficace.
In seguito al dibattito di costituzione svoltosi nelle Assemblee pubbliche di Massa il 2 settembre e di Milano il 27 ottobre 2007, tra compagni e compagne presenti è stato deciso concordemente che questa coordinazione si qualifica con le seguenti caratteristiche coerenti con i presupposti, i valori, i metodi e le pratiche fondanti del pensiero anarchico e libertario.
Il presente documento è aperto a tutti i contributi degli anarchici e libertari che si riconoscono in questo percorso che si intende seguire.
Carta d’intenti
della CoordinAzione
Anarchica e Libertaria
- Questa coordinazione, contraria a qualsiasi forma di totalitarismo, di autoritarismo gerarchico e di sottomissione, si pone consapevolmente nell’ambito e nella sfera delle tensioni liberatorie e dei movimenti di emancipazione e ribadisce che non intende, in nessuna maniera, essere o diventare una nuova organizzazione specifica, di tendenza o di affinità.
- Per questo riconosce piena legittimità ad ogni struttura e organizzazione esistenti, come ad eventuali altre che potrebbero autonomamente formarsi, col fine di contribuire alla costruzione anarchista di una società libertaria e non mette in discussione ciò che già c’è: gruppi, comitati, centri sociali, organizzazioni, anarco-sindacalismi, individualità e quant’altro compone la galassia del variegato movimento anarchico e libertario.
- Si propone di contribuire a creare una vera e propria rete di relazioni dinamiche coordinate tra tutti i compagni, le compagne e le strutture che ne sentano il bisogno e la ritengano potenzialmente efficace.
- Si pone come momento di collegamento, confronto, riflessione e dibattito tra tutti coloro che ritengono importante ed arricchente essere in relazione con altri con cui si riconoscono intenti comuni, per condividere scopi e, quando c’è accordo, attività e proposte.
- Si pone e si offre come strumento ed incentivo capace di regalare continuità, maggior forza e incisività ad elaborazioni, scelte, azioni, comunicazione, propaganda e lotte e ad ogni intervento autonomamente scelto per la realizzazione dell’autogestione e dell’ideale anarchico e libertario.
- Non richiede adesioni formali o iscrizioni, mentre accetta la partecipazione, volontaria e nelle forme che ognuno ritiene opportune, di tutti i compagni, le compagne e le strutture che si riconoscono nel variegato movimento anarchico e libertario e che quindi vogliono contribuire alla sua propaganda, alla sua estensione, all’aumento della sua incisività culturale e politica nelle lotte e nel sociale.
- Questa coordinazione si impegna, attraverso il contributo di tutti coloro che vi si riconoscono, di improntare ed attivare tutti gli strumenti e le forme utili al perseguimento degli scopi dichiarati fin dall’atto del suo concepimento.
- Il compito che si prefigge non è quello di organizzare forme e strutture di tipo partitico/aggregative, per cui non stabilisce linee o strategie politiche e di tendenza, ma di offrire la capacità di coordinare scelte e azioni condivise, accettando anche una pluralità di scelte differenti le quali, nelle intenzioni, si dovrebbero confrontare sul piano della sperimentazione e del dibattito riconoscendo la molteplicità delle possibilità e delle idee.
- Definisce, con spirito di condivisione e dibattito tra tutti i compagni e le compagne partecipanti al momento della loro estensione, le regole del proprio operare. Tali regole saranno da considerarsi sempre rivedibili in base all’esperienza, in coerenza con il metodo antigerarchico e i principi anarchici e libertari.
- La Coordinazione si propone come luogo di raccordo e d’incontro fisico promuovendo Assemblee e Convegni periodici convocati generalmente nelle Assemblee precedenti o, in casi di urgenza, su proposta generalmente accettata attraverso comunicazione nella mailing list con almeno 10 giorni di anticipo. Le Assemblee sono titolate a deliberare sulle modalità di funzionamento della Coordinazione su basi consensuali e non si pongono altri obiettivi deliberativi pur promuovendo e favorendo aggregazioni tra compagni e compagne su singoli problemi e/o su tematiche generali attraverso strumenti costituiti allo scopo dalle individualità e dai gruppi interessati. Le iniziative che nascono su impulso e iniziativa delle Assemblee della Coordinazione non utilizzeranno comunque, in alcun caso, la dicitura della Coordinazione.
- Negli strumenti di comunicazione e dibattito, come mailing-list, forum di discussione etc. accetta anche il contributo di non anarchici purché contribuiscano, in modo riconoscibile, al dibattito per la ricerca di senso e praticabilità dell’autogestione, della libertà, dell’anarchia.
- Questa coordinazione si costituisce perché intende diventare ed essere un luogo di sperimentazione e di ricerca, dove la tensione comune dei suoi partecipanti aspira ad approfondire il senso delle cose e la conoscenza del mondo al fine condiviso di rendere operativa e praticabile una società che si riconosca nei principi libertari dell’anarchismo.
USA
L’accusa è di “bioterrorismo”
Il Critical Art Ensemble è un collettivo americano noto internazionalmente per le sue azioni sperimentali di confine tra Arte/Creatività e Scienza. Due esponenti del CAE, in particolare il leader del gruppo Steve Kurtz, stanno subendo un processo per «bioterrorismo», accusa per la quale rischiano fino a 20 anni di reclusione.
Se i due, docenti universitari, fossero condannati, il processo creerebbe un precedente giuridico nella Giurisprudenza americana: tutti gli artisti, gli intellettuali, chiunque esercitasse il proprio diritto di libertà di parola in contrasto alle Regole verrebbe perseguito per quelle idee (ma questa libertà non è garantita dalla stessa Costituzione degli Stati Uniti?). Si aspetta la sentenza definitiva entro marzo 2008.
Negli ultimi 10 anni il collettivo ha dato vita a numerosi progetti: libri, biotech e media tattici (www.critical-art.net) per «creare interventi molecolari e shock semiotici che contribuiscano alla negazione della montante cultura autoritaria».- L’immenso potere economico del nuovo dio del Mercato, le Corporation.
La storia: la mattina del 30 maggio 2004, agenti dell’FBI e della Joint Terrorism Task Force, in base al Patriot Act emanato da Bush dopo l’11 Settembre, arrestavano Kurtz – docente di Arte a Buffalo presso la New York State University; e Ferrell, docente di Genetica alla Graduate School of Public Health della Pittsburgh University. Nei laboratori installati nelle rispettive case erano state trovate molecole sospette: microrganismi inoffensivi, in realtà, utili solo al lavoro di controinformazione scientifica.
Kurtz aveva fondato il CAE insieme a Steven Barnes, allestendo progetti di teatro partecipato su tematiche complesse (GenTerra, sugli organismi transgenici; Free Range Grain sugli OGM; Molecular Invasion (tradotto in Italia L’invasione molecolare, biotech: teoria e pratiche di resistenza, elèuthera ed., 2006).
Nel maggio 2004, mentre i coniugi Kurtz si preparavano a presentare il progetto artistico-scientifico FRG, Hope Kurtz moriva improvvisamente per infarto nel sonno. La polizia locale, però, insospettita dalle attrezzature, chiamava l’FBI. Kurtz veniva arrestato per bioterrorismo e detenuto illegalmente per 22 ore (memorie che rimandano a casi esemplari targati Usa, come Guantanamo) mentre FBI, JTTF, Homeland Security, Dipartimento della Difesa, polizia di Buffalo, Ufficio dello Sceriffo (…): isolavano il quartiere, sequestravano il gatto, l’automobile, i PC, i manoscritti, i libri, l’equipaggiamento e il corpo di Hope.
Dopo una settimana, lo Stato di New York annunciava che i campioni rinvenuti non rappresentavano una minaccia. Ma ancora oggi l’FBI si rifiuta di restituire i materiali sequestrati, compreso il libro The Marching Plague (La peste in marcia – sulla guerra batteriologica e l’industria della paura/controllo dell’informazione ad opera delle Multinazionali delle armi, in traduzione presso Elèuthera).
Sul caso Lynn Hershman Leeson, una regista indipendente americana, ha girato il film Strange Culture (con attori come Tilda Swinton – http://it.youtube.com/watch?v=ikNO1ANHIQs&feature=related _ trailer ndr), presentato all’edizione 2007 del Sundance Film Festival e al Berlin Film Festival.
Il CAE è un caso internazionale, un attacco del Potere alla libertà di espressione dal quale potrebbe dipendere la possibilità di comunicare nell’Arte, ma anche la libertà di ricerca della Scienza in Futuro.
Mauro Garofalo
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