Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 1 nr. 7
ottobre 1971


Rivista Anarchica Online

L'Internazionale anarchica
di M. T.

Parigi: secondo congresso internazionale delle federazioni anarchiche

"Coloro che temono di vedere la C.R.I.F.A. (Commissione di relazione dell'Internazionale delle Federazioni Anarchiche) ergersi come un "apparato dirigente" dell'Internazionale libertaria devono essere rassicurati perché non è apparso alcun segno di deviazione burocratica né in seno alle nostre attività né nelle nostre prese di posizione... È indispensabile inoltre che i congressisti riuniti oggi a Parigi superino questo primo stadio ed assegnino alla nuova commissione, che nascerà da queste riunioni, degli scopi concreti, chiari, tali da assicurare al nostro Movimento un passo qualitativo, decisivo verso una radicalizzazione delle lotte, ed inoltre necessario alla ricerca di una piattaforma teorica che nasca da un'analisi scientifica della realtà e dalle prospettive di lotta in essa contenute. Se la Internazionale non dovesse diventare inoltre il centro di confronto permanente delle nostre esperienze ed il crogiolo dei nostri progetti, l'I.F.A. (Internazionale delle Federazioni Anarchiche) non avrebbe ragione di esistere".
Questo in sostanza, quanto ha detto il delegato dell'Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica, all'apertura del secondo congresso internazionale delle federazioni anarchiche che ha avuto luogo a Parigi dall'uno al quattro agosto scorso. L'O.R.A. è la federazione francese che era stata incaricata di tenere le relazioni internazionali dopo il primo congresso (Carrara 1968) e di organizzare questo secondo incontro.
Al congresso di Parigi hanno partecipato 55 delegati di 18 federazioni e circa 170 osservatori. Erano presenti, contrariamente all'uso anarchico, anche i giornalisti di "Le Monde", "Le Nouvelle Observateur" e dell'agenzia "France Press".
Non tutte le organizzazioni anarchiche sono federate nell'Internazionale, che si è ricostituita nel '68. Alcune federazioni e raggruppamenti nazionali e moltissimi gruppi locali non vi aderiscono o per divergenze sui principii organizzativi o perché di recente formazione e non ancora collegati regolarmente con organizzazioni nazionali.
Per l'Italia erano presenti a Parigi i delegati della Federazione Anarchica Italiana ed osservatori dei G.A.F. (Gruppi Anarchici Federati) e di gruppi non federati.
I lavori del congresso, iniziati con le relazioni nazionali, sono stati bruscamente interrotti da un incidente di rilievo: il Movimento Libertario Cubano (in esilio) è stato messo sotto accusa da un duro intervento della Federazione Anarchica Iberica. Al movimento cubano è stata contestata una scelta politica filo-occidentale. La commissione di inchiesta formatasi immediatamente ha concluso i suoi lavori dopo due giorni, confermando le accuse: i delegati cubani hanno perciò lasciato il congresso.
Fra le relazioni che abbiamo ascoltato ci sono parse particolarmente interessanti:
quelle delle delegazioni latino-americane (sull'imperialismo statunitense, sui movimenti di guerriglia, sui rapporti tra anarchismo e guevarismo);
quella del delegato vietnamita, giunto a Parigi avventurosamente e clandestinamente, (sul contributo degli anarchici alla lotta del popolo vietnamita che essi non disperano possa divenire, da guerra di liberazione nazionale, rivoluzione libertaria);
quella del delegato giapponese (in Giappone il movimento anarchico, dopo lo scioglimento della vecchia Federazione Anarchica Giapponese causato nel '68 da una infiltrazione di elementi situazionisti, sta lentamente ma sicuramente riorganizzandosi ed espandendosi, con tre principali direttrici di azione: l'anarco-sindacalismo, la lotta per forme di democrazia diretta di quartiere e di villaggio, la realizzazione di esperimenti comunitari e produttivi libertari).
Non prive di interesse anche le relazioni delle delegazioni scandinave, per l'esposizione dei singolari problemi che pone la pratica rivoluzionaria in paesi dove un'ampia democrazia formale, un certo costume di tolleranza ed un discreto diffuso benessere rendono meno aspri i contrasti sociali e meno brutale lo sfruttamento.
Dopo le relazioni delle diverse federazioni, il congresso ha iniziato, senza concluderla, la discussione dei vari punti all'ordine del giorno, riguardanti diversi temi di importanza fondamentale per la strategia rivoluzionaria su scala internazionale (come, ad esempio, le guerre di liberazione nazionale del Terzo Mondo).
Anche questo congresso, come già quello di Carrara, si è chiuso apparentemente in modo insoddisfacente, non essendo giunto alla definizione di una strategia unitaria. Non bisogna però dimenticare che, in tutto il mondo, il movimento anarchico sta uscendo da una lunga crisi e da una altrettanto lunga carenza di collegamenti e di confronti, così da rendere estremamente difficoltoso l'attuale processo di crescita e di organizzazione e difficile lo stesso dibattito teorico.
Proprio l'eterogeneità è stata a nostro avviso il dato più vistoso di questo congresso: ai due estremi della varietà abbiamo visto, da un lato, vecchie federazioni di esuli che ormai hanno contatti scarsi o nulli con i compagni che operano in clandestinità nei rispettivi paesi e, dall'altro lato, gruppi e formazioni dalla cui parlata era evidente la recentissima ed incompleta scoperta dell'anarchismo, la maturità anarchica non ancora raggiunta.
L'eterogeneità non è necessariamente un difetto, non certo per gli anarchici, purché non oscilli tra sclerosi senile e ribellismo immaturo. Ma, ripetiamo, il movimento anarchico sta uscendo da una crisi quasi mortale (anzi, i nemici dell'anarchia, gli autoritari e gli sfruttatori di tutte le risme l'avevano già dato per morto e credevano di ballare sulla sua tomba) e queste disarmonie sono inevitabili.

M. T.

Hanno partecipato al Congresso internazionale delle Federazioni Anarchiche (1-4 agosto 1971):

BELGIO: "Movimento Anarchico Belga" - (2 delegati e 3 osservatori);
BULGARIA: "Federazione Anarco-Comunista bulgara" (in esilio) - (4 delegati e 2 osservatori);
CANADA: "Movimento anarchico del Canada" - (1 delegato);
COLOMBIA: "Movimento anarchico della Colombia" - (1 delegato);
COSTARICA: "Movimento anarchico costaricano" - (1 delegato);
CUBA: "Movimento Libertario Cubano" (in esilio) - (2 delegati);
DANIMARCA: "Federazione anarchica danese" - (4 delegati e 5 osservatori);
FRANCIA: "Organizzazione Rivoluzionaria Anarchica (ORA)" - (4 delegati e 43 osservatori); "Federazione Anarchica francese" (FAF) - 5 delegati e 30 osservatori); "Unione Federale Anarchica") (UFA) - (3 delegati e 13 osservatori); "Gruppo Libertario d'azione diretta di Limoux" - (2 osservatori);
GERMANIA: "883" Anarco-Comunisti - (3 delegati); "Lega dei Socialisti Libertari e degli Anarchici" - (3 osservatori); "Federazione della Nuova Sinistra" - (due osservatori);
GIAPPONE: "Consiglio Socialista Libertario" - (1 delegato);
ITALIA: "Federazione Anarchica Italiana" - (5 delegati); F.A.I., G.A.F., e gruppi non federati - (24 osservatori);
MESSICO: "Federazioni Anarchica Messicana" - (1 delegato);
NORVEGIA: "Movimento Anarchico Norvegese" - (1 delegato);
OLANDA: "Federazione Socialista Libertaria De Vrije" - (1 delegato e 2 osservatori);
PORTOGALLO: "Movimento Anarchico Portoghese" - (3 delegati);
QUEBEC: "Federazione Anarchica del Quebec" - (1 delegato);
ROMANIA: (1 osservatore);
SCOZIA: "Federazione Anarchica Scozzese" - (3 delegati);
SPAGNA: "Federazione Anarchica Iberica" - (4 delegati e 32 osservatori);
STATI UNITI: "Alleanza radicale libertaria di New Orleans" - (2 delegati);
SVIZZERA: "Centro Internazionale di ricerche sull'anarchismo" - (1 osservatore);
URUGUAY: "gruppi di Azione Libertaria" - (1 delegato e 1 osservatore;
VIETNAM: "Tribuna Neutralista" - (1 delegato).