Rivista Anarchica Online
L'Internazionale anarchica
di M. T.
Parigi: secondo congresso internazionale delle federazioni anarchiche
"Coloro che temono di vedere la C.R.I.F.A. (Commissione di relazione
dell'Internazionale delle
Federazioni Anarchiche) ergersi come un "apparato dirigente" dell'Internazionale libertaria devono essere
rassicurati perché non è apparso alcun segno di deviazione burocratica né in seno
alle nostre attività né
nelle nostre prese di posizione... È indispensabile inoltre che i congressisti riuniti oggi a Parigi
superino
questo primo stadio ed assegnino alla nuova commissione, che nascerà da queste riunioni, degli
scopi
concreti, chiari, tali da assicurare al nostro Movimento un passo qualitativo, decisivo verso una
radicalizzazione delle lotte, ed inoltre necessario alla ricerca di una piattaforma teorica che nasca da
un'analisi scientifica della realtà e dalle prospettive di lotta in essa contenute. Se la Internazionale
non
dovesse diventare inoltre il centro di confronto permanente delle nostre esperienze ed il crogiolo dei
nostri
progetti, l'I.F.A. (Internazionale delle Federazioni Anarchiche) non avrebbe ragione di
esistere". Questo in sostanza, quanto ha detto il delegato dell'Organizzazione Rivoluzionaria
Anarchica, all'apertura
del secondo congresso internazionale delle federazioni anarchiche che ha avuto luogo a Parigi dall'uno
al quattro agosto scorso. L'O.R.A. è la federazione francese che era stata incaricata di tenere le
relazioni
internazionali dopo il primo congresso (Carrara 1968) e di organizzare questo secondo incontro. Al
congresso di Parigi hanno partecipato 55 delegati di 18 federazioni e circa 170 osservatori. Erano
presenti, contrariamente all'uso anarchico, anche i giornalisti di "Le Monde", "Le Nouvelle Observateur"
e dell'agenzia "France Press". Non tutte le organizzazioni anarchiche sono federate
nell'Internazionale, che si è ricostituita nel '68.
Alcune federazioni e raggruppamenti nazionali e moltissimi gruppi locali non vi aderiscono o per
divergenze sui principii organizzativi o perché di recente formazione e non ancora collegati
regolarmente
con organizzazioni nazionali. Per l'Italia erano presenti a Parigi i delegati della Federazione
Anarchica Italiana ed osservatori dei G.A.F.
(Gruppi Anarchici Federati) e di gruppi non federati. I lavori del congresso, iniziati con le relazioni
nazionali, sono stati bruscamente interrotti da un incidente
di rilievo: il Movimento Libertario Cubano (in esilio) è stato messo sotto accusa da un duro
intervento
della Federazione Anarchica Iberica. Al movimento cubano è stata contestata una scelta politica
filo-occidentale. La commissione di inchiesta formatasi immediatamente ha concluso i suoi lavori dopo
due
giorni, confermando le accuse: i delegati cubani hanno perciò lasciato il congresso. Fra le
relazioni che abbiamo ascoltato ci sono parse particolarmente interessanti: quelle delle delegazioni
latino-americane (sull'imperialismo statunitense, sui movimenti di guerriglia, sui
rapporti tra anarchismo e guevarismo); quella del delegato vietnamita, giunto a Parigi
avventurosamente e clandestinamente, (sul contributo degli
anarchici alla lotta del popolo vietnamita che essi non disperano possa divenire, da guerra di liberazione
nazionale, rivoluzione libertaria); quella del delegato giapponese (in Giappone il movimento
anarchico, dopo lo scioglimento della vecchia
Federazione Anarchica Giapponese causato nel '68 da una infiltrazione di elementi situazionisti, sta
lentamente ma sicuramente riorganizzandosi ed espandendosi, con tre principali direttrici di azione:
l'anarco-sindacalismo, la lotta per forme di democrazia diretta di quartiere e di villaggio, la realizzazione
di esperimenti comunitari e produttivi libertari). Non prive di interesse anche le relazioni delle
delegazioni scandinave, per l'esposizione dei singolari
problemi che pone la pratica rivoluzionaria in paesi dove un'ampia democrazia formale, un certo costume
di tolleranza ed un discreto diffuso benessere rendono meno aspri i contrasti sociali e meno brutale lo
sfruttamento. Dopo le relazioni delle diverse federazioni, il congresso ha iniziato, senza concluderla,
la discussione dei
vari punti all'ordine del giorno, riguardanti diversi temi di importanza fondamentale per la strategia
rivoluzionaria su scala internazionale (come, ad esempio, le guerre di liberazione nazionale del Terzo
Mondo). Anche questo congresso, come già quello di Carrara, si è chiuso
apparentemente in modo
insoddisfacente, non essendo giunto alla definizione di una strategia unitaria. Non bisogna però
dimenticare che, in tutto il mondo, il movimento anarchico sta uscendo da una lunga crisi e da una
altrettanto lunga carenza di collegamenti e di confronti, così da rendere estremamente difficoltoso
l'attuale
processo di crescita e di organizzazione e difficile lo stesso dibattito teorico. Proprio
l'eterogeneità è stata a nostro avviso il dato più vistoso di questo congresso: ai
due estremi della
varietà abbiamo visto, da un lato, vecchie federazioni di esuli che ormai hanno contatti scarsi o
nulli con
i compagni che operano in clandestinità nei rispettivi paesi e, dall'altro lato, gruppi e formazioni
dalla cui
parlata era evidente la recentissima ed incompleta scoperta dell'anarchismo, la maturità anarchica
non
ancora raggiunta. L'eterogeneità non è necessariamente un difetto, non certo per gli
anarchici, purché non oscilli tra sclerosi
senile e ribellismo immaturo. Ma, ripetiamo, il movimento anarchico sta uscendo da una crisi quasi
mortale (anzi, i nemici dell'anarchia, gli autoritari e gli sfruttatori di tutte le risme l'avevano già
dato per
morto e credevano di ballare sulla sua tomba) e queste disarmonie sono inevitabili.
M. T.
Hanno partecipato al Congresso internazionale delle Federazioni
Anarchiche (1-4 agosto 1971):
BELGIO: "Movimento Anarchico Belga" - (2 delegati e 3 osservatori); BULGARIA:
"Federazione Anarco-Comunista bulgara" (in esilio) - (4 delegati e 2 osservatori); CANADA:
"Movimento anarchico del Canada" - (1 delegato); COLOMBIA: "Movimento anarchico della
Colombia" - (1 delegato); COSTARICA: "Movimento anarchico costaricano" - (1
delegato); CUBA: "Movimento Libertario Cubano" (in esilio) - (2 delegati); DANIMARCA:
"Federazione anarchica danese" - (4 delegati e 5 osservatori); FRANCIA: "Organizzazione
Rivoluzionaria Anarchica (ORA)" - (4 delegati e 43 osservatori);
"Federazione Anarchica francese" (FAF) - 5 delegati e 30 osservatori); "Unione Federale Anarchica")
(UFA) - (3 delegati e 13 osservatori); "Gruppo Libertario d'azione diretta di Limoux" - (2
osservatori); GERMANIA: "883" Anarco-Comunisti - (3 delegati); "Lega dei Socialisti Libertari e
degli Anarchici" -
(3 osservatori); "Federazione della Nuova Sinistra" - (due osservatori); GIAPPONE: "Consiglio
Socialista Libertario" - (1 delegato); ITALIA: "Federazione Anarchica Italiana" - (5 delegati); F.A.I.,
G.A.F., e gruppi non federati - (24
osservatori); MESSICO: "Federazioni Anarchica Messicana" - (1 delegato); NORVEGIA:
"Movimento Anarchico Norvegese" - (1 delegato); OLANDA: "Federazione Socialista Libertaria
De Vrije" - (1 delegato e 2 osservatori); PORTOGALLO: "Movimento Anarchico Portoghese" -
(3 delegati); QUEBEC: "Federazione Anarchica del Quebec" - (1 delegato); ROMANIA: (1
osservatore); SCOZIA: "Federazione Anarchica Scozzese" - (3 delegati); SPAGNA:
"Federazione Anarchica Iberica" - (4 delegati e 32 osservatori); STATI UNITI: "Alleanza radicale
libertaria di New Orleans" - (2 delegati); SVIZZERA: "Centro Internazionale di ricerche
sull'anarchismo" - (1 osservatore); URUGUAY: "gruppi di Azione Libertaria" - (1 delegato e 1
osservatore; VIETNAM: "Tribuna Neutralista" - (1 delegato). |
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