Rivista Anarchica Online
Vita quotidiana nell'utopia rivoluzionaria
di Lessa/Takver/Alyx (trad. di A. Chersi da Open Road, Summer 1978)
Whileaway, Amazonia, Canbe, Precipice, Gethen, Anarres, Matapoisett, Ecotopia: tutti luoghi
magnifici da visitare, dove potresti persino desiderare di vivere almeno un attimo!
La fantascienza ha un particolare fascino su chi è impegnato nella trasformazione sociale
rivoluzionaria. La costruzione di un mondo parallelo che ingloba il peggio delle nostre paure e il
meglio delle nostre speranze ci diverte, ci terrorizza, ci stimola e ci ispira. I mondi fantastici
possono essere strumenti poderosi: appena ci si applica con la fantasia ai particolari di future
società, si crea un'accettazione psicologica di determinate possibilità che altrimenti riuscirebbe
difficile anche solo concepire. Esaminare lo schiudersi di mondi fantastici può esser un esercizio
politico pratico per i lettori così come per gli scrittori.
In fondo una prospettiva per il futuro è parte integrante della nostra posizione politica. Come
potremmo agire per trasformare la società senza un'idea di ciò che vogliamo creare?
Le femministe obiettano spesso che in grandissima parte della fantascienza la condizione della
donna non ne fa mai un centro di trasformazione creativa. In effetti, il "futuro" per le donne è
molto lugubre: abbondano i tradizionali stereotipi di ruolo sessuale, tanto più inaccettabili a causa
della loro permanenza in mezzo a meraviglie tecniche e incredibili progressi biologici.
Ursula Le Guin ha messo in rilievo che l'assoggettamento delle donne nella fantascienza e
"semplicemente un sintomo di un tutto che è autoritario, venerazione della potenza e
profondamente provinciale". Per dimostrare le sue analisi, la Le Guin immagina (nel suo libro I
reietti dell'altro pianeta) una società anarchica in cui il ruolo della donna corrisponde a ideali
femministi. Questa contemporanea presenza di principi femministi ed anarchici compare in
parecchi libri di fantascienza.
I ruoli maschio/femmina
Femmine e maschi sono praticamente indistinguibili a Metapoisset, villaggio anarchico del futuro
in 'Woman On The Edge of Time' (di Marge Piercy). Connie, una donna di sangue messicano che
vive in un istituto psichiatrico di una New York di oggi, viene guidata nel futuro da Luciente, che
sulle prime sembra un maschio: "Luciente parlava e si muoveva con quell'aria di efficiente
autorità inconscia che Connie collegava agli uomini. Luciente si sedeva, occupando maggiore
spazio di quanto avesse mai fatto una donna. Si accovacciava, si rigirava, senza mai
preoccuparsi di come fosse accomodato il suo corpo". Non solo uomini e donne di Metapoisset
hanno le medesime possibilità e scelte di vita, ma ci si riferisce a loro con un identico pronome,
"per", per persona.
Anche Anarres, il mondo anarchico de "I reietti dell'altro pianeta", è androgino. Shevek, uno
scienziato anarchico, visita Urras, il pianeta progenitore, e rimane sorpreso e disgustato dai ruoli
adottati laggiù da uomini e donne. Gli viene chiesto: "Davvero non esistono differenze nel lavoro
degli uomini e delle donne ad Anarres?" e lui risponde: "Ma no, questa sarebbe una base
estremamente meccanica per la divisione del lavoro. Una persona sceglie il proprio lavoro
secondo l'interesse, la capacità, la forza... che cosa c'entra il sesso con tutto questo?" come a
Metapoisset, il nome delle persone non dà indicazioni sul loro sesso: su Anarres, ognuno riceve
un unico nome dal computer centrale. I nomi androgeni confondono e sconvolgono sempre i
visitatori esterni, che non sanno come comportarsi senza informazioni sul sesso.
Ad 'Ecotopia', che è un sogno ambientalista divenuto realtà, l'autore Ernest Callenbach esamina le
differenze maschio-femmina piuttosto che eliminarle. Un giornalista americano descrive la società
come matriarcale: "Mentre la maggioranza dei membri del partito della sopravvivenza (partito al
"potere") sono donne, ci sono anche molti uomini. (...) La collaborazione di base e la politica
filo-biologica vengono solitamente considerate essenzialmente come derivazione degli
atteggiamenti e degli interessi femminili; il principale partito di opposizione... continua ad
esprimere quelli che i Sopravvivenzialisti considerano atteggiamenti maschili e distruttivi quelli
tendenti all'individualismo e alla produttività".
L'affascinante esplorazione di Le Guin in un mondo ambisessuale in "La mano sinistra delle
tenebre" viene accuratamente descritta da Pamela Sargent (in 'Women of Wonder'): "Il narratore
terrestre viene mandato come inviato presso i getheniani, abitanti del pianeta Inverno. I
getheniani sono neutri, ma hanno un ciclo fertile mensile, chiamato Kemmer. Ogni getheniano si
cerca un partner; le secrezioni ormonali fanno del getheniano un maschio o una femmina.
L'altro allora diventa un individuo del sesso opposto e i due si accoppiano. Nessun getheniano
sa di che sesso diventerà nel kemmer".
"Genly Ai, il terrestre, ragiona sulle conseguenze di questa evoluzione fisiologica: lo stupro non
è possibile, dato che ogni rapporto sessuale deve essere effettuato col reciproco consenso.
Poiché i getheniani sono neutri per la maggior parte del tempo, il sesso non ha alcuna parte
nella loro vita quotidiana, ad eccezione che durante il kemmer quando anche tutti gli altri vi
sono sottoposti".
Genly Ai riflette: "Pensa: ognuno può fare qualsiasi cosa. Sembra molto semplice, ma gli effetti
psicologici sono incalcolabili. Il fatto che ognuno tra i 17 e i 35 anni o giù di lì possa essere
costretto ad aver cura di un neonato implica che nessuno è tanto "costretto" qui quanto le donne
ovunque sembrano essere - psicologicamente o fisicamente; ognuno corre lo stesso rischio o può
fare qualsiasi scelta. Perciò, nessuno qui è tanto libero quanto un maschio libero in qualsiasi
altro posto".
"Pensa: non c'è divisione dell'umanità in metà forte e metà debole, protettiva/protetta,
dominante/sottomessa, proprietaria/posseduta, attiva/passiva. In effetti ogni tendenza al
dualismo che pervade il pensiero umano può essere considerata limitata o mutata su Inverno.
"Si è rispettati o giudicati in quanto esseri umani. È un'esperienza stupefacente".
Famiglia e convivenza
Alcuni racconti di fantascienza presentano valori femministi familiari in strutture familiari
radicalmente modificate. E ci sono anche delle sorprese!
In 'Woman On The Edge of Time', Connie è terrificata nel vedere un uomo che allatta al seno un
neonato. Poi visita la "incubatrice" in cui parecchi feti stanno "strisciando lentamente su e giù
ognuno in un suo sacco, dentro un più grande contenitore liquido". Luciente spiega: "Era una
parte della lunga rivoluzione delle donne. Quando stavano frantumando le vecchie gerarchie,
alla fine ci rimaneva ancora quella unica cosa da spazzare via, l'unico potere che noi donne
avessimo ricevuto 'in cambio' di nessun potere. La produzione originale. Perché finché fossimo
state biologicamente legate non saremmo mai state uguali. E gli uomini non si sarebbero mai
umanizzati tanto da essere gentili e teneri. Così tutti diventammo madri. Ogni bambino ne ha
tre".
In "The Female Man's" ("L'uomo femminile"), Joanna Russ crea Whileway, un mondo di sole
donne in cui la biologia avanzata ha reso possibile la riproduzione: "Gli abitanti di Whileway
partoriscono i loro figli a trent'anni.... Questi bambini hanno come genitore genotipico la madre
biologica (la "madre fisica") mentre il genitore che non partorisce (l'"altra madre") fornisce
l'altro uovo".
"... Una famiglia di trenta persone può avere contemporaneamente anche quattro coppie madre-figlio nella nursery comune. Cibo, pulizia e cura dei figli non sono preoccupazioni delle madri".
Ad Ecotopia, la gente vive in gruppi dai cinque ai venti membri in cui "le donne esercitano un
potere che in altre società è nascosto o non esiste: il diritto a scegliere i padri dei loro figli... gli
uomini concorrono ampiamente alla cura e all'allevamento dei piccoli, ma in casi di conflitto, le
madri hanno l'ultima parola".
'The Canbe Collective Builds a Be-Hive' è un meraviglioso libro per bambini più grandi (edito
dalla Dandelion Press) su una comunità anarchica del futuro. Utilizzando sempre il pronome non
sessista "se" (pronome inventato in questa occasione, poiché in inglese la sua pronuncia si colloca
foneticamente a metà strada tra il pronome maschile "he"e quelloo femminile "She"), il libro
descrive la vita in una collettività composta da tre "affini", ognuno comprendente adulti e bambini.
Mentre Pru e Able parlano una sera di due dei bambini, Able si chiede se stanno diventando
possessivi. Pru dice: "... alcune delle collettività hanno cercato di abbandonare l'idea di affinità
e non si sono trovati bene... credo che non sia tanto l'idea di possesso, ma l'idea del piccolo
gruppo che conta...".
La vita sessuale
Il solo leggere di mondi futuri sessualmente liberati è incoraggiante in questi nostri tempi
caratterizzati dall'autorità e dalla violenza.
A Metapoisett, "tutti gli accoppiamenti, tutte le amicizie sono tra maschi biologici, femmine
biologiche, o entrambe". Le persone hanno amici intimi ("dolci amici"), amanti ("amici di letto")
o co-madri ("Coms") dei due sessi. Nessuno condivide una stanza, "solo i bambini stanno
insieme".
Ad Anarres, lo stare insieme è una "federazione volontaria come qualsiasi altra. Finché
funziona, va bene, e quando non funziona più si rompe". Sia le coppie omosessuali che bisessuali
si muovono dal dormitorio pubblico ad una stanza singola in quanto l'unico limite sociale
all'attività sessuale è una leggera spinta a favore dell'intimità. C'è sempre la possibilità che una
coppia venga a spezzarsi se i due sono chiamati a lavorare in differenti aree. Molti scelgono di non
stabilire legami di coppia, ma la promiscuità".
'Amazon Planet'("Il pianeta Amazonia") di Mark Reynolds descrive un mondo una volta dominato
dalle donne che da allora ha scelto di divenire coscientemente non-sessista. Ad un visitatore
terrestre viene detto: "Qui ad Amazonia, forse per la prima volta, possiamo ammirare un vero
amore tra i sessi. Non c'è più il predominio economico di uno sull'altro. L'uno non è più alla
mercè dell'altro, a causa di leggi ingiuste. Tutt'e due sono uguali".
I piccoli
Nel futuro anarco-femminista, i bambini sono le pupille dell'occhio collettivo, che risplendono di
salute fisica, mentale e spirituale in un'atmosfera non-sessista, sessualmente libera adatta a
migliorare le loro potenzialità.
Le loro "scuole" non assomigliano alle istituzioni educative dei giorni nostri. Essi sono membri a
tutti i diritti delle loro comunità, rispettati dagli adulti per i loro contributi come per i loro bisogni.
I bambini di Ecotopia frequentano scuole all'aperto, trascorrendo in classe meno di un'ora al
giorno. Ogni giorno partecipano al lavoro della comunità, nelle fattorie e nei giardini, dove
"devono utilizzare concetti di geometria e di fisica, far calcoli complicati e sfruttare le loro
considerevoli capacità in carpenteria".
In 'The Canbe Collective', Patience e Dandelion preparano un unico progetto per costruire uno
spazio per il gioco che coinvolge tutta la collettività in una seria discussione per prendere la
decisione. Mentre i due giovani realizzano il loro piano, hanno completo accesso alle informazioni
e alla rete distributiva del loro mondo.
I giocattoli non sono un problema a Whileway o a Metapoisett, dove i bambini partecipano alla
vita della loro comunità, assorbendo i suoi valori. E in 'I reietti dell'altro pianeta': "Un bambino
libero dalla colpa della proprietà e dal peso della competizione economica crescerà con la
volontà di fare quel che sente il bisogno di fare e la capacità di gioire nel farlo".
Il lavoro attraente
Anche nel futuro la gente deve lavorare, anche se le distinzioni tra lavoro e gioco sono state
notevolmente ridotte. È stato fatto un grosso sforzo per rendere attraente il lavoro e per
integrarlo nella vita comunitaria.
Quando il lavoro diventa piacevole e la gente può scegliere cosa fare, chi farà "il lavoro sporco"?
A Metapoisett Jackrabbit dice a Connie: "Sciocchezze, tutto questo è automatizzato". Ad Anarres,
dove non hanno una tecnologia che automatizzi il lavoro sgradevole, viene diviso: "Li facciamo
tutti. Ma nessuno è costretto a farli per molto tempo, a meno che non ami quei lavori. Un giorno
ogni decade il comitato di manutenzione della comunità o il comitato di isolato o chi altri ha
bisogno può chiedere a una persona di unirsi a quei lavori: fanno delle liste a rotazione. Gli
incarichi di lavoro spiacevoli o quelli pericolosi come nelle miniere di mercurio o alle macine
durano soltanto mezzo anno".
Su Amazonia, dove il lavoro (anche se controllato dai lavoratori) rimane più rigido e organizzato,
il visitatore terrestre nota con sorpresa che "le aziende tengono in considerazione le condizioni di
lavoro tanto quanto i profitti".
Così come si interessano l'uno dell'altro, gli abitanti di molti di questi mondi del futuro,
dimostrano un alto livello di coscienza ecologica. Cercano di coltivare i prodotti alimentari e di
fabbricare merci senza distruggere la terra o il mare o l'aria; sembrano aver tratto insegnamenti
dalla follia dell'uso incontrollato delle risorse naturali.
Ad Ecotopia, la gente che vuol costruirsi una casa in legno "deve innanzitutto fare in modo di
andare a lavorare in una foresta o fare un'attività forestale - un periodo di lavoro ritenuto
sufficientemente lungo da poter contribuire alla nascita di nuovi alberi per sostituire il legname
che intende utilizzare".
Tecnologia non è sinonimo di capitalismo e di industrializzazione distruttiva in molte di queste
storie. Il personaggio di Le Guin in 'New Atlantis'conosce evidentemente il pensiero di Murray
Bookchin: "Potremmo decentrare completamente l'industria e l'agricoltura. La tecnologia
potrebbe servire la vita invece di servire il capitale. Potremmo, ognuno di noi, fare la nostra
vita.... Lo Stato è una macchina. Potremmo staccare la macchina, adesso".
Lo scopo essenziale della tecnologia è di liberare la gente dal lavoro che non vuol fare. E la
tecnologia computerizzata viene intelligentemente utilizzata per l'immagazzinazione e l'accesso
delle informazioni in quasi tutti i libri descritti.
Il programma anarchico
"La rete non doveva essere costruita dall'alto verso il basso. Non ci doveva essere alcun centro
di controllo, nessun capitale, nessuna azienda per l'automantenimento della macchina della
burocrazia e la spinta alla dominazione di individui che cercano di diventare capi, padroni, capi
di stato". - afferma Shevek ne "I reietti dell'altro pianeta".
Tutti i sistemi di Anarres sembrano essere stati concepiti per la gioia dell'appassionato
dell'anarchismo, compresa una descrizione del passaggio dal capitalismo centralizzato autoritario.
Nei progetti originali di Anarres, il decentramento costituisce un elemento fondamentale.
Odo, la grande teorica: "non aveva alcuna intenzione di cercare di de-urbanizzare la civiltà.
Anche se ella suggerì che il limite naturale della dimensione di una comunità stesse nella sua
dipendenza dalla sua zona vicina per il cibo e l'energia essenziali, intendeva che tutte le
comunità fossero collegate con reti di comunicazione e di trasporto in modo tale che prodotti ed
idee potessero giungere laddove ce ne fosse bisogno e l'amministrazione delle cose potesse
funzionare velocemente e semplicemente e nessuna comunità dovesse rimanere tagliata fuori
dallo scambio o dall'interscambio".
Una struttura simile esiste a Metapoisett, dove l'informalità e l'ampiezza della partecipazione
popolare sorprendono Connie: "Venticinque o trenta persone sedute attorno ad un tavolo ovale
che discutevano sul cemento, lo zinco, lo stagno, il rame, il platino, l'acciaio, la ghisa, il calcare
e altre cose che lei non riuscì a comprendere. Molti di loro sembravano donne... andavano dai
sedici anni fino ad un'età estremamente avanzata... parlavano con tono normale e senza
arringhe...
"Abbiamo un limite di cinque minuti per gli interventi...
"È questo il vostro governo?
"È il consiglio pianificatore del nostro territorio.
"Vengono eletti?
"Scelti fra molti. Per un anno: tre mesi di istruzione, tre con la persona che si sostituisce e sei da
soli".
Le comunità non sono essenzialmente agricole, ma nemmeno le città troppo estese. In 'Shockwave
Rider' di John Brunner, la città anarchica di Precipice appare come un gioiello in un mare di orrori
(È come un villaggio con la città compresa in esso). In effetti, la descrizione di queste città del
futuro affascinerebbero tanto da far proseguire la lettura, se la descrizione dei ruoli sessuali non
avesse già attratto la fantasia.
Nonostante la complessità degli argomenti da coordinare, una particolare attenzione viene data al
processo decisionale. 'The Canbe Collective' descrive le assemblee con particolari vivaci ed ecco il
resoconto in 'Ecotopia': "Un'assemblea non ha ordine del giorno formale; al contrario, si apre
con un affastellarsi di "argomenti" da parte di molti partecipanti. Mentre questi vengono
discussi, cominciano a prendere corpo temi generali. Ma non ci sono norme di funzionamento,
mozioni, voti - invece, un graduale dibattito di sentimenti, qualche contrasto personale risolto e
un graduale, comune focalizzarsi su ciò che occorre fare".
Non così a Whileway, che è una società decisamente focalizzata al femminile; i suoi abitanti
vengono indottrinati secondo un sistema codificato statico che naturalmente produce la loro
"caratteristica indipendenza, insoddisfazione, sospetto e una tendenza ad un solipsismo alquanto
irritante". Il femminismo del libro è apparentemente incoerente con una struttura anti-autoritaria.
Naturalmente, non tutto è roseo nel futuro. Odo, di Le Guin, lamenta che "il clientelismo,
l'elitismo, il leaderismo, si insinuano e spuntano ovunque". E i primi fondatori di Anarres erano
consapevoli che "l'inevitabile centralizzazione costituiva una continua minaccia che occorreva
tener lontana con una costante vigilanza".
E chi non si adegua o non vuole adeguarsi alla società? Tutti gli autori hanno una soluzione
fantasiosa su questo punto. Ecco 'I reietti dell'altro pianeta': "Beh, si trasferisce. Gli altri si
stancano di lui, sapete. Si fanno beffe di lui o lo trattano male, lo picchiano; in una piccola
comunità, possono accordarsi nel togliere il suo nome dalla lista dei pasti, in modo che egli
debba cucinare e mangiare da solo; questo è umiliante".
Il trattamento di Marge Piercy degli atti violenti in 'Women on The Edge of Time' contiene
qualche elemento autoritario: "Innanzitutto, chiediamo se la persona vuole assumersi la
responsabilità dell'atto... poi prepariamo la cura. Cerchiamo di fare in modo che la persona non
ripeta mai più ciò che non intende fare... poi si emette una sentenza, forse un lavoro semplice,
lontano... tu, la tua vittima e il tuo giudice la eseguite (o la famiglia della vittima)... la seconda
volta che qualcuno compie violenza, lo allontaniamo... non vogliamo custodirci a vicenda o in
prigionarci... non desideriamo vivere con gente che fa violenza... li giustiziamo".
Su Ecotopia ci sono prigioni piccole invece che grandi. I reclusi partecipano alla vita della società,
con incarichi pagati normalmente e tutti i diritti. Vengono confinati in altre epoche, con mariti,
mogli o amanti se lo vogliono. La teoria che vi sta sotto: "Nel sistema americano le prigioni
costituivano basi di addestramento al crimine. Le polizie umane danno ai reclusi tempo e
occasione per sviluppare modi di vita non criminali".
La filosofia della responsabilità individuale anti-autoritaria viene pienamente sviluppata in 'I reietti
dell'altro pianeta'. Una conversazione tra due personaggi: "- Senti, non è stata Odo a dire che
dove c'è la proprietà, c'è furto... e fare un ladro è fare un proprietario, creare un delitto, è
creare le leggi".
"- Nessuno possiede nulla da rubare. Se vuoi qualcosa, la prendi dal magazzino. Per quanto
riguarda la violenza... tu vorresti uccidermi? E se ne senti il bisogno, una legge ti potrebbe
fermare? La costrizione è il modo meno efficace per ottenere l'ordine".
Il problema della vigilanza
Tutte queste società devono combattere contro l'ostilità di altri mondi e contro pericoli anche più
vicini a loro. Alcune hanno sviluppato potenti armi segrete che rimangono puntate contro i loro
nemici; in 'Woman On The Edge of Time'ognuno deve stare un certo periodo di tempo al Fronte
dove la guerra continua senza fine.
Dove diavolo ci portano tutte queste storie? Abbiamo verificato le nostre idee in situazioni
"concrete", abbiamo seguito le nostre intuizioni fino alle conclusioni logiche, abbiamo immaginato
come modificheremmo le cose se scrivessimo il futuro.
La fantascienza non ci dà un quadro completo. Ci sono dei settori che ci lasciano completamente
sconvolti. Parecchi libri descrivono un bisogno di coercizione nella distribuzione del lavoro;
nessuno degli autori riesce a delineare un metodo per il trattamento del comportamento anti-sociale estremo. Il militarismo della maggior parte dei libri di fantascienza e fastidioso.
Non esiste sufficiente descrizione storica nella fantascienza per collegarci a quei mondi. Ma, a
conti fatti, è il nostro futuro che progettiamo. L'immaginazione, come minimo, ci ricorda i nostri
scopi. Diamo l'ultima parola a Odo, che parla di Amai, una giovane donna nella sua Casa: "Amai
era cresciuta nelle Case odoniane, spinta alla Rivoluzione, una vera figlia dell'anarchia. E una
bambina talmente tranquilla, libera e meravigliosa, da far piangere quando ci pensavi: è questo
ciò per cui abbiamo lavorato, è questo ciò che vogliamo, è questo, e lei è qui, viva, il dolce,
agognato futuro".
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