Rivista Anarchica Online
Così è se vi pare
a cura della Redazione
L'Iran che ho descritto nei miei resoconti su Lotta Continua e a Radio Popolare era
evidentemente il mio Iran, quello che io vedevo e sentivo. Non comprendo allora perché tanti
compagni se la siano presa tanto: è evidente che non poteva essere che così. Questo in sintesi è il
discorso fatto da Carlo Panella, inviato speciale di L.C. in Iran nelle calde settimane della
"rivoluzione" khomeinista (ebbe tra l'altro l'onore di viaggiare da Parigi a Teheran sull'aereo
speciale dell'Air France con a bordo il barbuto ayatollah). L'entusiasmo filo-khomeinista dei suoi
reportage ha finito per irritare anche i più boccaloni, anche quelli che per un bel po' di tempo sono
andati avanti a credere davvero che Khomeini fosse quasi un compagno.
Ma non è tanto il giudizio sulle vicende iraniane che qui ci interessa dibattere, quanto l'esasperato
"soggettivismo" di cui Pannella si è fatto interprete e che va per la maggiore in gran parte del
cosiddetto "movimento". Dopo tanti anni di rigide "verità oggettive", indiscutibili "analisi di
classe", ecc., ecco tanti "rivoluzionari" nostrani arrivati ad abbracciare la filosofia pirandelliana del
così è se vi pare.
Negata qualsiasi possibilità di "oggettività" ai fenomeni sociali, tutto diventa possibile -
esattamente come quando lo scolastico richiamo alla "scienza" marxista-leninista tutto spiegava,
tutto definiva, tutto permetteva di inventare e mistificare a seconda delle necessità del movimento.
Miracoli del camaleontismo marxista!
E pensare che per anni ci hanno accusato di "soggettivismo irrazionale", di "individualismo
piccolo-borghese"....
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