Rivista Anarchica Online
RASSEGNA LIBERTARIA
a cura della Redazione
A Trieste funziona da anni, sugli 89 MHz, una radio promossa e gestita dagli anarchici: Radio
Libertaria. Ha una audience internazionale: bella forza, il confine con la Yugoslavia è lì a due passi.
Intanto, però, è un dato di fatto che anche gli «orfani» di Tito possono ascoltarla, come dimostrano le
telefonate arrivate in radio da Isola e da altre località della costiera istriana. Sull'esperienza alla Radio
Libertaria si interrogano, discutono, spiegano alcuni compagni/e che ne sono tra gli animatori: il testo
di questa lunga e vivace chiaccherata appare nelle 4 pagine centrali dell'ultimo numero di Germinal,
la «gloriosa» testata che si pubblica una o due volte all'anno a Trieste (una copia 1.000 lire, c.c.p.
11/10470, redazione: via Mazzini 11, 34121 Trieste). Segnaliamo inoltre articoli dei/sui punk, sul
dissenso all'Est, un'interessante pagina di storia anarchica (un «funerale ribelle» a Prato Carnico nel
1933, in pieno fascismo), ecc. Nell'ambito dell'impegno in corso da tempo di rivitalizzare la presenza anarchica nella Toscana
meridionale, i compagni della Federazione Anarchica Elbano-Maremmana (che fanno riferimento alla
sede di Piombino, in via Pietri 9, aperta ogni sabato dalle ore 17) hanno da tempo ripreso la
pubblicazione di un ciclostilato: Il Martello. Con la data «marzo 1983» ne è uscito il terzo numero. Mentre, dopo anni di gestazione, sta finalmente per nascere la loro preannunciata libreria Utopia 4 (ma
nel frattempo l'Utopia 3 di Trieste ha chiuso e rimangono così solo le Utopie di Milano e Venezia), i
compagni del Centro di documentazione anarchica di Roma hanno pubblicato il n. 2 del loro bollettino
semestrale CDA (una copia, 2.000 lire, c.c.p. 46193009, redazione: via dei Campani 69, 00185). Mirikani jativinni, che tradotto in italiano significa «Americani andatevene», è il titolo (in siciliano)
di un opuscolo che, al momento in cui questo numero di «A» va in stampa, i compagni delle edizioni
«Sicilia Punto L» annunciano di avere in stampa. Uno strumento molto agile - precisano - per la
propaganda e l'agitazione sulla lotta contro l'installazione della base missilistica di Comiso. Il lavoro,
redatto da compagni del Gruppo Anarchico di Ragusa, è scritto appositamente per essere divulgato nel
mondo proletario, e perciò in modo semplice e comprensibile; si compone di un intervento sulla
problematica della lotta in atto da due anni a Comiso, analizzandone diversi aspetti, dalla
militarizzazione all'invasione amerikana e mafiosa, dalle forze in campo alle proposte libertarie inerenti
la situazione locale e generale. Segue una cronologia degli avvenimenti più importanti legati alla
costruzione della base, e infine un'appendice documentaria. L'opuscolo costa 1.000 lire. Va richiesto, tramite vaglia postale, a Giuseppe Gurrieri, piazza Medail 2, 10052
Bardonecchia (TO), in attesa che, una volta uscito dal carcere di Ragusa dove sta scontando una
condanna a sei mesi per vilipendio della magistratura, il compagno Franco Leggio (via S.
Francesco 238, 97100 Ragusa) possa riprendere la distribuzione - tra l'altro - di questo e degli altri
titoli delle edizioni «Sicilia Punto L». Per richieste superiori alle 10 copie si applica lo sconto del
30%. «L'altra faccia della rivoluzione cinese cancellata dal regime di Mao» è il sottotitolo (invero
impreciso, dal momento che gli autori si fermano agli anni '20, quando la rivoluzione cinese era
ancora di là da venire) del volumetto L'anarchismo in Cina (Galzerano editore, Casalvelino Scalo
1982, pagg. 129, lire 5.000), originariamente pubblicato dall'Università di Berkeley nel '61. Ne
sono autori Robert A. Scalapino e Georges T. Yu. Prosegue così la vivace attività editoriale del
compagno Giuseppe Galzerano, che da anni viene proponendo diverse collane: «Atti e memorie del
popolo» (tra i quali il già segnalato America! America! di Antonio Margariti, finalista al premio
Viareggio di qualche anno fa), «Edizioni di storia cilentana», «Poesia», «Romanzi», ecc. Chi desidera ricevere il catalogo della sua casa editrice scriva a: Galzerano editore, 84040
Casalvelino Scalo (SA). I versamenti vanno effettuati sul c.c.p. 16648842. Guardando un attimo indietro ad una pagina di storia dell'antifascismo anarchico, segnaliamo il
paragrafo (quattro paginette) dedicato alla «Brigata autonoma libertaria Malatesta-Bruzzi» nel
volume Nel nome di Matteotti, che reca come sottotitolo «Materiali per una storia delle Brigate
Matteotti in Lombardia 1943-45». Questo volume (Franco Angeli, Milano 1982, pagg. 162, lire
8.000) è curato da L. Cavalli e C. Strada. La brigata - si legge all'inizio del paragrafo dedicato
appunto alla Malatesta-Bruzzi - era composta prevalentemente da comunisti libertari e solo in un
secondo tempo aderì alle Matteotti. Operò a Milano e dintorni con due distaccamenti dislocati in
provincia di Pavia e in Val Trompia. In questo paragrafo viene sinteticamente ricostruita l'attività
(soprattutto «militare») della Brigata Malatesta-Bruzzi. Presso lo stesso editore è appena uscito un volume dedicato alla storia del nostro movimento: si
tratta del lavoro di Nunzio dell'Erba (ricercatore presso l'Università di Torino, collaboratore della
craxiana «Critica Sociale») Giornali e gruppi anarchici in Italia 1892-1900 (pagg. 190, lire
10.000). Questo volume - strutturato prevalentemente come lungo elenco di fatti - denota la
sostanziale incomprensione, da parte dell'autore, delle vicende dell'anarchismo, dei termini precisi
del dibattito che andò svolgendosi in quegli anni drammatici in seno al nostro movimento, ecc.
Perfino la posizione di Malatesta, come sempre limpidamente espressa nei suoi scritti, viene
stravolta (basti un esempio: l'autore parla della «condanna» che Malatesta avrebbe espresso del
gesto di Bresci). Lo stesso periodo oggetto di questo volume era stato analizzato da Pier Carlo
Masini nel secondo volume della sua storia degli anarchici italiani (uscito due anni fa presso
l'editore Rizzoli): tanto il volume di Dell'Erba ci pare a dir poco inutile, quanto quello di Masini ci
pare di fondamentale importanza per ricostruire con intelligenza pari allo scrupolo la storia
anarchica dell'ultimo decennio del secolo scorso. Dell'Archivio Famiglia Berneri (piazza dello Spirito Santo 2, 51100 Pistoia) abbiamo già avuto più
di un'occasione per parlarne, sottolineando la ricchezza del materiale storiografico ivi raccolto e
curato dal compagno Aurelio Chessa. Segnaliamo ora l'uscita, per conto delle «Edizioni
dell'Archivio Famiglia Berneri» del volume Documenti e periodici dell'Archivio Famiglia
Berneri (pagg. 166, prezzo non indicato). Il volume si compone di due parti: la prima, curata da
Sara Pollastri, presenta le «Carte relative a Camillo Berneri»; la seconda parte è costituita invece
dal «Catalogo dei periodici e numeri unici» curato da Alessandra Giovannini. In questo catalogo la
nostra rivista, naturalmente, è al primo posto (non per altro, i periodici sono riportati in ordine
alfabetico .. .). Gli anarchici cubani rifugiatisi in Florida continuano la pubblicazione della loro rivista trimestrale
Guangara libertaria. La rivista viene distribuita gratis e si può ricevere semplicemente facendone
richiesta alla redazione (Guangara libertaria, P.O. Box 1516, Riverside Station, Miami, Fla. 33135,
USA): naturalmente i compagni che la pubblicano apprezzano e sollecitano sottoscrizioni. La
redazione segnala di avere corrispondenti anche a New York, Messico, Costa Rica, Venezuela e
Buenos Aires. Pubblicato dal Collettivo dell'ASBL 22 marzo e dal Gruppo autonomo libertario di Bruxelles (dei
quali fa parte anche Roger Noel «Babar», da noi intervistato sullo scorso numero a proposito della
sua esperienza nelle carceri polacche) è ormai giunto al suo cinquantaduesimo numero il periodico
libertario belga Bil: all'interno è contenuto il n. 52 di Alternative libertarie. Ottima la scelta
grafica: colori sgargianti, grande formato, manifesti spesso inseriti al centro del bollettino (sì,
perchè - come precisato in prima pagina - si tratta di un «bollettino di informazione e di
collegamento», da cui, utilizzando la sigla in francese, il nomignolo di Bil con cui viene chiamato
questo giornale). Bil affronta gli argomenti centrali dell'attività dei compagni belgi: il movimento
delle radio libere, l'agitazione pacifista ed anti-nucleare, la solidarietà con l'opposizione polacca,
l'editoria alternativa, ecc. L'abbonamento annuo a Bil (comprendente anche Alternative libertarie)
costa 500 franchi belgi (o 100 franchi francesi), da versare all'ASBL «22mars», rue de l'Inquisition
2a, 1040 Bruxelles, Belgio.
|