Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 13 nr. 111
giugno 1983


Rivista Anarchica Online

RASSEGNA LIBERTARIA
a cura della Redazione

A Trieste funziona da anni, sugli 89 MHz, una radio promossa e gestita dagli anarchici: Radio Libertaria. Ha una audience internazionale: bella forza, il confine con la Yugoslavia è lì a due passi. Intanto, però, è un dato di fatto che anche gli «orfani» di Tito possono ascoltarla, come dimostrano le telefonate arrivate in radio da Isola e da altre località della costiera istriana. Sull'esperienza alla Radio Libertaria si interrogano, discutono, spiegano alcuni compagni/e che ne sono tra gli animatori: il testo di questa lunga e vivace chiaccherata appare nelle 4 pagine centrali dell'ultimo numero di Germinal, la «gloriosa» testata che si pubblica una o due volte all'anno a Trieste (una copia 1.000 lire, c.c.p. 11/10470, redazione: via Mazzini 11, 34121 Trieste). Segnaliamo inoltre articoli dei/sui punk, sul dissenso all'Est, un'interessante pagina di storia anarchica (un «funerale ribelle» a Prato Carnico nel 1933, in pieno fascismo), ecc.
Nell'ambito dell'impegno in corso da tempo di rivitalizzare la presenza anarchica nella Toscana meridionale, i compagni della Federazione Anarchica Elbano-Maremmana (che fanno riferimento alla sede di Piombino, in via Pietri 9, aperta ogni sabato dalle ore 17) hanno da tempo ripreso la pubblicazione di un ciclostilato: Il Martello. Con la data «marzo 1983» ne è uscito il terzo numero.
Mentre, dopo anni di gestazione, sta finalmente per nascere la loro preannunciata libreria Utopia 4 (ma nel frattempo l'Utopia 3 di Trieste ha chiuso e rimangono così solo le Utopie di Milano e Venezia), i compagni del Centro di documentazione anarchica di Roma hanno pubblicato il n. 2 del loro bollettino semestrale CDA (una copia, 2.000 lire, c.c.p. 46193009, redazione: via dei Campani 69, 00185).
Mirikani jativinni, che tradotto in italiano significa «Americani andatevene», è il titolo (in siciliano) di un opuscolo che, al momento in cui questo numero di «A» va in stampa, i compagni delle edizioni «Sicilia Punto L» annunciano di avere in stampa. Uno strumento molto agile - precisano - per la propaganda e l'agitazione sulla lotta contro l'installazione della base missilistica di Comiso. Il lavoro, redatto da compagni del Gruppo Anarchico di Ragusa, è scritto appositamente per essere divulgato nel mondo proletario, e perciò in modo semplice e comprensibile; si compone di un intervento sulla problematica della lotta in atto da due anni a Comiso, analizzandone diversi aspetti, dalla militarizzazione all'invasione amerikana e mafiosa, dalle forze in campo alle proposte libertarie inerenti la situazione locale e generale. Segue una cronologia degli avvenimenti più importanti legati alla costruzione della base, e infine un'appendice documentaria. L'opuscolo costa 1.000 lire. Va richiesto, tramite vaglia postale, a Giuseppe Gurrieri, piazza Medail 2, 10052 Bardonecchia (TO), in attesa che, una volta uscito dal carcere di Ragusa dove sta scontando una condanna a sei mesi per vilipendio della magistratura, il compagno Franco Leggio (via S. Francesco 238, 97100 Ragusa) possa riprendere la distribuzione - tra l'altro - di questo e degli altri titoli delle edizioni «Sicilia Punto L». Per richieste superiori alle 10 copie si applica lo sconto del 30%.
«L'altra faccia della rivoluzione cinese cancellata dal regime di Mao» è il sottotitolo (invero impreciso, dal momento che gli autori si fermano agli anni '20, quando la rivoluzione cinese era ancora di là da venire) del volumetto L'anarchismo in Cina (Galzerano editore, Casalvelino Scalo 1982, pagg. 129, lire 5.000), originariamente pubblicato dall'Università di Berkeley nel '61. Ne sono autori Robert A. Scalapino e Georges T. Yu. Prosegue così la vivace attività editoriale del compagno Giuseppe Galzerano, che da anni viene proponendo diverse collane: «Atti e memorie del popolo» (tra i quali il già segnalato America! America! di Antonio Margariti, finalista al premio Viareggio di qualche anno fa), «Edizioni di storia cilentana», «Poesia», «Romanzi», ecc.
Chi desidera ricevere il catalogo della sua casa editrice scriva a: Galzerano editore, 84040 Casalvelino Scalo (SA). I versamenti vanno effettuati sul c.c.p. 16648842.
Guardando un attimo indietro ad una pagina di storia dell'antifascismo anarchico, segnaliamo il paragrafo (quattro paginette) dedicato alla «Brigata autonoma libertaria Malatesta-Bruzzi» nel volume Nel nome di Matteotti, che reca come sottotitolo «Materiali per una storia delle Brigate Matteotti in Lombardia 1943-45». Questo volume (Franco Angeli, Milano 1982, pagg. 162, lire 8.000) è curato da L. Cavalli e C. Strada. La brigata - si legge all'inizio del paragrafo dedicato appunto alla Malatesta-Bruzzi - era composta prevalentemente da comunisti libertari e solo in un secondo tempo aderì alle Matteotti. Operò a Milano e dintorni con due distaccamenti dislocati in provincia di Pavia e in Val Trompia. In questo paragrafo viene sinteticamente ricostruita l'attività (soprattutto «militare») della Brigata Malatesta-Bruzzi.
Presso lo stesso editore è appena uscito un volume dedicato alla storia del nostro movimento: si tratta del lavoro di Nunzio dell'Erba (ricercatore presso l'Università di Torino, collaboratore della craxiana «Critica Sociale») Giornali e gruppi anarchici in Italia 1892-1900 (pagg. 190, lire 10.000). Questo volume - strutturato prevalentemente come lungo elenco di fatti - denota la sostanziale incomprensione, da parte dell'autore, delle vicende dell'anarchismo, dei termini precisi del dibattito che andò svolgendosi in quegli anni drammatici in seno al nostro movimento, ecc. Perfino la posizione di Malatesta, come sempre limpidamente espressa nei suoi scritti, viene stravolta (basti un esempio: l'autore parla della «condanna» che Malatesta avrebbe espresso del gesto di Bresci). Lo stesso periodo oggetto di questo volume era stato analizzato da Pier Carlo Masini nel secondo volume della sua storia degli anarchici italiani (uscito due anni fa presso l'editore Rizzoli): tanto il volume di Dell'Erba ci pare a dir poco inutile, quanto quello di Masini ci pare di fondamentale importanza per ricostruire con intelligenza pari allo scrupolo la storia anarchica dell'ultimo decennio del secolo scorso.
Dell'Archivio Famiglia Berneri (piazza dello Spirito Santo 2, 51100 Pistoia) abbiamo già avuto più di un'occasione per parlarne, sottolineando la ricchezza del materiale storiografico ivi raccolto e curato dal compagno Aurelio Chessa. Segnaliamo ora l'uscita, per conto delle «Edizioni dell'Archivio Famiglia Berneri» del volume Documenti e periodici dell'Archivio Famiglia Berneri (pagg. 166, prezzo non indicato). Il volume si compone di due parti: la prima, curata da Sara Pollastri, presenta le «Carte relative a Camillo Berneri»; la seconda parte è costituita invece dal «Catalogo dei periodici e numeri unici» curato da Alessandra Giovannini. In questo catalogo la nostra rivista, naturalmente, è al primo posto (non per altro, i periodici sono riportati in ordine alfabetico .. .).
Gli anarchici cubani rifugiatisi in Florida continuano la pubblicazione della loro rivista trimestrale Guangara libertaria. La rivista viene distribuita gratis e si può ricevere semplicemente facendone richiesta alla redazione (Guangara libertaria, P.O. Box 1516, Riverside Station, Miami, Fla. 33135, USA): naturalmente i compagni che la pubblicano apprezzano e sollecitano sottoscrizioni. La redazione segnala di avere corrispondenti anche a New York, Messico, Costa Rica, Venezuela e Buenos Aires.
Pubblicato dal Collettivo dell'ASBL 22 marzo e dal Gruppo autonomo libertario di Bruxelles (dei quali fa parte anche Roger Noel «Babar», da noi intervistato sullo scorso numero a proposito della sua esperienza nelle carceri polacche) è ormai giunto al suo cinquantaduesimo numero il periodico libertario belga Bil: all'interno è contenuto il n. 52 di Alternative libertarie. Ottima la scelta grafica: colori sgargianti, grande formato, manifesti spesso inseriti al centro del bollettino (sì, perchè - come precisato in prima pagina - si tratta di un «bollettino di informazione e di collegamento», da cui, utilizzando la sigla in francese, il nomignolo di Bil con cui viene chiamato questo giornale). Bil affronta gli argomenti centrali dell'attività dei compagni belgi: il movimento delle radio libere, l'agitazione pacifista ed anti-nucleare, la solidarietà con l'opposizione polacca, l'editoria alternativa, ecc. L'abbonamento annuo a Bil (comprendente anche Alternative libertarie) costa 500 franchi belgi (o 100 franchi francesi), da versare all'ASBL «22mars», rue de l'Inquisition 2a, 1040 Bruxelles, Belgio.