Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 15 nr. 128
maggio 1985


Rivista Anarchica Online

Vegetarianesimo primo passo verso la vera pace

La diffusione del vegetarismo, o del vegetariesimo, è frenata ed ostacolata da grandissimi interessi, ciò per altro non ha mai scoraggiato i vegetariani consapevoli come sono di essere dalla parte di una obiettiva certezza, di bene insuperabile anche se misconosciuta.
Lo sbandierare l'aumento del consumo della carne come segno di civile progresso è quanto mai assurdo ed in palese contraddizione con la ricerca scientifica che si fa in tutto il mondo di proteine sostitutive di quelle animali che sempre più scarseggiano per ragioni contingenti. È forse indice di civiltà l'ecatombe di animali che puntualmente viene perpetrata in occasione di feste o anniversari ricorrenti? Vite violentemente stroncate, violazione delle leggi che tendono a mantenere l'originale armonia della natura, inconscia affermazione della materia sullo spirito.
A tanta abbondanza si contrappongono drammaticamente: da una parte le carestie, le siccità, la cronica deficienza di proteine delle nazioni sottosviluppate; dall'altra lo spettro della fame incombente per il continuo aumento della popolazione mondiale.
Ad un vegetariano, tuttavia, appare per lo meno strano che si trascurino le ampie possibilità che il mondo vegetale offre, per prendere in considerazione, ad esempio, le alghe marine o altri ritrovati che a lungo andare si dimostrerebbero nocivi per la salute. Per non parlare poi di proteine derivate dal petrolio, da usare per i mangimi degli animali, con effetti che possono essere altamente tossici per questi animali e quindi anche per gli uomini che si nutrissero delle loro carni. In realtà siamo di fronte a iniziative che hanno più dell'incoscienza che del progresso scientifico.
Ecco allora sorgere il grido di allarme contro l'uso e l'abuso di sostanze chimiche che avvelenano la nostra terra e le nostre acque, e suscitano angoscia nei consumatori solleciti della propria salute. Non è certo il modo migliore per ovviare alla fame nel mondo.
L'agricoltura va imitando l'industria, dimenticando che la terra, l'humus, le piante, gli animali, l'uomo appartengono al grande ciclo biologico della natura. Se, come giustamente usava dire Edgard Saxon, "la nostra salute incomincia dalla terra", ben pochi di noi possono salvaguardarsi, essendo rarissimi i cibi dei campi che non siano trattati con concimazioni chimiche o irrorati di sostanze velenose per eliminare i parassiti vegetali e animali.
Il vegetarismo può offrire all'umanità tesori grandissimi per una vita migliore ed occorre pensare seriamente ad attuarne i principi finché la natura attorno a noi è ancora recuperabile e questa inquinata società moderna in grado di riprendersi.
Potrà sembrare strano, ma il primo passo verso la vera pace, nell'amore della fratellanza, è proprio quello di rivedere il proprio atteggiamento verso gli animali cessando di far versare inutilmente il loro sangue.

"Io sono da molto tempo seguace del vegetarismo per principio, oltre che per ragioni dietetiche e morali. Io credo fermamente che una maniera vegetariana di vivere, per il suo effetto puramente fisico sul temperamento dell'uomo, avrà una influenza molto favorevole per le sorti dell'umanità".

(Albert Einstein)

"Noi siamo le tombe viventi di bestie assassinate per soddisfare i nostri appetiti... Ci riempiamo di cadaveri... Così la crudeltà genera la sua progenie: la guerra".

(Bernard Shaw)

Franco Delor, Pasquale Messina (Milano)