Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 16 nr. 139
estate 1986


Rivista Anarchica Online

Umberto Marzocchi
di Paolo Finzi

Come annunciato telegraficamente sullo scorso numero, è morto a Savona il 4 giugno Umberto Marzocchi, una delle figure più conosciute e stimate del movimento anarchico.
Nato a Firenze nel 1900, giovanissimo è operaio della Vickers-Terni nell'arsenale della Spezia. Mentre ancora infuria la guerra, è animatore e segretario del sindacato metalmeccanici aderente all'Unione Sindacale Italiana. Alla fine del conflitto è tra i promotori della ripresa del movimento anarchico, che nello Spezzino conta decine di gruppi: durante i moti contro il caroviveri dell'estate del '19, Marzocchi viene arrestato e rinchiuso nel carcere di Sarzana. Impossibile qui elencare i molti episodi di lotta di cui è partecipe, spesso subendo arresti, condanne, prigione.
Le continue minacce e provocazioni dei fascisti lo costringono a cambiar città. Si trasferisce a Savona, milita nel gruppo "Pietro Gori", è tra gli organizzatori dello sciopero nazionale del 3 agosto '2l, promosso dall'Alleanza del Lavoro. Ma cinque giorni dopo i fascisti calano in massa su Savona e Marzocchi è costretto ancora una volta a fuggire: varcato clandestinamente il confine, si rifugia in Francia. Rientrerà in Italia solo dopo 23 anni.
In Francia vive la vita dura, concitata, politicamente impegnata della comunità degli esuli antifascisti, tra i quali numerosissimi sono gli anarchici italiani. E proprio da questo settore, all'indomani dello scoppio della rivoluzione spagnola, parte la creazione della prima formazione di volontari, la Colonna Francisco Ascaso, aderente alla CNT-FAI. Marzocchi vive fino in fondo l'esaltante e drammatica esperienza spagnola di quegli anni, poi nel '39 rientra in Francia. Lavora nelle miniere di piombo sui Pirenei, organizza numerosi passaggi clandestini di frontiera, è al centro di contatti ed iniziative.
Successivamente ritroviamo Marzocchi nel maquis, la Resistenza armata antinazista. All'indomani della Liberazione in Italia, gli viene impedito il rientro: è schedato come anarchico da arrestare. Solo nel '46 finalmente può varcare il confine, questa volta legalmente.
Nel dopoguerra Marzocchi è attivissimo militante, instancabile oratore, particolarmente efficace come conferenziere. Esponente di punta della Federazione Anarchica Italiana, è per anni redattore del settimanale "Umanità Nova".
Organizzatore convinto e appassionato, Marzocchi contribuisce per anni all'allacciamento di relazioni tra gli anarchici su scala internazionale, curando in particolare la Commissione di Relazioni dell'Internazionale delle Federazioni Anarchiche. Conosciuto e stimato anche al di fuori del movimento anarchico, è per lungo tempo segretario del Sindacato Dipendenti Enti Locali (CGIL) di Savona; consigliere nazionale dell'Associazione Nazionale Perseguitati Politici Italiani Antifascisti; esponente della Lega per il Disarmo Unilaterale; promotore della ricostruzione dell'Unione Sindacale Italiana; ecc...
Al di là delle numerosissime attività, iniziative, incarichi, c'è tutto quanto un necrologio non può che accennare, ed un articolo - per quanto appassionato - non può forse neppur vagamente trasmettere. Ci riferiamo all'umanità di Umberto, alla sua disponibilità verso tutti, al suo entusiasmo che nonostante il mezzo secolo di differenza ce l'hanno sempre fatto sentire compagno, amico, fratello. Mai papà esigente, né nonno noioso.
Anche Umberto, come altri militanti anarchici scomparsi in questi ultimi tempi (Alfonso Failla, Libero Fantazzini, Tomaso Serra, Umberto Tommasini, Pio Turroni, ecc.), ha rappresentato per tutti noi una bandiera. Ammainarla, in quella calda giornata di giugno, cantando gli inni anarchici per le strade ed al cimitero di Savona, è stata davvero una gran pena. Ma anche un momento di riflessione sul patrimonio di esperienze e di umanità che questi nostri grandi vecchi ci hanno trasmesso. Un patrimonio di idee, ma soprattutto di vita, di militanza, di entusiasmo. Un patrimonio che non appartiene solo agli anarchici, ma a tutti coloro che amano la libertà.

Sul prossimo numero pubblicheremo un documento inedito di Umberto Marzocchi, relativo al contributo degli anarchici italiani in Spagna tra il Luglio '36 ed il maggio '37, nei mesi cruciali - cioè - che vanno dall'insurrezione popolare antifascista allo strozzamento della rivoluzione per opera della controrivoluzione stalinista.