Rivista Anarchica Online
Che pena quella cronaca!
Spett. Redazione di
"A", ho letto con un
senso di profonda pena la cronaca Anticlericali in festa nel
numero 140 della Vostra rivista. Infarcendolo di volgarità e
bestemmie l'autore avrà creduto di riuscire spiritoso, ma è stato
solamente squallido. Potrei ricordare
che alla storia dell'anarchia appartengono di diritto delle
grandissime figure di credenti, come Tolstoj (e il suo discepolo
Gandhi); e che uomini come Kropotkin, Reclus, Cafiero, mai si
sarebbero abbassati al turpiloquio gratuito: ma non è questo il
punto. Il punto è che se
l'anarchia fonda i suoi ideali, come credo, sull'amore della libertà
- e non solo della propria, ma di quella di tutti - è intollerabile
che essa venga usata come pulpito per offendere i sentimenti del
prossimo. La conclusione è
che persone come Umby, il firmatario dell'articolo, credono di essere
libertarie, mentre sono di fatto i veri nemici dell'ideale anarchico. Un cordiale saluto
Francesco Lamendola (Conegliano Veneto)
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