Rivista Anarchica Online
Non con
gli stessi mezzi
Cari compagni di "A",
vi scrivo per dibattere su di una
tematica di grande importanza in campo anarchico: la non-violenza.
Oggi più che mai la società
è permeata dal culto della violenza ed è proprio su di
esso che lo stato, da sempre massima espressione della violenza
legalizzata, e tutto il suo vasto apparato (polizia, leggi, galere,
esercito) poggiano le loro fondamenta.
Inoltre non va trascurata un'altra
forma di violenza più sottile e capillare ma non meno dannosa,
che è quella psicologica. Ora, se noi come anarchici
intendiamo opporci a tutto ciò e combatterlo, non possiamo
usare gli stessi mezzi di cui si serve il potere per sottometterci e
sfruttarci, ma dobbiamo farlo in modo diverso, alternativo e
non-violento. Ancora oggi, purtroppo, molti compagni anarchici
credono nella violenza rivoluzionaria come unico mezzo per liberare
gli sfruttati dal giogo che li opprime, non considerando l'enorme
forza della rivolta non-violenta. Essa infatti possiede un intrinseco
valore libertario al contrario della violenza che, essendo
espressione della forza e dell'oppressione, assume un carattere
anti-anarchico.
Credo inoltre che solo essendo coerenti
nella nostra lotta con i fini che perseguiamo potremo costruire una
società più libera e più giusta.
Per un mondo senza più stato né
governo, senza padroni e senza sfruttamento. W l'anarchia! W la
non-violenza! Fraterni saluti
Salvatore De Cristofaro (Salerno)
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