Rivista Anarchica Online
Ma io
resto qui!
La lettera che qui di seguito
pubblichiamo ci è stata inviata in copia. È
diretta al sindaco di Verona, Sboarina, e per conoscenza è
stata inviata ad altre autorità ed a numerose testate
giornalistiche.
Certamente anche Lei - Signor Sindaco
- come il Sunia e l'Agec e molti altri - veronesi e non - si sarà
sorpreso scorrendo l'Arena del 6 ott. 1989. In pag. 4 - cronaca di VR
- si legge: GLI INQUILINI (MADRE E DUE FIGLI) PENSAVANO DI AVERE
ANCORA UN MESE DI TEMPO. SORPRESA DALLO SFRATTO UNA FAMIGLIA IN
CENTRO. IL PROVVEDIMENTO ESEGUITO DALLA POLIZIA. LA SIG. MARINA DE
BINA SLOGGIATA... Io invece - Signor Sindaco - NON MI
SONO SORPRESO AFFATTO; so della cattiva fede di quanti - all'indomani
della demolizione del Centro Sociale Leoncavallo - dicono che non
sapevano / che non c'erano e che se c'erano dormivano; so anche del
Sunia e l'Agec ai quali la Sig. De Bina si rivolge preoccupata
ricevendo l'assicurazione che il proprietario del suo appartamento
Francesco LENOTTI, AVREBBE DOVUTO DOCUMENTARE LO "STATO DI
NECESSITÀ" SENZA IL
QUALE NON SI SAREBBE POTUTO PROCEDERE ALLO SFRATTO VERO E PROPRIO.
So di quegli inquilini in attesa di
sfratto i quali - l'anno scorso - venivano ai banchetti di Unione
Inquilini lamentando la linea politica del loro sindacato il quale -
con tanto di faccia tosta - rispondeva - a chi chiedeva - : "SE TI
SCADE IL CONTRATTO DEVI LASCIARE L'APPARTAMENTO". Il 10 agosto, è venuto a farmi
visita l'Ufficiale Giudiziario Sig. LICCIARDI. Era accompagnato dal
Sig. Andreoli e dall'avv. MAFFICINI. No, il prete non c'era. Mi ha
avvertito che se il 7 Novembre non avrò ancora traslocato,
arriverà con camion e facchini...
Nossignore! - Signor Sindaco - questa
storia non mi va'. Quel Signor Ufficiale, non mi butta fuori. Non lo
fa perché sono convintissimo che LA CASA È
DI CHI L'ABITA. Perché colui che si definisce proprietario
dell'appartamento in cui io vivo dal 1972, avrebbe dovuto
interpellarmi prima di comprare - quel primo Giugno del 1981. Perché
questo medesimo signore di nome ANDRIOLI Graziano / Via Lorgna 10 /
CALDIERO/VR, abitante in Via XX Settembre, 61 VR - possidente che è
stato in carcere per truffa - non doveva tentare di speculare sulla
mia pelle, ma acquistarne uno dei circa 7.000 appartamenti SFITTI a
VR.
Non mi butterà fuori, perché
la legge c'è e Lei Illustrissimo Signor Sindaco - in qualità
di primo cittadino di Verona, mi userà la cortesia di farla
applicare.
Non mi butterà fuori, perché
sono convintissimo che il mio sfratto avrebbe il solo scopo
speculativo di trasformare in uffici, un'area ad uso abitativo mentre
andate predicando di voler ripopolare il Centro Storico. Voi Potenti
che non permettete a nessuno di comprare la vostra casa e di
sfrattarvi, ma permettete che comprino la mia.
State lontani dalla mia casa - Signori
Sindaci/ Ufficiali/Prefetti/Polizia - Potrei, domani, comprare la
Vostra.
Ermanno Masciulli (Verona)
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