Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 20 nr. 174
giugno 1990


Rivista Anarchica Online

Il boom dei sindacati
di Will Firth

A metà febbraio mi sono incontrato con diversi membri del gruppo operaio sovietico SMOT (il sindacato generale libero dei lavoratori).
Ho parlato a lungo con Vladimir Anischenko e con Lev Volokhonski (che indicherò d'ora in avanti con le sigle V.A. e L.V.), l'ultimo dei quali è nello SMOT dall'epoca della fondazione, a Mosca, nel 1987.
Entrambi hanno scontato condanne ai lavori forzati per le loro attività e convinzioni politiche.
Dalla metà del 1987, lo SMOT ha subito minori repressioni da parte dello Stato ed è stato in grado di continuare a lavorare più apertamente. Lo SMOT pubblica informazioni circa le iniziative indipendenti in campo politico e sindacale e cerca, per così dire, di lubrificare gli ingranaggi della politica sindacale indipendente in Unione Sovietica. La promozione dell'autoorganizzazione e dell'autogestione è tra i suoi obiettivi principali. L'Ufficio informazioni dello SMOT pubblica regolarmente una Spravochnik, un nutrito indirizzario politico, con commenti su tutti gli individui e le organizzazioni citati. Qualcosa di simile alla Blacklist anarchica, riferito all'URSS.
La SMOT non sarà "anarchico con la A maiuscola" tuttavia mi sembra profondamente permeato d'anarchismo, per quanto riguarda sia la teoria che la prassi.
La SMOT ha tenuto i contatti con molti dei comitati di sciopero sorti durante le lotte recenti, soprattutto nei distretti minerari di Donbass e Vorkuta.
A quanto pare, è stata l'unica organizzazione a pubblicare l'elenco completo delle richieste avanzate dai minatori in sciopero del distretto di Vorkuta nell'inverno 1989-1990. Il contenuto politico delle richieste (ad esempio, per citarne soltanto una, la revisione del fondamento costituzionale della dominazione del partito comunista) è stato sottovalutato o addirittura ignorato dai mass-media sovietici. Tuttavia, l'organizzazione non ha potuto offrire un aiuto diretto ai lavoratori in lotta. La distanza tra i centri di sciopero e i luoghi di attività dello SMOT è semplicemente troppo grande, così come lo è l'interferenza da parte delle autorità.
A quanto pare, molti scioperanti erano membri del partito, perciò appena possibile le richieste venivano inoltrate attraverso i canali del partito.
V.A. e L.V. sperano che nel prossimo futuro, forse tra un anno, si guarderà con maggiore diffidenza al lavoro dei comitati di sciopero orientato verso il partito e alle distrazioni elettorali che oggi catturano gran parte dell'opinione pubblica.
Sperano che giungerà il momento di varare un sindacato indipendente, antiautoritario. La SMOT è considerata un catalizzatore, un elemento embrionale di questa evoluzione.
L'idea di fondare un sindacato indipendente è coltivata anche dalla Confederazione anarco-sindacalista (KAS). In effetti, attualmente è in atto una sorta di boom della creazione di nuovi sindacati - dal gerarchico e riformista Sotsprof al Sindacato dei lavoratori cooperativi e individuali. Quest'ultimo in particolare, secondo V.A. e L.V., rappresenta un fenomeno decisamente positivo, perché è non-gerarchico, non si perde in interminabili dichiarazioni di principi e ha costituito una rete efficiente di reciproca assistenza per i suoi membri. E' ampiamente diffuso e particolarmente attivo nella regione degli Urali, ad esempio a Sverdlovsk.
Con V.A. e L.V, abbiamo parlato anche dell'epidemia nazionalista che ha scosso l'URSS e in particolare gli Stati baltici di Estonia, Lettonia e Lituania, che vorrebbero rompere i legami con l'Unione Sovietica. Secondo V.A. e L.V., il movimento dei lavoratori in questi tre Stati è molto indebolito e in futuro dovrà affrontare difficoltà anche maggiori. I nazionalismi hanno consumato gran parte delle energie delle popolazioni indigene e hanno provocato un senso di alienazione tra le popolazioni non baltiche, spingendole tra le braccia del Cremlino e favorendo l'opposizione ai movimenti indipendentisti. I leader comunisti del Baltico sono diventati nazionalisti per non perdere il potere. L'introduzione di nuove valute e altre iniziative tendenti al sistema capitalista creeranno probabilmente nuovi e maggiori problemi ai lavoratori (ad esempio, cresceranno la disoccupazione e l'inflazione).
V.A. e L.V. mi hanno detto di non avere buoni rapporti con il KAS di Mosca, contrariamente a quanto avviene con vari membri del KAS in altri centri. Nutrono anche qualche sospetto circa le intenzioni dei leader del KAS moscovita, Isaev e Shubin, che in precedenza, a quanto pare, erano attivisti del Komsomol ( l'organizzazione giovanile del partito comunista). Criticano la concezione del "cambiamento dall'interno", in base alla quale il KAS ha presentato Isaev come candidato alle elezioni per il Consiglio municipale a Mosca. "E' meglio" mi hanno detto "essere indipendenti e fare lavoro di base, che lanciarsi nei giochi di potere dei parlamenti dominati dai comunisti".
La SMOT è una piccola organizzazione formata da attivisti energici, apparentemente molto ben informati, che non si lasciano distrarre dalle elezioni, dalle rivendicazioni nazionaliste e dall'entusiasmo di moda per Gorbaciov e le relazioni est-ovest. Molti membri della SMOT hanno lasciato l'URSS in anni recenti. Uno che è regolarmente in contatto con l'Ufficio Informazioni dello SMOT è:
A.V. Iakorieva Oskar-Maria-Graf- Ring 46
D-8000 Munchen
REPUBBLICA FEDERALE TEDESCA
Tel.: (089) 6377050
Come tutte le organizzazioni alternative sovietiche, la SMOT ha bisogno di assistenza materiale. Al momento, ciò di cui ha maggiore necessità è il toner per la fotocopiatrice (toner Rank Xerox tipo H), che in URSS non si trova. E' molto importante, perché l'attività principale della SMOT si svolge nel campo dell'informazione e della stampa. Naturalmente anche altri articoli di cancelleria, valuta straniera e pubblicazioni anarchiche internazionali sono molto graditi.
Si può contattare l'Ufficio Informazioni della SMOT al seguente indirizzo:
URSS
142784 Moskovskaia oblast
Leninski raion
pos. Moskouski dom. 32, Kv.73
KORZININA OLGA
Tel.: 4399748