Rivista Anarchica Online
Il boom
dei sindacati
di Will Firth
A metà febbraio mi sono
incontrato con diversi membri del gruppo operaio sovietico SMOT (il
sindacato generale libero dei lavoratori).
Ho parlato a lungo con Vladimir
Anischenko e con Lev Volokhonski (che indicherò d'ora in
avanti con le sigle V.A. e L.V.), l'ultimo dei quali è nello
SMOT dall'epoca della fondazione, a Mosca, nel 1987. Entrambi hanno scontato condanne ai
lavori forzati per le loro attività e convinzioni politiche.
Dalla metà del 1987, lo SMOT ha
subito minori repressioni da parte dello Stato ed è stato in
grado di continuare a lavorare più apertamente. Lo SMOT
pubblica informazioni circa le iniziative indipendenti in campo
politico e sindacale e cerca, per così dire, di lubrificare
gli ingranaggi della politica sindacale indipendente in Unione
Sovietica. La promozione dell'autoorganizzazione e dell'autogestione
è tra i suoi obiettivi principali. L'Ufficio informazioni
dello SMOT pubblica regolarmente una Spravochnik, un nutrito
indirizzario politico, con commenti su tutti gli individui e le
organizzazioni citati. Qualcosa di simile alla Blacklist
anarchica, riferito all'URSS.
La SMOT non sarà "anarchico
con la A maiuscola" tuttavia mi sembra profondamente permeato
d'anarchismo, per quanto riguarda sia la teoria che la prassi.
La SMOT ha tenuto i contatti con molti
dei comitati di sciopero sorti durante le lotte recenti, soprattutto
nei distretti minerari di Donbass e Vorkuta. A quanto pare, è stata l'unica
organizzazione a pubblicare l'elenco completo delle richieste
avanzate dai minatori in sciopero del distretto di Vorkuta
nell'inverno 1989-1990. Il contenuto politico delle richieste (ad
esempio, per citarne soltanto una, la revisione del fondamento
costituzionale della dominazione del partito comunista) è
stato sottovalutato o addirittura ignorato dai mass-media sovietici.
Tuttavia, l'organizzazione non ha potuto offrire un aiuto diretto ai
lavoratori in lotta. La distanza tra i centri di sciopero e i luoghi
di attività dello SMOT è semplicemente troppo grande,
così come lo è l'interferenza da parte delle autorità.
A quanto pare, molti scioperanti erano
membri del partito, perciò appena possibile le richieste
venivano inoltrate attraverso i canali del partito. V.A. e L.V. sperano che nel prossimo
futuro, forse tra un anno, si guarderà con maggiore diffidenza
al lavoro dei comitati di sciopero orientato verso il partito e alle
distrazioni elettorali che oggi catturano gran parte dell'opinione
pubblica.
Sperano che giungerà il momento
di varare un sindacato indipendente, antiautoritario. La SMOT è
considerata un catalizzatore, un elemento embrionale di questa
evoluzione.
L'idea di fondare un sindacato
indipendente è coltivata anche dalla Confederazione
anarco-sindacalista (KAS). In effetti, attualmente è in atto
una sorta di boom della creazione di nuovi sindacati - dal gerarchico
e riformista Sotsprof al Sindacato dei lavoratori cooperativi
e individuali. Quest'ultimo in particolare, secondo V.A. e L.V.,
rappresenta un fenomeno decisamente positivo, perché è
non-gerarchico, non si perde in interminabili dichiarazioni di
principi e ha costituito una rete efficiente di reciproca assistenza
per i suoi membri. E' ampiamente diffuso e particolarmente attivo
nella regione degli Urali, ad esempio a Sverdlovsk.
Con V.A. e L.V, abbiamo parlato anche
dell'epidemia nazionalista che ha scosso l'URSS e in particolare gli
Stati baltici di Estonia, Lettonia e Lituania, che vorrebbero rompere
i legami con l'Unione Sovietica. Secondo V.A. e L.V., il movimento
dei lavoratori in questi tre Stati è molto indebolito e in
futuro dovrà affrontare difficoltà anche maggiori. I
nazionalismi hanno consumato gran parte delle energie delle
popolazioni indigene e hanno provocato un senso di alienazione tra le
popolazioni non baltiche, spingendole tra le braccia del Cremlino e
favorendo l'opposizione ai movimenti indipendentisti. I leader
comunisti del Baltico sono diventati nazionalisti per non perdere il
potere. L'introduzione di nuove valute e altre iniziative tendenti al
sistema capitalista creeranno probabilmente nuovi e maggiori problemi
ai lavoratori (ad esempio, cresceranno la disoccupazione e
l'inflazione). V.A. e L.V. mi hanno detto di non avere
buoni rapporti con il KAS di Mosca, contrariamente a quanto avviene
con vari membri del KAS in altri centri. Nutrono anche qualche
sospetto circa le intenzioni dei leader del KAS moscovita, Isaev e
Shubin, che in precedenza, a quanto pare, erano attivisti del
Komsomol ( l'organizzazione giovanile del partito comunista).
Criticano la concezione del "cambiamento dall'interno", in
base alla quale il KAS ha presentato Isaev come candidato alle
elezioni per il Consiglio municipale a Mosca. "E' meglio"
mi hanno detto "essere indipendenti e fare lavoro di base, che
lanciarsi nei giochi di potere dei parlamenti dominati dai
comunisti". La SMOT è una piccola
organizzazione formata da attivisti energici, apparentemente molto
ben informati, che non si lasciano distrarre dalle elezioni, dalle
rivendicazioni nazionaliste e dall'entusiasmo di moda per Gorbaciov e
le relazioni est-ovest. Molti membri della SMOT hanno lasciato l'URSS
in anni recenti. Uno che è regolarmente in contatto con
l'Ufficio Informazioni dello SMOT è:
A.V. Iakorieva Oskar-Maria-Graf- Ring
46
D-8000 Munchen
REPUBBLICA FEDERALE TEDESCA
Tel.: (089) 6377050
Come tutte le organizzazioni
alternative sovietiche, la SMOT ha bisogno di assistenza materiale.
Al momento, ciò di cui ha maggiore necessità è
il toner per la fotocopiatrice (toner Rank Xerox tipo H), che in URSS
non si trova. E' molto importante, perché l'attività
principale della SMOT si svolge nel campo dell'informazione e della
stampa. Naturalmente anche altri articoli di cancelleria, valuta
straniera e pubblicazioni anarchiche internazionali sono molto
graditi.
Si può contattare l'Ufficio
Informazioni della SMOT al seguente indirizzo:
URSS
142784 Moskovskaia oblast
Leninski raion
pos. Moskouski dom. 32, Kv.73
KORZININA OLGA
Tel.: 4399748
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