Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 20 nr. 174
giugno 1990


Rivista Anarchica Online

Illuso! illuso! illuso!

Compagni,
"personaggi austeri, militanti severi, chiedo scusa a vossia" per questo mio sfogo.
Domenica 12 Aprile sono stato con voi a manifestare davanti al carcere militare di Peschiera, ritornato a casa alla sera mi sono ritrovato davanti allo specchio a ripetermi mille volte: ILLUSO! ILLUSO! ILLUSO!
Sono sempre più convinto che per molti secoli ancora, sempre che la storia umana non abbia termine prima, l'Anarchia non sarà altro che un fantastico, affascinante e magico sogno. Per quale ragione compagni? Più per colpa nostra che per colpa delle istituzioni, l'evoluzione umana ristagna su livelli molto bassi. Mi costa caro fare queste osservazioni, ma devo dirvi che domenica a Peschiera, tra i manifestanti non ho visto i teneri germogli di una nuova umanità, i propugnatori di un ideale sublime, i costruttori di un nuovo mondo, ma, permettetemi compagni, ho visto scatenarsi un branco di hooligans.
Tutta la mia ammirazione è rivolta verso gli obiettori totali e grande è il mio rammarico per non avere avuto l'onore nel mio passato di percorrere tale strada, ma credetemi compagni, se lo fossi stato mi sarei sentito offeso dalla qualità della vostra solidarietà.
Voi proletari in lotta, imbardati di cuoio e di indumenti militari, voi duri, voi militanti assidui, che con lo spray avete imbrattato i muri della chiesa di scritte, vi siete mai chiesti il perché sul fatto che la gente va in chiesa? Ebbene vi dico con assoluta certezza che la gente si aggrappa ad un dio o ad una croce solo perché la nostra idea è relegata al ruolo di utopia, per cui non siamo in grado di concretizzare con i fatti i valori assoluti di cui l'umanità ha bisogno e permettiamo così il sorgere dell'idea di un dio visto come un delegato, giustiziere restauratore.
Scusatemi se ancora penso che la testimonianza individuale intesa come stile di vita, il modo di porsi, l'educazione, il buon senso, la lealtà, l'amicizia, l'amore, ecc. siano più importanti della militanza assidua, entro stanzoni ricolmi di fumo e di bestemmie. Detesto le antiecologiche bombolette spray, l'arroganza come metodo di lotta e tutti quei comportamenti infantili ed incivili propri della subcultura o meglio della cultura decadentistica tipica dei circoli pseudo-anarchici punk. Detesto le divise ed i comportamenti di questi rampolli della borghesia meneghina e del circondario che non fanno altro che screditare tutto il movimento con le loro carnevalate e mi unisco al pensiero di coloro che estranei alla manifestazione, domenica sera hanno pensato che sulla piazza di Peschiera nella giornata non abbiano manifestato degli antimilitaristi ma bensì un branco di suini.
E poi ci arrabbiamo quando dicono che l'anarchia è sinonimo di caos!
Un boccone prelibato per i carabinieri che non aspettavano di meglio per avere un pretesto per l'ennesima schedatura! Non me ne vogliano persone come Pietro Valpreda, la sua compagna e poche altre, alle quali va tutto il mio rispetto, ma io mi sono trovato su di un pullman con persone paragonabili ad una tifoseria incallita al ritorno da un pestaggio allo stadio e davanti ai carabinieri mi sono sinceramente vergognato.
Ma vi rendete conto che i comportamenti incivili fanno il gioco del potere? Ignorate forse uno dei principi universali della fisica che afferma che ad ogni azione corrisponde una reazione uguale o contraria? Il militarismo ha molte facce sapete!! Il militarismo non è altro che violenza sublimata, e la violenza ha le sue radici nell'animo umano al di là delle classi sociali e delle elucubrazioni intellettuali. Io rifuggo da questo anarco-stalinismo, forse sono troppo influenzato dalle teorie Reichiane e dalle idee di Tolstoj e di Gandhi ma, se è vero che nel seme è racchiusa la pianta, se questo è il seme, per favore non fatemi vedere la pianta!! Chiudo questa mia confessando che domenica sono stato con voi più come studioso di dinamiche mentali che come compagno, ebbene, vi posso dire che ho visto tra di voi molti preti (che predicano bene e razzolano male).
In ultimo voglio rammentarvi che il grande Eliseo Reclus definiva l'Anarchia come la più alta espressione dell'ordine; facciamo si che non abbia da rivoltarsi nella tomba.
Con amicizia e con rabbia.

Albino Trucano (Borgiallo)


Anche noi della redazione di "A" eravamo a Peschiera il 22 aprile e - nella sostanza, non nella forma a tratti esasperata - condividiamo il disagio qui espresso da Albino Trucano. Negli ultimi tempi - ci pare - certi comportamenti (slogan truculenti, uso sistematico della volgarità e dell'insulto al "nemico" ostentazioni "combattentistiche" , ecc.) si ripresentano puntuali ad ogni manifestazione promossa da anarchici. Anche se solo alcuni ne sono protagonisti, l'effetto negativo si estende immediatamente all'intera manifestazione. E' stato cosi anche a Savona, è stato cosi anche a Carrara il l0 maggio scorso. Forse varrebbe la pena discuterne un po', evitando - se possibile - toni esasperati.