Rivista Anarchica Online
Obbedienza cieca
Cari compagni, se il 1 Maggio tornasse ad essere realmente
la Festa dei Lavoratori e non la ricorrenza della "Festa"
che i datori (paròni) di lavoro fanno agli stessi,
correrebbero per il nostro paese tempi migliori. Siamo tornati
indietro ancora una volta, come negli anni '50, e serpeggia un
"movimento" antioperaio e anticostituzionale di stampo
ibrido fra il maccartismo e le prime forme di
fascismo "ante-litteram" di tipo squadrista, per quanto
riguarda la considerazione in cui è tenuto il lavoratore
dai "kapò" nel suo posto di lavoro. La fredda
ventata nera del "managerialismo" sotto-versione del
"caporalato" degli Anni Venti trasmigrata agli anni '90
con relativi aggiunte tecnologiche e carognologiche, sta
coinvolgendo fabbriche e terziario, settore tessile ed alimentare,
metalmeccanica ed elettronica senza distinzione: l'unico comune
denominatore è "ridurre" all'obbedienza
"pronta-cieca-assoluta ed acritica" ogni lavoratore, nel
più assoluto spregio dello Statuto, già di per sé
conquista monca in quanto RARAMENTE suffragata dall'opera di
controllo degli ispettori del Lavoro. La dignità viene
sistematicamente calpestata e le imposizioni sono all'ordine del
giorno: con questo si spiegano anche gli incidenti sul lavoro (e
"per" il lavoro) nella maggior parte dei casi dettati
dallo spauracchio del licenziamento, ora che i sindacati,
conquistata la loro poltrona, fanno più che altro da "paceri"
e da moderatori, anziché da inflessibili difensori della
classe lavoratrice. Ma, si sa, il Potere è come la sifilide:
difficilmente ce ne si libera e col passare del tempo peggiora... Ne
vedremo delle belle con il nuovo Ministro del Lavoro, ex
semi-sindacalista papalino ed ora onorevole altisonante: già
dietro la sua finta mossa di difesa contro la proposta Carli si
legge fra le righe che qualcosa deve pur cambiare: ovviamente,
come dagli ultimi anni '70 in poi, in peggio per la classe
operaia e per i ceti lavoratori a basso reddito in genere. Nessuno
si preoccupa più del fatto che i "buchi"
finanziari rimangono aperti a causa dell'evasione fiscale della
stragrande maggioranza degli imprenditori e si "taglia"
come al solito sulle categorie più "povere" e
indifese: sanità, scuota, pensionati. Addio, Stato
sociale, addio! Avete mai sentito invece parlare di "tagli"
alle forze armate? Giammai; anzi: da esercito popolare a
reclutamento obbligatorio ci troveremo con delle forze armate
mercenarie, cioè prezzolate, e quindi pronte a vendersi armi
e bagagli al regime politico che offre loro di più. E
sappiamo bene che questo regime altro non potrà essere se non
di estrema destra. Anche se ci perverremo gradualmente: prima con
presidenzialismo, poi col monocameralismo, poi con sostanziali
ritocchi alla carta costituzionale. Tutto questo è meno
remoto di quanto si possa pensare: già le basi sono state
gettate ed il pericolo è dietro l'angolo. CIA e Intelligence
Service sono pronte a dare una mano, col placet del Pentagono e di
Sua Maestà Britannica, dalle secolari origini
mercenarie. Giordano Bruno (Treviso)
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