Rivista Anarchica Online
Sostenere il CNPVP
Dall'immediato secondo dopoguerra, il movimento anarchico si è dato uno
strumento di grande valore
solidaristico: il Comitato Nazionale Pro Vittime Politiche (C.N.P.V.P.). Tale strumento è servito, in
molte
occasioni, a rendere meno difficile la situazione di quanti - fra i militanti anarchici - hanno dovuto affrontare
i rigori delle repressioni poliziesche e giudiziarie dello Stato per motivi di propaganda e di lotta anarchica. Il
C.N.P.V.P. - come è stato sempre stabilito in incontri e convegni di movimento (e soprattutto su
indicazione
dei suoi maggiori sostenitori) - ha avuto ed ha solo la funzione di concorrere alle spese processuali e d'assistenza
delle nostre vittime politiche, lasciando a compagni che sono a conoscenza diretta dei singoli casi, la cura degli
aspetti legali e l'organizzazione di campagne di difesa e di solidarietà (manifesti, comizi, manifestazioni,
ecc.).
Ciò per rendere il lavoro del C.N.P.V.P. il più semplice e dinamico possibile e permettere di
distribuire gli
incarichi di vario genere (oltre gli oneri che ne derivano) legati alla solidarietà verso le nostre vittime
politiche,
a diverse realtà di movimento e quindi ad un maggior numero di compagni. D'altra parte, è nella
prassi anarchica
di sempre snellire, decentrare, non burocratizzare gli organi del nostro movimento. Ed è in virtù
di questa prassi
che, nel tempo, sono sorti, sempre in tema di solidarietà alle nostre vittime politiche, comitati locali ed
anche
nazionali (ad es. per Valpreda, per Marini, per Giorgi, ecc.) ai quali comitati non è mai mancato il
contributo
del C.N.P.V.P. Stabilito quanto sopra, va precisato, per evitare spiacevoli incomprensioni e polemiche
altrettanto spiacevoli,
che il C.N.P.V.P. è tenuto ad assistere SOLTANTO le nostre vittime, cioè i militanti anarchici
perseguitati a
causa della loro militanza. Ciò non per insensibilità nei confronti di vittime politiche di altri
orientamenti
ideologici (o di vittime per motivi sociali) ma per il semplice motivo che le possibilità di intervento del
C.N.P.V.P. sono molto modeste e limitate per cui si impone una doverosa, necessaria, ma anche se per certi
aspetti spiacevole, oculatezza amministrativa. Ciò non impedisce, ovviamente, a compagni e gruppi
anarchici
di intervenire autonomamente con iniziative di solidarietà in tutti quei casi che non coinvolgono
militanti e
attività di movimento. Il C.N.P.V.P. - è bene ribadirlo - non appartiene a nessuna
particolare componente del movimento anarchico
italiano, ma a tutto il movimento. Così è stato stabilito sin dalla sua formazione, e così
è sempre stato inteso dai
compagni. E' per questo motivo che tutti i compagni (comunque la gran parte del movimento che si riconosce
nel C.N.P.V.P.) dovrebbero sostenerlo, incrementandone i fondi, valorizzandolo e pubblicizzandolo nella nostra
stampa. Per tutto quanto riguarda il C.N.P.V.P. - per contributi, richieste, segnalazioni, ecc. - e' ancora
valido il seguente
indirizzo: G.N.P.V.P. c/o Luciano Farinelli - Casella Postale 173 - 60100 Ancona.
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