Rivista Anarchica Online
Anarchici comunicanti
di Anese, Alberto, Monya
Il 14 e 15 novembre si è svolto a Roma il convegno sulla comunicazione,
nei locali del Comitato di Quartiere
Alberone. Erano presenti compagni di testate e gruppi anarchici di vecchia e nuova formazione; molte le
relazioni
proposte sui vari aspetti della comunicazione (disponibili su richiesta). Promosso dalla redazione di
Umanità
Nova, si è trattato di un primo avvio della discussione su un tema oggi molto sentito, la cui
ampiezza rende
necessario un secondo incontro, per il quale si spera nella partecipazione di un numero maggiore di testate. Ecco
delle nostre note sui contenuti del dibattito. La comunicazione come carta stampata: ci
è sembrato che la differenza fra informazione di parte e
controinformazione, che tanto ha caratterizzato buona parte della prima giornata, sia un falso problema, e
comunque poco rilevante dato il contesto. Crediamo invece che si sia sorvolato (volutamente?) su alcuni temi
centrali nel tentativo di definizione del ruolo della stampa anarchica. Ad esempio non ha avuto seguito una
giusta
obiezione, cioè che la stampa anarchica spesso si pone solo come mezzo critico nei confronti di tutto
ciò che viene
prodotto, invertendone il senso, a scapito di una capacità di produzione propria di idee nuove. Non ci
si è inoltre
confrontati sulla ricerca di un'identità intesa come obiettivo e conseguentemente sugli strumenti di
divulgazione
della cultura anarchica. Riguardo la forma, da più parti sono state mosse critiche al linguaggio
ostentatamente
complicato che caratterizza un certo tipo di articoli. La comunicazione come mezzo televisivo:
siamo sicuri che "spegnere la TV" è possibile solo per chi è cosciente
del suo potere di condizionamento, ma paradossalmente - hanno notato alcuni - proprio perché tali,
costoro non
sono soggetti a rischio. Ci si è chiesti: siamo noi a guardare la tv o la tv guarda noi? Se da una parte
è vero che
la tv punta a generare una situazione culturale di comodo, non è meno vero che per catalizzare
l'attenzione deve
rendersi appetibile, il che è possibile solo rispondendo alle esigenze del pubblico, che dunque si trova
riflesso nel
video. Nella seconda giornata si è affrontata, da punti di vista diversi e riportando diverse
esperienze, la relazione
"oggetto comunicato - forma della comunicazione - destinatario", evidenziando i diversi risultati e condizioni
che
si hanno con il mutare dei termini di questa relazione. Successivi interventi hanno parlato dei modi possibili di
presentare le immagini e del collegamento con le reti ecologiste europee. Un confronto sulle diverse testate del
movimento anarchico, che vuole essere critico ma anche - a partire da una più o meno riconosciuta
complementarietà delle differenti voci esistenti - esplorare la possibilità di una loro
cooperazione e reciproca
valorizzazione, si svilupperà in un incontro successivo. Il convegno si è chiuso stilando un
comunicato rivolto
a tutte le realtà interessate a questo secondo incontro, in cui fra l'altro si propone di organizzare una
fiera
dell'editoria anarchica (riviste e libri).
Agnese, Alberto e Monya del Collettivo anarchico Materiali Dolci. (Roma)
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