Rivista Anarchica Online
Ricordando Galileo Tobìa
di Diva - Valerio
Figlio di simpatizzanti alle idee libertarie, nacque a New York City, il 22 Giugno
1909. A due anni, ritornò in
Sicilia con i suoi, che non trovarono l'America di loro gusto. Restò in Sicilia fino a 16 anni, quando a
causa del
fascismo e della leva militare tornò in America dove la sua nascita gli assicurava i «diritti civili». A
quella
giovane età, frequentò i compagni e partecipò al movimento attorno a «L'Adunata».
I compagni l'hanno accolto come compagno e figliolo, specialmente Angelo Ciofalo. Restò attivo
ed amico di
molti, fra i quali, Bruno, Fiorina, Bastiano e Michele e Rosina Magliocca, Valerio, etc .. Durante le
rivoluzione in Spagna, imparò a volare con un piccolo apparecchio con l'idea di andare in Spagna.
Arrivò in Francia ma per varie ragioni non entrò in Spagna. Ritornato in America, si
trasferì ad Albany, NY dove fece il piastrellista. Dopo un periodo di lavoro sulle
ferrovie, ritornò poi al lavoro che più gli piaceva: piastrellista. Rimase ad Albany fino alla sua
morte, il14 agosto
scorso. Galileo non era un oratore, né uno scrittore, ma un buon operaio per cui le nostre idee erano
la vera passione.
Dovunque si trovava era pronto a spiegare le sue idee. Rimase attivo fino alla fine ed in contatto con molti
compagni qui in America ed in Italia. Frequentò non solo i compagni di lingua Italiana, ma anche quelli
di
lingua inglese. La sua energia ed il suo entusiasmo ci mancheranno. «We'll miss you, Gal».
Diva
Ricordo quando suo padre e la famiglia tutta ritornarono dall'America al nostro paese natio alla fine della
prima
guerra mondiale, malfermo in salute i dottori ed il nostro maestro Vito Vasile gli consigliarono di camminare
fuori all'aperto e respirare aria pura, in tal modo ristabilire la salute. Ma il girovagare nelle strade del paese e
fuori non era per lui e si industriò facendo il venditore ambulante e di varia merce. Riprese la su
affiliazione alla sezione socialista e lì ci raccontava che quando viveva in New York era suo diletto
leggere gli scritti di Flammarion e la sera guardava le stelle con il suo telescopio. Ecco perché
quando divenne padre diede al figlio il nome Galileo Galilei e alla figlia la chiamò Libertà.
Non vi era in lui «Il dito sulla piaga» la sua ascendenza era totale, sapeva come farsi amare ed amare le
sue idee.
Questo spiega perché quando Galileo adulto ritornò in America si avvicinò al gruppo
redattore dell'Adunata dei
Refrattari e fu fedelissimo a questo fino all'ultimo giorno della sua vita. Vi sono penne nel nostro
movimento che conoscono molto di più di me le sue attività nel movimento anarchico
in America e fuori. Alla sua compagna Carolina, al figlio, alla sorella Libertà e suo Fratello Seme,
anche lui compagno nostro
vivente in Italia, le nostre vivissime condoglianze.
Valerio
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