Rivista Anarchica Online
Occhio alle manipolazioni
Cari amici, sulla copertina di «A» 212 (ottobre 1994) un bambino lungo e magro, dallo
sguardo affranto. All'interno, a pag.
3, il bambino è molto più lungo e perciò meno magro... Attenzione al trattamento
informatico delle immagini! Una delle due è stata allungata o allargata e il messaggio
non è più lo stesso. Ricordatevelo: gli staliniani cancellavano Trotsky dalle foto delle riunioni,
poi cancellavano
la testa di Bukarin (e si vede un gruppo di cinque persone con sei paia di gambe... ); un uccello marino coperto
di petrolio è servito, sempre lui, a denunciare l'Amoco Cadiz ed i bombardamenti americani contro i
pozzi di
petrolio del Kuwait; le stesse foto di cadaveri, scattate in Francia nel 1871, testimoniano sia gli assassinii della
Comune di Parigi sia quelli dei Versagliesi. Con gli scanner ed i programmi di impaginazione, è ancor
più facile
modificare le immagini. Io voglio proprio credere che si tratti di un errore, o di una manipolazione ingenua
(parlo con conoscenza di
causa...), nella vostra rivista; ma noi dobbiamo essere estremamente attenti nell'utilizzare degli strumenti che
mal conosciamo e che possono sbagliare. È altrettanto antipatico e pericoloso che un testo manipolato.
Amichevolmente.
Marianne Enckell (Lausanne - Svizzera) (traduzione di Paolo Finzi)
Le preoccupazioni di Marianne Enckell riguardano un argomento molto delicato ed
importante, qual è quello
della manipolazione delle immagini e, più in generale, del loro uso (ed abuso). In questo caso
particolare, però,
ci sembrano fuori luogo. Ci siamo limitati a spaccare in due una foto per inserire, nello spazio mediano
così
creatosi, la scritta "sottosviluppo e integralismo". A pag. 3 abbiamo riprodotto come di consueto l'immagine
di copertina, senza la scritta. Sarebbe bastato verificarlo con l'eventuale aiuto di un righello, per comprendere
che la foto non è stata trattata né con lo scanner né con altra diavoleria tecnologica.
Ma poi, detto tra noi, se anche lo avessimo fatto, non sarebbe comunque - dato il contesto
- un po' eccessivo
scomodare la Terza Internazionale, la guerra del Golfo e la Comune di Parigi?
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