Rivista Anarchica Online
Ricordando Maria Occhipinti
di Pippo Gurrieri
É morta a Roma il 20 agosto scorso la compagna Maria Occhipinti; da anni
era afflitta dal morbo di Parkinson
e gli ultimi tempi ha subito sofferenze estreme. Nata a Ragusa il 29 luglio 1921, Maria è venuta alla
ribalta con
le sommosse del gennaio 1945 a Ragusa, passate alla storia come rivolta dei «non si parte»; in quella occasione
bloccò col proprio corpo il camion che rastrellava i giovani renitenti alla leva che avevano rifiutato in
intere città
e villaggi siciliani il richiamo alle armi del governo Bonomi-Togliatti-Badoglio. La rivolta armata la vide
protagonista assieme a centinaia di altri uomini e donne; dopo la sua repressione subì due anni di carcere,
al
termine dei quali abbandonò il partito comunista e aderì al movimento anarchico. Divenne attiva
propagandista
libertaria, si impegnò particolarmente per la causa della donna; emigrò con la bambina avuta in
carcere (all'epoca
delle sommosse era incinta di sei mesi) e ovunque andasse, in Italia o all'estero, continuò la sua lotta. Nel
'57 uscì
il suo libro di memorie «Una donna di Ragusa», che ben presto divenne un atto d'accusa contro le infamanti
analisi pseudo-storiche sul dopoguerra siciliano, che affibbiavano ai fatti del «non si parte» il marchio di rivolte
fasciste e reazionarie. Il suo libro spiccò anche per lo stile letterario e la forza narrativa; lo
introducevano Carlo Levi e Paolo Alatri. Nel
'76 Feltrinelli pubblicò la seconda edizione italiana, con una lunga introduzione di Enzo Forcella, che
rappresentava una prima svolta nella storiografia comunista in merito agli episodi narrati dalla
Occhipinti. Vicino al movimento femminista, dopo una lunga parentesi americana rientrò in Italia
per prendere parte alle più
grandi battaglie per i diritti civili; dopo un'altra parentesi americana, tornerà definitivamente in Italia in
tempo
per correre a Comiso nel periodo della lotta contro la base americana dei cruise; si batté per i contadini
ragusani
sottoposti ad esproprio e continuò a scrivere; il suo primo libro in due edizioni uscirà in Svezia
e una in Francia.
Nel 1993 Sellerio pubblica il secondo libro «Il carrubo e altri racconti» e la terza edizione di «Una donna di
Ragusa». Quanti l'hanno conosciuta non dimenticheranno mai le sue doti di umanità, il suo carattere dolce
e la
sua grinta di ribelle sanguigna e passionale; alla figlia Marilena va tutta la nostra solidarietà ed il nostro
affetto.
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