Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 27 nr. 233
febbraio 1997


Rivista Anarchica Online

L'anima in cemento armato

Perfino il Dio di biblica memoria, dopo sei giorni di fervida creatività e di fronte alla prospettiva di plasmare «Il condominio» dal crepaccio di qualche caverna del paradiso terrestre, ha sentenziato: «Signori miei, domani riposo».
Ed è grazie a questo gesto ispirato della misericordia celeste che per millenni siamo vissuti liberi dal giogo condominiale!
Il nome stesso con-DOMINIO, racchiude una potenzialità sinistra e spietata! Ma perché l'uomo si ostina a voler sconfiggere la morte e non intraprende una più salutare battaglia contro il regime condominiale? Ultimamente anzi, questa moda inumana ha varcato la soglia di questo mondo... e così nei cimiteri, a poca distanza dalle esclusive cappelle «monofamigliari», sorgono sempre più spesso i grandi casermoni «dormitorio»...
Mancano solo le provette condominiali in cemento armato per la fecondazione artificiale, perché si parli compiutamente di «un mondo grigio». Ma perché il Dio della Bibbia avrebbe sprecato sei giorni interi per creare: luce, acqua, terra, etc., se poi l'uomo si riduce ad una esistenza nel cemento armato? Molti diranno che l'uomo è libero di usufruire come crede del «progetto divino»; ma un Dio così democratico che lascia la libertà di aderire al proprio progetto, cosa ha fatto per formare la natura umana secondo VERI principi di libertà?
Come sostiene «Il grande Inquisitore» nell'omonimo capitolo de I fratelli Karamazov di Dostoevskij, l'uomo non desidera altro che liberarsi della propria libertà; ed è così che nel corso della storia si sono avvicendate: tirannie, dominazioni, religioni, condomini. Si! Il condominio è solo la versione domestico/tecnologica del potere e della non libertà: deleghe, capiscala, amministratori, presidenti d'assemblea, segretari! Perché delle persone che vivono sotto la stessa grondaia e perciò hanno all'incirca gli stessi bisogni e necessità, si riducono ad arruolare un mercenario allo scopo di evitare un bagno di sangue ad ogni assemblea? Perché delegare ad una persona esterna, pagandola, le responsabilità di ciascun condomino?
Non lo capirò mai. Come non capisco l'imbecillità dei regolamenti condominiali specie quando si parla di «decoro»: gli zerbini debbono essere uguali per tutti, anche le targhette nominative sulle porte debbono essere uguali, i portaombrelli debbono essere uguali, le tende da sole sui balconi anche, le fioriere sulle balaustre idem, e poi le cassette per la corrispondenza, i panni da non stendere sul balcone, etc.
Da sempre è risaputo che i panni sporchi si lavano in famiglia, ma solo da quando è stato scoperto... il «Decoro Condominiale», non è più possibile stendere oltre le balaustre dei balconi! Forse non è bene che si sappia chi indossa le mutande e chi no? Ma il buonsenso ha poco a che fare con le mutande; o mi sbaglio!?!
Una volta era facilissimo spiegare ad un ospite la strada di casa: «dopo la palazzina rossa, vai a destra»; oppure: «quando vedi la tenda da sole azzurra, vai a sinistra».

Franco Frascolla
(Olgiate Malgora)