Luce. Tra le 247 che finora abbiamo sfornato, la copia
di "A" che hai tra le mani è la più pesante. Per numero di pagine,
certamente: per la prima volta superiamo la soglia delle 60
e - con 68 pagine - ci avviciniamo alle dimensioni che una rivista
come "A", a nostro avviso, dovrebbe sempre avere. Speriamo non
ti risulti pesante in altro senso.
Il servizio centrale (a pag. 22) è rappresentato
da un'intervista (anzi, a dire il vero, da stralci di una ben
più lunga intervista) fatta alcuni anni fa da due nostri stretti
collaboratori a Luce Fabbri. Il pretesto per pubblicarla ora
è costituito dal suo imminente compleanno: il 25 luglio - infatti
- Luce compie 90 anni e ci fa piacere farle gli auguri a modo
nostro, offrendo ai lettori una nuova opportunità di incontro
con il suo pensiero, la sua vita, la sua umanità.
Già anni fa pubblicammo un'altra lunga (e bella) intervista
con lei, realizzata da Gianpiero Landi. Più volte, negli ultimi
quindici anni, abbiamo ospitato scritti, relazioni e puntualizzazioni
di questa "piccola grande vecchia" dell'anarchismo. Può sembrare
paradossale, ma le sue riflessioni, il suo approccio metodologico
all'analisi dei fenom eni sociali, le sue idee sono tra i contributi
più stimolanti e "giovani" che abbiamo ospitato sulle nostre
pagine. E bene lo spiega Massimo Ortalli nella sua lucida ed
affettuosa testimonianza (a pag. 36).
Sul prossimo numero (almeno) altri due interventi continueranno
- idealmente - l'approfondimento dell'esperienza e del pensiero
di Luce Fabbri. Un'interpretazione critica del Luce-Fabbri-pensiero
ci verrà proposta da Pietro Adamo. Di segno diverso l'originale
testimonianza dell'anarchica (e zen-buddista) giapponese Misato
Toda, rigorosa studiosa della vita di Errico Malatesta, che
da poco ha "scoperto" Luce Fabbri e lo scorso anno è andata
a conoscerla a Montevideo. Ne è nata un'amicizia profonda, che
è anche una proficua contaminazione tra culture e filosofie
originaria mente così distanti, saldate da una lettura profondamente
umana (ed umanistica) dell'anarchismo.
Janet. Con l'attenzione costantemente rivolta ai filoni,
alle riflessioni, alle esperienze di segno anarchico che - alla
soglia del nuovo secolo - possano dare vitalità ed incisività
sociale all'anarchismo, pubblichiamo (a pag. 12)
un'altra intervista con un'altra anarchica. Si tratta di Janet
Biehl (età: la metà di Luce), giornalista e saggis ta, da anni
compagna di Murray Bookchin, con lui - ed altri esponenti dell'anarchismo
non solo nordamericano - impegnata a dar corpo e voce al filone
municipalista libertario. Di che cosa si tratti, lo (ri)spiega
bene Janet in quest'intervista tradotta da un bollettino anarchico
statunitense. E' il nostro contributo alla segnalazione di un
importa nte convegno di studi internazionale (di cui già abbiamo
dato notizia nel "tamtam") su "La politica dell'ecologia sociale:
il municipalismo libertario", che si tiene a fine agosto a Lisbona.
Avvisi. Chiudiamo queste note con alcuni avvisi operativi.
Il prossimo numero ("A" 248), datato "ottobre '98", verrà spedito
intorno al 24 settembre.
Per la consueta pausa estiva, la redazione resta chiusa dal
15 luglio al 24 agosto. Ricordiamo che chi non riceva entro
il 20 del mese la singola copia o il pacchetto postale con
la rivista, è invitato a farcelo sapere tempestivamente inviandoci
un fax o lasciando un messaggio nella segreteria telefonica.
Noi provvederemo ad un secondo invio - questa volta con modalità
urgenti - le cui spese sono tutte a carico nostro. Tutto ci
ò è scritto su ogni numero di "A" (anche su questo), in terza
di copertina, ma ci sono ancora diffusori che si fanno vivi
magari dopo un mese o due segnalandoci il mancato arrivo di
"A", l'impossibilità di portarla in edicola,, ecc.. Abbonato
e/o diffusore (ri)avvisato...
Internet. Infine, una buona notizia (di cui tratteremo
più ampiamente sul prossimo numero). La nostra rivista è finalmente
sbarcata su Internet. Il nostro indirizzo on line è http://www.sasa.ch/a-rivista.
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