Rivista Anarchica Online



a cura di Marco Cagnotti (cagnotti@venus.it)

 

a chi importa di me?

 

Una massa. Così per molto tempo il pubblico è stato considerato da politici, giornalisti, pubblicitari, e più in generale da tutti coloro che devono guadagnare vendendo un prodotto (una linea politica, una testata, un profumo_) alla maggiore quantità possibile di persone. Una massa da conoscere per poterla meglio manipolare. Lo strumento principe per farlo è la statistica, che indica cosa "in media" vuole la gente. Non dice affatto cosa voglio io, ma questo importa poco. Contro la perdita dell'individualità, con i suoi desideri, i suoi sogni, le sue paure, sostituita da un "cittadino medio", un "lettore medio" e un "consumatore medio", ci siamo sempre battuti. Tuttavia è probabile che l'epoca della massa sia finita. Grazie alla tecnologia digitale.
Fino a non molto tempo fa ci si chiedeva come si potesse fare pubblicità attraverso Internet. Oggi guardiamo i banner pubblicitari in tutti i siti e scopriamo la soluzione del problema. Semplicissima: basta colpire direttamente l'interlocutore con ciò che lo interessa e lo attira. Attenzione: interessa e attira lui, proprio lui, e non il suo vicino. Quello che la Rete propone è ormai un prodotto su misura, tagliato e costruito in funzione di ogni singolo utente e dei suoi gusti. Lavoro con un Macintosh? Bene, quando arriverò sul sito del mio quotidiano non troverò la pubblicità del software per Windows, ma solo quella dei programmi che girano sul mio computer. Non solo: da qualche parte nella mia macchina sta scritto che sono un frequentatore abituale di siti dedicati all'attualità scientifica e tecnologica, magari perché in passato mi sono registrato da qualche parte indicando come professione "giornalista scientifico". Ed ecco che i banner pubblicitari che troverò mi offriranno prodotti adeguati ai miei interessi: una nuova rivista divulgativa, un'offerta di un viaggio culturale, l'ultimo libro di un noto scienziato. La potenza e la velocità di elaborazione dei server e del mio computer hanno permesso di trattarmi non più come un membro qualsiasi di una massa manipolabile solo statisticamente, ma come un individuo ben preciso. Ed ecco così pullulare siti che mi offrono un giornale su misura con le notizie che riguardano soltanto le aree di mio interesse, oppure i CD della musica che preferisco al prezzo minore sul mercato, o ancora i biglietti delle manifestazioni culturali e sportive più interessanti per me e più vicine alla mia città. Sembra che la Rete mi conosca, mi coccoli, si preoccupi di me. Molto bene! Sembra proprio realizzato il mio sogno: finalmente vengo desiderato, richiesto e apprezzato nella mia individualità e unicità. Non sono più un numero, non sono più un cittadino o un lettore o un consumatore anonimo.
Invece la realtà è un'altra: di me non importa nulla a nessuno. Dietro l'interfaccia grafica del mio computer non c'è qualcuno in carne e ossa. C'è solo un programma che non mi conosce davvero, ma si adegua solo alle mie caratteristiche, o meglio alle caratteristiche che di me ha registrato da qualche parte. E lo fa con la stessa indifferenza per milioni di altre persone. Se prima ero definito dalla mia data e dal mio luogo di nascita, dal mio codice fiscale e dal mio numero di assicurato, ora sono definito da una stringa solo un po' più lunga di bit che riporta anche i miei gusti musicali, letterari, professionali, sportivi, politici. Programmi più evoluti riusciranno a registrare anche come evolvono i miei desideri sulla base dei siti che visiterò in futuro, dei libri che comprerò, dei film che andrò a vedere. E con ciò? Vorrà dire che la mia stringa di bit diventerà dinamica e cambierà con me.
Di là, oltre il monitor, oltre il modem, non c'è nessuno che mi ami o mi odi. C'è solo qualcosa, strumento di qualcuno, che di me se ne frega. Quell'attenzione per Marco Cagnotti è solo un'illusione per farmi sentire importante. Con un unico scopo: manipolarmi. In maniera molto più sottile e sofisticata di una campagna pubblicitaria televisiva. Anche più comoda per me (perché negarlo?_). Ma il fine è sempre quello: usarmi.

Marco Cagnotti

P.S. Chi fosse interessato all'advertising on line dia un'occhiata ai seguenti indirizzi: http://www.adresource.com/
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