Rivista Anarchica Online


dibAttiamoci

Facilità. Come avrete notato, abbiamo concentrato in apertura della rivista tutti i dati e le indicazioni d'uso relative alla rivista: dalle modalità d'abbonamento alla "Musica per A", dai nostri siti web alle modalità per diffondere "A", ecc.. L'intenzione é quella di rendere più facile il contatto tra le nostre proposte e le vostre disponibilità.

"A" on-line. A partire dallo scorso numero, nel sito web della rivista (http://www.anarca-bolo.ch/a-rivista) é possibile leggere una presentazione in inglese di ciascun numero. Per non rubare spazio prezioso, evitiamo di pubblicare il medesimo riassunto in inglese sulla versione cartacea: a partire da questo numero, comunque, un piccolo avviso in inglese rimanda i lettori interessati alla lettura del riassunto in inglese sul sito.

Fotografia. Si inaugura una nuova rubrica: flAsh. Una foto, antica o recente poco importa, che parli da sola.
Iniziamo (a pag. 17) con una foto speditaci da Placido La Torre, anziano avvocato siciliano, attivo militante anarchico nella sua Messina ed in giro per l'Italia fin dai tempi della Resistenza antifascista. La foto della sede (occupata) anarchica di Messina, scattata 53 anni fa, mostra la grande scritta "Federazione Anarchica Italiana" che tutti, ma proprio tutti, coloro che arrivavano via mare nella città dello Stretto si ritrovavano davanti.
Questa rubrica troverà spazio sulla rivista "nella misura in cui" (si diceva una volta...) ci invierete delle foto significative e/o curiose: noi ci impegnamo a rispedirvele entro pochi giorni, nel caso ce lo richiediate.

Immigrazione. Delle molte questioni connesse con i flussi migratori abbiamo già avuto modo di occuparci su "A". A partire dal prossimo numero vorremmo intensificare questo nostro interessamento, andando a vedere più da vicino le esperienze concrete di chi - quotidianamente - opera a contatto con gli immigrati ed i loro problemi. Al contempo, con l'intervento di Maria Matteo (pag. 7) si apre un dibattito più generale su xenofobia, movimenti anti-razzisti, centri-profughi, politiche governative, ruolo del volontariato, ecc..

Dibattiti. Noi siamo convinti che un elemento di vivacità di una pubblicazione sia rappresentato proprio dai dibattiti, dal fatto - cioè - che ciò che viene pubblicato susciti non solo mugugni e critiche orali, ma anche repliche scritte, che allarghino "l'offerta" di opinioni e permettano un approfondimento delle tematiche.
Ci fa piacere constatare che negli ultimi tempi ciò é avvenuto con maggiore frequenza. Su questo numero, per esempio, segnaliamo il nuovo intervento (pag. 40) di Pietro Adamo, ennesima puntata di una riflessione su anarchismo, democrazia, comunismo, ecc. che ha visto partecipare, tanto per citarne alcuni, Guido Barroero, Luce Fabbri, Cosimo Scarinzi. Nella rubrica delle lettere (pag. 49) Andrea Dilemmi critica quanto scritto sullo scorso numero da Luciano Lanza sulla Cecenia ed in particolare sull'atteggiamento dei pacifisti e degli anarchici.
La rivista non ha e non vuole avere (né tantomeno vuole dare) "la Linea". Le opinioni espresse sono - evidentemente - di chi firma gli interventi e non coinvolgono la redazione, che quando si esprime lo fa - come in questa pagina - esplicitamente.