De André. A poco più di un anno dalla morte di Fabrizio
De Andrè, abbiamo deciso di stampare un libretto ("Signora libertà,
signorina anarchia") che riprende in gran parte quanto pubblicato
nel numero dello scorso marzo ("A" 252). Di nuovo ci sono uno
scritto di Cristina Valenti ("Un poeta senza volto") ed uno
di Romano Giuffrida e Bruno Bigoni ("Dentro Faber"), più alcune
foto. Nuovi anche la veste grafica, la stampa in bicromia all'interno,
l'uso di una carta decisamente più bella. Ne è venuto fuori
un libretto di 24 pagine, formato identico alla rivista. Una
copia costa 5.000 lire. La copertina del libretto è riprodotta
in quarta di copertina di questa rivista.
Anche se formalmente esce come supplemento a questo numero di
"A", si tratta di una pubblicazione del tutto indipendente:
verrà dunque inviato gratuitamente ai soli abbonati sostenitori
(ed ai detenuti) che ne facciano richiesta.. Non verrà inviato
automaticamente ai diffusori di "A".
Si può ordinarlo esclusivamente mediante versamento anticipato
del relativo importo, secondo le solite modalità specificate
nel 1° interno di copertina della rivista. Per ogni ordinazione,
chiediamo di aggiungere qualcosa (tipo mille lire, almeno) per
ogni richiesta.
Chi ne acquista 10 o più copie, fruisce di uno sconto del 50%
(esempi: 10 copie, 25.000 lire, 15 copie 37.500, 50 copie 75.000
lire, ecc.): e il ricavato, naturalmente, se lo può tenere.
Si può inoltre acquistare "Signora libertà, signorina anarchia"
nelle librerie, dove viene distribuito dalla Diest.
Migranti. Il dossier dedicato all'immigrazione (pgg.
8-15) è un primo tentativo di affrontare tale questione in maniera
più dettagliata e diffusa. Tuttavia, ad un primo sguardo, il
dossier può presentare un aspetto negativo: infatti nessun/a
migrante ha preso la parola per esprimersi direttamente su tale
questione. Va sottolineato da subito che questa non è certo
stata una scelta di impostazione del lavoro, tale circostanza
si è verificata quasi per caso, tuttavia è tanto più significativa
quanto più ci induce a pensare che la questione dell'immigrazione
coinvolge da una parte i/le migranti, dall'altra tutti/e coloro
che si relazionano con queste persone e che scoprono la propria
impreparazione e la necessità, in molti casi, di modificare
la propria modalità di agire politico, rinunciando agli slogan
ad effetto per percorrere un tratto di strada assieme verso
delle conquiste di libertà in comune.
Buona lettura.
Per ipo - e non-vedenti. Su sollecitazione di un nostro
abbonato romano (grazie, Roberto, per la ferma insistenza) e
grazie alla consueta efficienza del nostro webmaster (Alex,
non fare il furbo, però!), la rivista si rende più facilmente
fruibile dalle persone che hanno problemi alla vista. I numeri
della rivista dal 246 in poi, infatti, sono da ora disponibili
in formato solo testo, per essere utilizzati con programmi di
lettura da persone ipo- e non-vedenti o per essere facilmente
importati come documenti non ipertestuali in altri programmi
di testo (per tesi, ripubblicazioni, etc.).
Per riceverli bisogna contattare direttamente il nostro webmaster
Alex Steiner (alexs@inrete.it)
oppure la redazione della rivista, specificando il sistema operativo
utilizzato(Windows, DOS, MacOS, etc.), l'utilizzo che se ne
vuol fare e il programma preferito (Word, Ascii, HTML, etc).

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