Diffusori. In questi ultimi tempi la rivista è
cresciuta: come numero di pagine, innanzitutto. Il prezzo di
copertina, invece, no. Rimandiamo ad una prossima occasione
la presentazione (sintetica) del bilancio di "A",
che come tradizione chiuderemo al 30 novembre ed invieremo ad
abbonati sostenitori e diffusori. Ci limitiamo per ora ad una
considerazione e ad un appello.
La considerazione riguarda la rete distributiva di "A":
al momento possiamo contare su di una rete di circa 200 distributori,
sparsi a macchia di leopardo un po in tuttItalia, la gran
parte dei quali riceve un pacchetto di 5, 10, 15 copie di "A"
- solo alcuni si fanno inviare quantitativi superiori. é
una rete importante, ma insufficiente: sono migliaia i comuni
"scoperti", sono tante le zone in cui non arriva in
diffusione nemmeno una copia della rivista. E anche là
dove già arriva (pensiamo anche a Milano, dove sono decine
i diffusori/punti-vendita) cè tutto lo spazio che si
vuole per un aumento della diffusione.
Lappello che conseguentemente rivolgiamo è di due tipi.
A chi apprezza la rivista, magari è abbonato o la compra
più o meno regolarmente, chiediamo uno sforzo piccolo
ma significativo: diventare diffusore, facendosene inviare a
casa qualche copia. Le modalità sono spiegate nel primo
interno di copertina. Qui vogliamo solo sottolineare che se
in tanti farete questo passo, se vincendo resistenze passive
e scetticismo farete il piccolo sforzo necessario per proporre
"A" ai vostri amici, compagni di scuola o di lavoro,
ecc., la rete distributiva si rafforzerà. E il nostro
impegno avrà non solo risultati, ma anche un senso maggiore.
Il secondo appello è rivolto a chi già è
diffusore ed anche a chi non lo è, non lo vuole diventare,
ma é comunque disponibile ad un impegno occasionale.
In vista di una manifestazione di piazza, di uniniziativa culturale
promossa dal Comune, di una fiera alternativa, di un concerto,
ecc., contattateci (in tempo) e fatevi mandare un pacco di riviste.
Senza impegno, quel che vendete pagate. Ma, aldilà dei
soldi, riscoprite il gusto di essere presenti proponendo la
rivista: lesperienza ci insegna che in genere si vende abbastanza,
si stabiliscono contatti, si catalizza lattenzione di una serie
di persone le più diverse.
Un discorso a parte merita il nostro special su De André
(ne parliamo a pag. 48), la cui diffusione va particolarmente
bene: in questo caso suggeriamo di richiedere il pacchetto con
10 "Signora Libertà, Signorina Anarchia" al
prezzo di 25.000 lire, da vendersi poi a 5.000 lire luno.
I conti sono presto fatti.
Ricordiamo infine che la rivista, invece, viene inviata in conto-deposito,
cioè senza pagamento anticipato: ed il rapporto con chiunque,
anche con il diffusore occasionale, è basato sulla fiducia:
tanto ci dici di aver venduto, tanto ci paghi (con lo sconto
di 1.500 lire su ogni copia venduta).
Avvenimenti. Per anni abbiamo proposto, tra le modalità
di abbonamento, quella cumulativa con il settimanale "Avvenimenti".
Una lettera del curatore fallimentare di quel periodico ci informa,
appunto, della chiusura della testata (che - si dice - continuerebbe
in versione ridotta al solo fine di non disperdere completamente
il valore economico dellimpresa). Sono alcune decine gli abbonamenti
cumulativi "A"+Avvenimenti in corso: ne prendano nota
gli interessati.
Per parte nostra, abbiamo provveduto immediatamente, appena
avuto sentore della cosa, ad eliminare fin dal numero scorso
lopportunità dellabbonamento cumulativo. Abbiamo cercato
di metterci in contatto con lamministrazione, senza risultati.
Prendiamo dunque atto della fine di quellesperienza giornalistica
e della mancanza di correttezza di chi non ha ritenuto nemmeno
di comunicarcela direttamente, limitandosi ad una lettera di
un curatore fallimentare.
Fax. 02 28 00 12 71 è il nuovo numero per linvio
dei fax. Il nostro numero di telefono (02 28 96 627, con segreteria
telefonica) è immutato, ma non è più in
grado di ricevere fax: devono essere inviati solo a questo nuovo
numero, esclusivamente dedicato ai fax. Chiaro?

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