ai lettori
Questionario. Al centro di questo numero trovate un questionario, rivolto
a tutti i lettori di "A". A elaborarlo è stato Domenico "Mimmo"
Pucciarelli, un anarchico campano residente a Lione (Francia) da quando
un quarto di secolo fa scelse di abbandonare il patrio suolo per non esser
costretto a svolgere il servizio militare. Il questionario può essere compilato
utilizzando la versione cartacea allegata ad "A" oppure quella virtuale
presente nel sito del Centro Studi Libertari di Milano. Chiaramente la versione
on-line può essere anche "scaricata" e stampata come versione
cartacea da parte di chi voglia preservare l'integrità di questo numero,
evitando di staccare le quattro pagine centrali. Un'altra possibilità,
per i "conservatori", è quella di fotocopiare il questionario
ed inviarlo per posta.
Se in più di trent'anni non abbiamo mai proposto un questionario ai nostri
lettori, è stato per una sorta di perplessità ed anche di fastidio
di fronte a questo tipo di indagini sociologiche. Senza entrare nel merito di
questa nostra (finora inespressa) perplessità, ci siamo detti subito disponibili
ad ospitare questo questionario. E, nel momento in cui "A" lo ospita,
non possiamo che invitare i nostri lettori a dedicare un quarto d'ora del loro
tempo per compilarlo ed inviarlo. Tanto più che esso è rigorosamente
anonimo (chi vuole, comunque, può "rivelarsi" e firmarlo).
Musica per "A". Nuovo indirizzo di posta elettronica per Marco
Pandin, storica colonna della Musica per "A". Buttate nel cestino il
vecchio marcpan e segnatevi <stella_nera@tin.it>.
Per qualsiasi info, richiesta, problema relativo a cd, mc e altre cose simili,
rivolgetevi esclusivamente a lui, per posta ordinaria o elettronica - come indicato
nello spazio apposito pubblicato su ogni numero di "A" nel primo interno
di copertina.
De André. Esaurite le prime 6.200 copie del dossier "Signora
Libertà, Signorina Anarchia", ne abbiamo fatto ristampare altre 4.000
copie. Sommate alle 4.200 copie del n. 252 (marzo 1999) di "A" (che
conteneva una versione originaria, un po' più corta, di questo dossier),
in tutto fanno 14.400 copie.
Ricordiamo che una copia costa 5.000 (+ lire 1.000 per spese di spedizione postale).
Da 10 copie in su, il prezzo si dimezza a 2.500 lire a copia (spese postali comprese),
con pagamento anticipato sul nostro conto corrente postale.
Con lo stesso titolo "Signora Libertà, Signorina Anarchia"
e basandosi sulla medesima foto di Fabrizio realizzata da Reinhold Kohl e utilizzata
sulla copertina del nostro dossier, è stato stampato un poster,
formato 50 x 70, che viene messo in vendita a 12.000 lire (+ 3.000 lire per le
spese di spedizione postale, in un apposito "tubo"). Per richieste di
5 o più copie, il costo scende a 10.000 lire (spese di spedizione comprese).
Per richieste di 20 o più copie, il costo unitario scende ulteriormente
a 8.500 lire (spese di spedizione comprese). Gli ordinativi si fanno esclusivamente
tramite pagamento anticipato (con assegno non/trasferibile o vaglia postale) alla
Tipografia Mori, viale Lunigiana 13, 54011 Aulla (Ms), tel. 0187 421 403, fax
0187 421 396, e-mail: <morimarina@libero.it>.
A Milano il poster è in vendita presso la Libreria Utopia (via Moscova
52, tel. 02 29 00 33 24).
Reinhold Kohl ha deciso che parte del proprio ricavato dalla vendita del poster
vada nelle casse della nostra rivista. Di questo gli siamo, naturalmente, grati.
Sempre con il titolo "Signora Libertà, Signorina Anarchia"
Reinhold Kohl ha realizzato una "piccola" mostra fotografica,
disposta su 3 pannelli, contenente una quarantina di foto (a colori e in b/n)
tratte dal suo personale archivio, relative soprattutto all'epoca i primi
anni '80 in cui Kohl era "il" fotografo (oltre che un amico)
di Fabrizio.
La prima "uscita" di questa mostra è stata lo scorso aprile alla
Libreria Feltrinelli, a Pisa.
Chi fosse interessato ad averla per iniziative pubbliche, contatti lo stesso Kohl
al suo indirizzo di e-mail: <reinholdkohl@fotokohl.com>.
Errata corrige. Sullo scorso numero Walter Siri, autore del resoconto del convegno
bolognese sulla nuova destra, è diventato (per errore) Sini. Ce ne scusiamo.

|