'68
In bici a Pisa (ricordando il '68)
di Associazione Amici della Biblioteca F. Serantini
Un sabato (piovoso) dello scorso maggio, esattamente il 6, una ventina di ciclisti ha seguito un percorso, incentrato su 6 luoghi-simbolo della storia sociale pisana di “quegli anni”, rispondendo all'appello dell'Associazione amici della Biblioteca F. Serantini. Che qui spiega e racconta.
Pisa è stata una delle
città fulcro e centro propulsore del '68. Qui il movimento
studentesco partì in anticipo, già nel 1963 iniziarono
le prime rivendicazioni studentesche, per passare poi alla contestazione
a Togliatti alla Scuola Normale nel marzo del 1964 e alle Tesi
della Sapienza del febbraio del 1967. Così che in poco
tempo la nostra città diventò un laboratorio politico
di portata nazionale.
In questi anni, la città è attraversata da grandi
manifestazioni, non solo per rivendicazioni di ambito locale,
ma anche internazionaliste come ad esempio quelle contro il
Golpe dei Colonnelli greci, in denuncia dell'assassinio del
Che, contro la Guerra del Vietnam e in solidarietà con
la Primavera di Praga.
Con questa biciclettata abbiamo voluto ripercorrere gli eventi
accaduti a Pisa, raccontarli, narrarli attraverso parole, musica
e documenti d'epoca, dei quali il nostro centro di documentazione
è ricchissimo.
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Piazza Serantini (la partenza della biciclettata) |
1. Marzotto
Aprile 1968 scioperi e corteo alla fabbrica tessile Marzotto. Cassa integrazione e riduzione orario di lavoro per i circa 850 occupati.
8 giugno 1968 la Marzotto comunica l'intenzione di sospendere per 15 giorni la produzione; solidarietà ai lavoratori da parte dei vari partiti. Ci saranno vari scioperi e cortei, al primo parteciperanno oltre 4000 persone. Il 22 giugno il sindaco Giulio Battistini requisisce la fabbrica (l'intento è che nessuno porti via i macchinari e non certo garantire la continuità della produzione). Il 24 sciopero generale.
Gli operai montano tende intorno alla fabbrica e gli studenti si uniscono alla protesta.
4-5 settembre gli operai occupano Ponte di Mezzo, l'agitazione
termina con il trasferimento degli operai in due aziende locali.
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Piazza
Serantini (la partenza) |
2. Piazza dei Cavalieri
Il 3 marzo del 1964 arriva il segnale che stava succedendo qualcosa: nella storica Sala degli Stemmi della Scuola Normale Superiore, Palmiro Togliatti aveva appena finito di parlare dei comunisti e della crisi del secondo dopoguerra quando un giovane normalista interrompe il Migliore chiedendo perché i comunisti in Italia non avessero fatto la rivoluzione. La risposta di Togliatti fu vaga e lo stesso chiuse la discussione con parole severe: “Devi ancora crescere. Provaci tu a fare la rivoluzione”. La risposta del giovane fu irriverente: “Ci proverò”. Togliatti morirà pochi mesi dopo, quel giovane era Adriano Sofri, che sarà uno dei leader della contestazione studentesca.
3. La Sapienza
Nel gennaio del 1964 avviene la prima occupazione della Sapienza, un'azione che durerà pochi giorni, terminerà il 24 gennaio.
7-11 febbraio 1967 la Sapienza è occupata dagli studenti
per impedire lo svolgimento della prevista Conferenza dei Rettori.
Lo storico palazzo viene infine sgomberato dalla polizia. Il giorno
successivo gli studenti organizzano un sit-in di protesta in Piazza
dei Cavalieri. Durante l'occupazione, viene stilato il documento
poi noto come Tesi della Sapienza.
17
marzo 1967 tentativo di occupare la Sapienza.
20-21 febbraio 1968 nuova occupazione.
27 febbraio 1968 la Procura della Repubblica di Pisa invia 71 mandati di comparizione contro gli studenti che avevano occupato il Palazzo l'anno precedente.
11 maggio 1968 Luciano della Mea organizza una manifestazione nazionale in solidarietà con gli arrestati delle settimane precedenti a seguito dei Fatti della Stazione: 2000 persone sfilano fino alla Sapienza, dove parlano Guelfo Guelfi (in libertà provvisoria) e l'avvocato Giovanni Sorbi. Al corteo partecipano, tra gli altri, i registi: Bellocchio, Taviani, Lizzani e aderiscono Lelio Basso (presidente Psiup) ed Emilio Lussu.
28 aprile 1968 incidenti nella vicina Piazza San Frediano nella cui chiesa viene celebrata una messa per Mussolini. I manifestanti cercano di entrare in chiesa dove la polizia aveva rinchiuso i fascisti.
1 maggio 1968 parte dalla Sapienza una manifestazione che arriva
in Piazza dei Miracoli, i manifestanti appartenenti al Potere
Operaio salgono sulla torre, ammainano il tricolore e issano una
bandiera rossa.
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Piazza dei Cavalieri (2 tappa della biciclettata) |
4. Cinema Arno
Aprile: 5 giorni di sciopero alla Saint Gobain.
Il 20 settembre 1968 i dipendenti sono 1850, di cui 300 sono messi in cassa integrazione a zero ore. I sindacati proclamano lo sciopero a tempo indeterminato.
Il 26 settembre sciopero generale, chiude anche la Torre.
Incidenti nelle varie giornate che seguono, fino ad arrivare al 15 ottobre quando al Cinema Arno, durante un'assemblea cittadina, la polizia irrompe sparando lacrimogeni e manganellando i presenti. Tre giovani partecipanti, Marmugi, Procopio e Controzzi, vengono arrestati e processati per direttissima.
Il 18, durante un presidio di studenti e operai davanti alla Saint
Gobain, l'auto del direttore viene bloccata e contro essa viene
lanciato un grosso sasso che rompe il lunotto posteriore. Nell'occasione
sono denunciati alcuni dei partecipanti, tra cui Cazzaniga, Sofri,
Pietrostefani, Gattai, Piccioni, Bandelli, Gimmelli...
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Piazza
dei Cavalieri (Intervento del prof. Giampaolo Borghello rievocante i giorni della contestazione studentesca alla Normale di Pisa) |
5. Piazza della Stazione
Il 15 marzo viene convocata dalla CGIL una manifestazione in Piazza
San Paolo all'Orto, che termina con una contestazione al segretario
della Camera del lavoro. Dalla piazza parte un corteo spontaneo
che si dirige al carcere Don Bosco (dove sono detenuti Guelfo
Guelfi e Marco Moraccini) e nell'occasione vengono tirate uova
marce ai poliziotti schierati. Poi il corteo prosegue passando
davanti alla caserma della polizia di via San Francesco per concludersi
alla Stazione, dove vengono occupati i binari ferroviari poi sgomberati
da una violenta carica della polizia.
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Piazza Serantini (P.zza S. Silvestro) |
6. Piazza XX Settembre
La protesta dei baraccati e l'occupazione (il 10 febbraio 1968) del Municipio. Tutto parte dalla tragica morte di stenti di una bimba di 5 anni.
Settembre 1968 protesta di via Pasquale Paoli, crolla il tetto di un'edificio e gli abitanti si trasferiscono in Logge di Banchi.
Il 25 ottobre, alcuni studenti vengono aggrediti dai fascisti che si rifugiano nella propria sede all'inizio di via S. Martino. Centinaia di persone accorrono nel centro della città e mettono sotto assedio i fascisti. In poche ore le persone diventano migliaia e la polizia perde il controllo della situazione intervenendo con cariche indiscriminate che vanno a colpire manifestanti e cittadini inermi.
Il 27 ottobre uno sciopero generale blocca tutte le attività
e dopo la manifestazione ed il comizio in piazza Martiri della
Libertà organizzati dai sindacati e dai partiti della sinistra
istituzionale, un corteo spontaneo di alcune migliaia di persone
si dirige verso la sede dell'Msi. La polizia reagisce duramente
con nuove violente cariche, durante uno dei numerosi scontri,
sul lungarno Gambacorti, lo stesso dove verrà picchiato
e arrestato Franco Serantini nel 1972, un lacrimogeno sparato
ad altezza d'uomo colpisce mortalmente uno studente estraneo alla
manifestazione, Cesare Pardini, la cui tragica morte ha un forte
impatto sulla città.
Associazione Amici della Biblioteca F. Serantini
Percorso
- 9,30
ritrovo in Piazza Serantini (P.za
S. Silvestro)
- 1
tappa Ingresso della Ex Marzotto
- P.za Pontecorvo
- 2
tappa Scuola Normale - P.za dei
Cavalieri
- 3
tappa La Sapienza - P.za Dante
- 4
tappa Cinema Arno - Via Conte
Fazio
- 5
tappa Stazione centrale FS
- 6
tappa Municipio - P.za XX settembre
- conclusione
in Piazza Serantini dove la Biblioteca
Serantini ha offerto un aperitivo ai partecipanti
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