impegno militante
Prospettive di intervento
della Federazione Anarchica Italiana
La FAI è la principale organizzazione all'interno del movimento anarchico di lingua italiana. Fondata nel settembre 1945 a Carrara, è composta da una dozzina di gruppi e da individualità. Al suo recente 30° congresso (Reggio Emilia, 19/22 aprile) è stata approvata questa mozione di indirizzo generale.
1. Mantenere e
rafforzare il nostro intervento contro il governo con un'iniziativa
complessiva capace di contrastare su ogni piano l'azione razzista
e sovranista dell'esecutivo, mettendo in discussione tutti i
decreti e i provvedimenti con lotte unificanti tese a costruire
un'opposizione di classe duratura nel tempo. Sarà importante
contrapporsi alla decisione governativa di aumentare l'IVA,
provvedimento che colpirà duramente i più poveri
soprattutto al sud.
2. Sviluppare
una cultura antiautoritaria nei posti di lavoro come nella società,
che riesca a modificare gli orizzonti reazionari, dando vita
a lotte sociali in grado di rompere il presente disegno autoritario
a partire da una pratica di azione diretta che faccia a meno
della delega e delle mediazioni istituzionali.
3. Sostenere le
lotte autogestite dei lavoratori e delle lavoratrici promosse
autonomamente e dal sindacalismo di base, soprattutto nelle
sue componenti libertarie, portate avanti dal basso e con modalità
orizzontali. La forza del sindacalismo e della lotta di classe
si dispiega solo se praticata in modo unitario, radicale e indipendente
da qualsiasi ceto politico o burocratico contro l'inerzia delle
grandi confederazioni, completamente assorbite nel sistema e
interne alla logica del capitale.
4. Agire nelle
battaglie femministe contrastando tutte le discriminazioni e
le violenze di genere, relative alla cultura sessista, omofoba,
transfobica e patriarcale. Identificare alcuni nodi essenziali
dell'oppressione patriarcale sessista e di genere quali: imposizione
del binarismo, familismo, militarismo, clericalismo e oppressione
religiose, discriminazioni in ambito lavorativo, lavori di cura,
autodeterminazione nella gestione del corpo e libera scelta
di aborto o maternità. Intervenire con il contributo
della specifica elaborazione anarchica, ricercando, ove possibile
e praticabile, il contatto con i movimenti di lotta attivi sulla
questione e con esperienze che possano essere individuate come
interessanti o che possano anche essere sollecitate/attivate.
Impegno antimilitarista
5. Continuare
e rafforzare l'impegno antimilitarista in una società
sempre più militarizzata dove la spesa militare dello
stato italiano si aggira sui 65 milioni di euro al giorno con
la presenza dell'esercito tricolore in 11 teatri di guerra e
la riproposizione governativa in forme ambigue della leva (mini
naja). È necessario abolire le spese militari, riconvertire
l'industria bellica in attività di utilità sociale.
Spezziamo i meccanismi della guerra e lottiamo contro la militarizzazione
del territorio.
6. Dare slancio
ad un approccio libertario alle lotte ambientali. L'inquinamento,
le catastrofi climatiche, la desertificazione e il riscaldamento
globale sono prodotti del capitalismo, così come quella
green economy che crea solo nuovi mercati riservati ai
ricchi, mentre i poveri continuano a morire e ammalarsi, e il
pianeta a morire con loro. Le grandi conferenze di Stati producono
solo sterili proclami. Porre con forza la questione del superamento
del sistema capitalista come passo necessario, anche se non
sufficiente, per arrivare a una soluzione dei problemi ecologici.
Portare la nostra proposta politica nelle piazze dove i giovani
e le giovani stanno scendendo in massa.
7. Partecipare
alle lotte contro le grandi opere (volute dai governi, dai padroni,
dalle mafie, dai partiti e dai sindacati istituzionali) e contro
la distruzione dei territori, degli ambienti e delle relazioni
sociali affinché l'orizzonte dei singoli conflitti locali
si inserisca nel più generale ambito della lotta per
la trasformazione sociale. Tali opere sono inutili, antieconomiche
e devastanti e servono esclusivamente per finanziare i carrozzoni
elettorali e istituzionali dei governi, nella classica operazione
dove si privatizzano i profitti e si socializzano i costi, non
solo finanziari ma anche ecologici, umani e sanitari. Bisogna
uscire dalle secche dell'ambientalismo istituzionale e capire
come la questione ecologista sia strettamente legata al sistema
di relazioni gerarchiche e autoritarie.
8. Rilanciare
la prassi del municipalismo libertario nei territori con lo
scopo di sedimentare un percorso sociale che valorizzi la cultura
dell'autogoverno attraverso proposte pratiche e concrete che
rifiutino il rituale della delega elettorale e si collochino,
invece, in una dimensione associativa comunalista di azione
diretta e di federalismo autogestionario dal basso.
Solidarietà e mutuo appoggio
9. Costruire
percorsi di informazione, solidarietà attiva e lotta
contro le politiche securitarie e razziste che questo governo,
in continuità con i precedenti, sta mettendo in atto
con una innegabile accelerazione qualitativa. È necessario
rovesciare la vulgata razzista e spezzare il consenso che queste
politiche trovano soprattutto fra gli sfruttati. Non soltanto
chi attraversa le frontiere, ma chiunque si trovi in condizioni
di povertà, espulso dal centro delle città e senza
alcun paracadute sociale a cui aggrapparsi diventa il nemico.
Sotto attacco è anche chi si oppone a un modello sociale
fondato sullo sfruttamento, sull'oppressione e sull'autorità.
È fondamentale dotarsi di strumenti comunicativi adeguati,
costruire percorsi solidali attraverso il mutuo appoggio; rilanciare
la lotta alle frontiere e ai lager di Stato; opporsi agli strumenti
repressivi – vecchi e nuovi – che colpiscono duramente
tutti coloro che osano alzare la testa.
10. Rilanciare
l'impegno anticlericale, che oggi assume ancora più importanza
alla luce delle tante iniziative intraprese da esponenti del
governo e da settori clerico-fascisti per comprimere e negare
le pur esili libertà civili così come oggi si
danno. Opporsi all'utilizzo di fondi pubblici per il finanziamento
delle istituzioni religiose. Portare avanti una lotta senza
distinzioni a tutte le religioni e al loro tentativo di condizionamento
e di asservimento delle società umane. Ignoranza, superstizione
e religione sono sempre state la base per modelli di dominio
e di asservimento delle coscienze.
11. Sostenere
il rilancio del settimanale anarchico «Umanità
Nova» che nel 2020 compie 100 anni di vita essendo uscito
come quotidiano già nel 1920. Caso unico nella storia
dell'editoria rivoluzionaria, il nostro giornale continua le
sue pubblicazioni settimana dopo settimana in modo autogestito
senza stipendiati, senza pubblicità e qualsiasi forma
di finanziamento pubblico. Serve un impegno collettivo per sostenere
questo prezioso strumento che diffonde le nostre idee, coordina
le nostre attività e contribuisce ad accrescere la cultura
politica, con sottoscrizioni, abbonamenti, diffusori, eventi
vari e soprattutto con feste per il settimanale.
Riaffermare l'internazionalismo
12. Riaffermare
con forza l'internazionalismo libertario e di classe e l'impegno
nella cooperazione e nella solidarietà tra sfruttati
e sfruttate. Rafforzare le lotte e le esperienze in grado di
abbattere frontiere, muri, patrie e che favoriscano la costruzione
di un mondo di liberi/e ed uguali in un tempo in cui riemergono
i concetti di patria e di nazionalismo.
Mantenere costante il nostro impegno nell'organizzare queste lotte e coordinarci con realtà locali portatrici di istanze libertarie, con organizzazioni e federazioni sorelle, trovando nell'IFA, l'Internazionale di Federazioni Anarchiche, il nostro riferimento più forte.
Per contattare la FAI:
Commissione di Corrispondenza della Federazione Anarchica Italiana
Gruppo Anarchico Germinal
Via del Bosco, 52
34131 Trieste
cdc@federazioneanarchica.org
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