Landauer, Mühsam, von Ossietzky/ Tre pensieri contro la guerra
Anche se la giornata della pace internazionale è passata, la questione della guerra e della pace è sempre attuale.
Vi mando alcune affermazioni importanti di tre anarchici e pacifisti tedeschi molto noti che ho tradotto.
Un saluto cordiale,
Leonhard Schäfer
“Qual è lo scopo della guerra?
Lo scopo della guerra è saccheggio, conquista, estensione della sfera di potere, l'esautorazione dell'influenza di altri stati e protezione degli sbocchi per l'industria e commercio.
Un lavoratore ha interesse rispetto a questi obiettivi?
No, perché saccheggiare è il mestiere dello sfruttatore che non vuole lavorare... Per quanto riguarda l'espansione degli sbocchi per l'industria e commercio, la disgrazia immensa dei popoli, la miseria dei poveri e l'insicurezza di ogni economia sorge dal fatto che si produce soltanto per il portafoglio dei commercianti, dei fabbricanti e dei banchieri invece che per i bisogni dei cittadini di ciascun paese, ciascuna provincia, ciascun comune.
La guerra può essere una cosa da esportatori; lavoro e pace stanno insieme”.
Gustav Landauer
(prima della Prima Guerra Mondiale)
“Chi assassina più essere umani, vince... Non c'è popolo e non può esisterne uno che sia abbastanza civilizzato da condurre una guerra. Perché la guerra stessa è qualcosa di incivile.
Sì, esiste una discrepanza tra il nostro ribrezzo passionale, sacro, solenne della furia della guerra e il nostro nostalgico, feroce desiderio di rivoluzione e azione.“ (1914)
Noi moriamo, come ci fu comandato,
con piombo e dinamite,
per la madrepatria e il capitale,
per l'imperatore e il profitto...
Soldati! Urlatelo da fronte a fronte:
fate riposare il fucile!
Chi può versare sangue per i ricchi,
può ancor di più per i Suoi.
(...) sprofonderanno i confini, crollerà il potere,
e tutto il mondo sarà madrepatria,
e tutta la terra sarà libera!
(da: “Canto dei soldati”, Soldatenlied, 1916)
Erich Mühsam
“La guerra è un affare migliore della pace. Non conosco nessuno che si è buttato sul mantenimento e sulla promozione della pace per soddisfare la sua sete di denaro. La canaglia avida di preda da sempre ha speculato sulla guerra”.
Carl von Ossietzky (1931) premio Nobel per la pace 1935
Leonhard Schäfer
San Casciano in Val di Pesa (Fi)
Sardegna/ La repressione contro gli antimilitaristi
Il quotidiano “Unione Sarda”, prima della magistratura, ha reso noto che si sono chiuse le indagini a carico di 45 militanti nelle lotte antimilitariste sarde negli anni dal 2014 al 2017. A carico di tutti sono imputati reati relativi soprattutto a scontri con le forze dell'ordine, ma 5 compagni anarchici sono accusati di aver costituito una associazione sovversiva ex art. 270 bis allo scopo di pilotare le lotte in una direzione violenta ed eversiva, accusa assurda, visto che ogni decisione circa la condotta delle lotte è stata presa in assemblea con lo spirito “una lotta, tante modalità” e che in queste lotte sono state coinvolte realtà tra loro diversissime: anarchici, ambientalisti, comunisti, cattolici, indipendentisti, pacifisti, ecc. Inoltre l'indagine dà grossa importanza ai contatti tra i compagni sardi e gli altri gruppi anarchici italiani, cercando di dimostrare che la divulgazione delle lotte e la richiesta di farle proprie fosse una istigazione a delinquere. Sappiamo che l'anarchismo è indigesto per il potere, sempre pronto a scagliare contro di noi il reato di opinione! La solidarietà è già arrivata da più parti, e chiediamo di insistere ad informare e mobilitarsi per affermare fortemente che la lotta contro la guerra e la militarizzazione non si arresta.
Guido Coraddu
Cagliari
I
nostri fondi neri
|
Sottoscrizioni.
Patrizio Petrocchi (Anguillara Sabazia – Rm)
10,00; Moreno Lomi (Quarrata – Pt) 50,00; Aurora
e Paolo ricordando Giovanna Gervasio Carbonaro, bella
figura di donna anarchica, da noi conosciuta e apprezzata
fin dai primi anni 50, 500,00; Riccardo Fabbricat
(Imola) per progetto Anarchik, 30,00; Giovanna, Igor
e Valentina (Palermo) in memoria di Antonio Cardella,
nel secondo anniversario della sua scomparsa, 100,00;
Rinaldo Manganelli (Bagnone – Ms) per Pdf, 25,00;
Massimiliano Froso (Genova) per Pdf, 5,00; Enrico
Calandri (Roma) 24,00; Orazio Gobbi (Piacenza) 40,00;
Pietro Varriale (Pozzuoli – Na) per Pdf, 6,00;
Diego Guerrini (Roma) per Pdf, 4,00; Johanna Wintermantel
(Freiburg – Germania), 55,00; Eva Schobel e
Peter Henisch (Vienna – Austria) 40,00. Totale
€ 889,00.
Ricordiamo che tra le sottoscrizioni registriamo
anche le quote eccedenti il costo dell'abbonamento
annuo (che è di €
50,00 per l'Italia e di € 70,00
per l'estero).
Abbonamenti sostenitori.
(quando non altrimenti specificato, si tratta dell'importo
di cento euro).Osvaldo Ghedi (Monticelli Brusati
– Bs); Patrizio Quadernucci (Bobbio –
Pc); Giuseppina Pelazza (Milano); Luca Gini (Villa
Guardia – Co); Giorgio Bixio (Sestri Levante
– Genova); Claudio Piccoli (Milano); Leopoldo
Poggiali (Roma); Alessandro Gulberti (Amburgo –
Germania) 125,00. Totale
€ 825,00.
Abbonamenti sospesi.
Si tratta di abbonamenti annui (dell'importo di
€ 50,00 ) destinati a persone detenute,
alle quali noi inviamo comunque regolarmente “A“
in omaggio. Ricordiamo che noi inviamo la rivista
a tutte le persone detenute che ce ne facciano richiesta
direttamente o tramite familiari o gruppi di solidarietà.
Tutte le persone detenute che desiderano ricevere
“A“ ce lo facciano sapere e – ci
raccomandiamo – ci segnalino tempestivamente
i trasferimenti. Dallo scorso numero abbiamo ricevuto
7 abbonamenti sospesi, tutti da parte di Alessandro
Gulberti (Amburgo – Germania). Totale
€ 350,00. Attualmente sono un centinaio
le persone detenute che ricevono regolarmente “A“
(trasferimenti e disfunzioni permettendo), delle quali
18 sono “coperte“ da un abbonamento annuo
sospeso.
|
|