lotte sindacali
Undici contro un colosso
di Gianni Alioti
A Marsiglia, undici lavoratrici migranti di un albergo di lusso, di proprietà di una delle principali catene alberghiere nel mondo, hanno scioperato per 167 giorni. E con l'aiuto della CNT-Solidarité Ouvrière, e la solidarietà di gruppi e associazioni femministe, altri sindacati e movimenti, la loro lotta è diventata internazionale.
Mi sono imbattuto in questa straordinaria
lotta camminando per le strade di Marsiglia. È una splendida
mattina di aprile. In Italia è festa della liberazione.
All'angolo di Boulevard des Dames con Rue de la République
intravvediamo un sit-in di protesta. È davanti
all'hotel NH Collection Marseille, una delle principali catene
alberghiere in Europa e nel mondo, di proprietà della
multinazionale spagnola NH Hotel Group. Allunghiamo il passo
calamitati, oltre che dagli striscioni, dalle tante bandiere
rosso-nere. Contro il blu intenso del cielo, spazzato dal mistral,
l'effetto cromatico è molto bello.
Nell'avvicinarci capiamo che si tratta di un'azione sindacale.
Le femmes de chambre che gestiscono i servizi di pulizia
nel NH Collection di Marsiglia, sono in sciopero. Le bandiere
rosso-nere sono del loro sindacato: la CNT-Solidarité
Ouvrière, un piccolo sindacato francese di matrice libertaria.
Autogestionario, combattivo e indipendente. Nato nel 2012 si
richiama alle esperienze storiche dell'anarco-sindacalismo in
Francia. A Marsiglia si insedia nel 2014 tra i lavoratori più
precari, in particolare tra le donne delle pulizie, che sono
spesso nere e di nazionalità straniera.
Ci fermiamo anche noi, come altri passanti, a parlare con le
scioperanti e le/gli attiviste/i del sindacato. È un
modo per capire le ragioni della loro lotta. Ma anche per manifestare
simpatia e condivisione. Su un tavolo è posata, insieme
a volantini e adesivi, una scatola di cartone. C'è scritto
“caisse de grève”. Un invito a sostenere
economicamente lo sciopero. La solidarietà ha bisogno
di gesti concreti.
La cosa che ci sorprende è il loro coraggio. Sono solo
undici cameriere di origine africana. Quasi tutte immigrate
da Capo Verde, le altre dalla Tunisia. “Ti spezzi la schiena,
ti aspetti 1.000 euro, finisci il mese a 800”, denuncia
Denise, una delle ragazze. Racconta le reazioni di coloro che
la circondano. “Follia” per suo cugino, “perdita
di tempo” per il suo ragazzo. Lei ride: “lo facciamo
per tutti, forse per coloro che non hanno il coraggio”.
Sostenute dai legali e attiviste/i del loro piccolo sindacato,
non hanno esitato ad entrare in sciopero. È da due settimane
che lo sono. E senza percepire alcun salario non sarà
facile continuare. Un'impresa improbabile, se non impossibile.
Almeno secondo i canoni di un sindacalismo spesso assuefatto
a logiche rinunciatarie.
Eppure, sorprendendo tutti, le giovani cameriere del lussuoso
hotel NH Collection di Marsiglia hanno proseguito con tenacia
lo sciopero a oltranza per 167 giorni. Solo una certa stanchezza
fisica-emotiva, e le difficoltà economico-familiari di
alcune, le hanno portate a decidere di riprendere il lavoro
lo scorso 23 settembre. Decisione assunta collettivamente, con
molta dignità. Ringraziando le singole persone e le organizzazioni
che le hanno accompagnate nella loro azione e sostenute contribuendo
al “fondo di sciopero”. E senza arrendersi, esprimendo
la volontà di proseguire la lotta in altre forme.
Un episodio esemplare e straordinario di azione diretta. Che
merita di essere raccontato e conosciuto. Non solo per le sacrosante
richieste di un'equa retribuzione e di un lavoro dignitoso.
Ma per i molteplici insegnamenti che possiamo trarre da questa
storia.
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Marsiglia - Le undici lavoratrici in sciopero durante un sit-in |
La natura e l'evoluzione del conflitto
Le undici giovani cameriere, aderenti al sindacato CNT-Solidarité Ouvrière, entrano in sciopero giovedì 11 aprile 2019. Nonostante siano addette alla pulizia delle camere nell'hotel di lusso NH Collection, grazie al sistema di outsourcing, sono dipendenti di un'impresa di servizi: il Gruppo francese ELIOR. Le lavoratrici, attraverso il loro sindacato, contestano all'impresa numerose ore di lavoro non retribuite, prelievi indebiti sui salari, punteggi irregolari e il mancato pagamento integrale di premi previsti dal contratto collettivo. Come spesso succede, dietro la lussuosa e redditizia vetrina degli hotel si nascondono discutibili pratiche sociali dei subappaltatori.
Le loro rivendicazioni sono sacrosante:
1. pagamento di tutte le ore di lavoro non corrisposte;
2.pagamento delle indennità per pasti e trasporti;
3.rimborso delle detrazioni salariali abusive;
4.pagamento di un premio straordinario a titolo di risarcimento;
5.aumento delle qualifiche in base al sistema di classificazione professionale definito nella convenzione collettiva;
6.maggiorazione del 50% della retribuzione oraria nei giorni festivi;
7.riconoscimento della 13^ mensilità;
8.organizzazione del lavoro rispettosa della privacy.
La direzione regionale del Gruppo ELIOR vorrebbe scegliere i suoi interlocutori sindacali e, sin da subito, rifiuta qualsiasi trattativa con la CNT-Solidarité Ouvrière, l'unica organizzazione presente nel sito di Marsiglia. Ma le giovani lavoratrici non intendono cedere a questo ricatto.
Lunedi 29 aprile le cameriere vincono una prima battaglia nella lotta per condizioni di lavoro dignitose. Il giudice dell'Alta Corte di Marsiglia respinge la richiesta di scioglimento del presidio davanti al NH Collection e la fine dello sciopero. Lara Sch€fer, avvocato della CNT-SO, in una dichiarazione al quotidiano “la Marseillase” esprime un giudizio positivo sulla sentenza. La pretesa dell'impresa di porre fine al movimento di sciopero, in base al principio che si tratterebbe di un “attacco alla libera impresa”, sarebbe stata un obbrobrio giuridico. E la Corte impone a ELIOR di pagare tutte le spese legali “fino a 500 euro per dipendente”.
Nonostante la sentenza favorevole, le pressioni contro lo sciopero continuano. Ogni giorno il presidio è soggetto a controlli di polizia. E a inizio maggio quattro cameriere accompagnate da Camille El Mhamdi, avvocato della CNT-SO, e da un rappresentante dei gilets jaunes sono convocate nella stazione di polizia della seconda circoscrizione di Marsiglia, per rispondere a reclami per disturbo diurno. Le giovani lavoratrici non si lasciano, però, intimidire: “Siamo stanche di essere trattate come nient'altro che niente! […] Chiediamo solo i nostri diritti, la giustizia”.
Di fronte alle autorità pubbliche, la situazione rimane tesa per tutto il mese di maggio. All'inizio di giugno, due scioperanti e due sindacalisti CNT-SO trascorrono 24 ore in custodia di polizia, dopo un brutale e ingiustificato arresto durante il sit-in.
Clemence Lachkar, avvocato degli scioperanti con Jane Becker, ritiene che la presenza costante della polizia e i procedimenti giudiziari avviati costituiscano “un'aggressione sproporzionata”, una pressione politico-istituzionale di rara intensità. Ci si chiede da dove vengano gli ordini: dalla direzione dell'hotel? Dal subappaltatore ELIOR? Dalla prefettura?
La resistenza di ELIOR al negoziato dipende dalla paura, nel caso cedesse ad alcune richieste, di stabilire un precedente per le decine di migliaia dei suoi dipendenti che lavorano negli altri siti. Ma anche dal punto di vista della CNT-SO, questa vertenza è essenziale per una certa credibilità e un equilibrio di potere nel futuro. Il gruppo ELIOR sta infatti acquisendo il servizio di subappalto in diversi hotel di Marsiglia in cui quasi tutte le cameriere sono iscritte alla CNT-SO.
Con l'ondata di caldo estivo non è facile per le ragazze proseguire nel loro sit-in quotidiano. Ma prima che subentri una certa depressione, si apre un barlume di speranza. Il prefetto chiede alla direzione di ELIOR e ai dipendenti in sciopero di nominare un “mediatore scelto congiuntamente”. Sembra che la direzione nazionale del Gruppo abbia preso in carico il caso e sia più incline a discutere rispetto alla controparte regionale. Le azioni dirette anche verso altri hotel della catena NH a Marsiglia sembrano spingere la direzione dell'hotel a prendere in mano la vertenza per trovare una soluzione.
I negoziati, però, sotto l'auspicio della mediazione prefettizia, falliscono. Alle diverse richieste sindacali il Gruppo ELIOR risponde con la proposta di un bonus unico di 500 euro l'anno. Un atteggiamento quasi di disprezzo verso le ragioni delle cameriere, cui non resta altro che continuare lo sciopero e ricercare un collegamento con altre lotte in corso nel settore alberghiero.
Mancanza di dialogo e pressione della polizia
La CNT-SO, negli ultimi tre anni, ha sostenuto a Marsiglia
e Vitrolles sedici scioperi tra le cameriere degli hotel di
lusso. Sono finiti tutti con la conquista della tredicesima
mensilità e un aumento delle qualifiche. E gli scioperi
sono durati mediamente tre settimane. Invece, per Lara e Camille
(le due giovani avvocate del sindacato), il conflitto con il
Gruppo ELIOR è stato peculiare. Non s'immaginava che
sarebbe stato così difficile. C'erano molte indicazioni
che il subappaltatore avrebbe ceduto rapidamente: un hotel di
lusso nel centro della città, in una strada turistica,
inaugurato in pompa magna lo scorso anno. La mancanza di dialogo
e la crescente pressione sul piano giuridico e da parte della
polizia, nei confronti delle giovani scioperanti (restano in
corso le azioni legali contro di loro e alcuni attivisti sindacali),
ha cambiato le dinamiche del movimento.
Così le cameriere impiegate nel NH Collection di Marsiglia
decidono collettivamente, dopo 167 giorni di lotta esemplare,
di sospendere lo sciopero e riprendere il lavoro da lunedì
23 settembre. Nuove forme di azione restano possibili, in base
all'evoluzione della situazione. Il prezzo pagato sul piano
economico e dell'immagine di NH e ELIOR è pesantissimo.
Il 19 settembre Marlène Schiappa, Segretario di Stato
del Governo francese, con delega in materia di parità
tra donne e uomini e lotta contro le discriminazioni, ha ricevuto
a Parigi una delegazione confederale CNT-SO, per discutere delle
vertenze nella subfornitura alberghiera e nel settore delle
pulizie. Il primo punto in discussione è stato il lunghissimo
sciopero delle cameriere di NH Collection Marsiglia. L'esito
dell'incontro, seppur non risolutivo di questo conflitto, è
servito ad aprire uno spazio per un'azione normativa contro
il subappalto. Le condizioni di lavoro nei subappalti del settore
alberghiero sono ora sul tavolo del Governo francese. Anche
e soprattutto per lo sciopero di undici ragazze immigrate.
La lotta contro lo sfruttamento e per la dignità di chi
lavora continuerà. A ventidue anni, Elisa sogna un destino
migliore. Madre single di una bambina, ha iniziato a lavorare
a undici anni a Capo Verde. In Francia, sperava che le leggi
proteggessero meglio i lavoratori. “Abbiamo capito che
per avere i tuoi diritti, devi ancora combattere. La lotta delle
cameriere è tutt'altro che finita. Approfitterò
delle migliori abilità linguistiche di francese per studiare
i testi della legislazione del lavoro e dei contratti”.
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Marsiglia
- Uno scatto durante un'intervista |
Il valore della solidarietà
La cosa più straordinaria di questa “piccola e grande” lotta è il risveglio della solidarietà. Sindacati, movimenti, partiti di sinistra, gruppi e associazioni femministe non restano indifferenti. E ogni sabato mattina il sit-in delle scioperanti davanti al NH Collection Marseille, si riempie di gente.
Molti sono i passanti e i partecipanti ai sit-in che depositano nella “scatola di cartone” qualche euro. E buona è anche la risposta individuale all'appello della CNT-SO di Marsiglia di versare online un contributo diretto al “fondo di sciopero”. A inizio giugno sono in cassa più di 15mila euro, sufficienti per far fronte ai primi due mesi.
Al sostegno dei singoli si somma in modo decisivo anche il sostegno collettivo di lavoratori organizzati nella CGT francese e di attivisti del movimento dei gilets jaunes. Inoltre, la città di Marsiglia – come nelle migliori tradizioni d'impegno sociale e solidale nei confronti delle minoranze e delle lotte sindacali – non fa mancare il suo apporto. Innumerevoli sono le iniziative di solidarietà organizzate: dai concerti in alcuni dei principali locali della scena musicale marsigliese, come il Molotov, alle cene a tema in alcuni ristoranti di tendenza della città; da occasioni d'incontro e dibattito promosse da diverse associazioni alla proiezione di film. Lo scopo di tutti questi eventi, oltre la sensibilizzazione, è alimentare il “fondo di sciopero” creato ad hoc dalla CNT-SO per le cameriere del NH hotel.
Grazie al “fondo di sciopero” le cameriere ricevono a luglio e agosto l'equivalente del loro stipendio. Elisa, una delle scioperanti, nel ricevere l'assegno dal suo sindacato dichiara a una TV locale: “È bello, è proprio bello vedere che ci sono persone che ci aiutano, che non siamo sole”.
Internazionalizzazione della lotta
Nonostante si stia parlando di uno sciopero che coinvolge solo undici persone di un hotel marsigliese, un altro elemento straordinario di questa lotta è la sua proiezione su scala globale. NH è una rete internazionale di hotel, il cui Gruppo, con casa madre spagnola, ha sede a Madrid. Si avviano quindi i contatti con i colleghi del sindacato spagnolo CGT (di tendenza anarco-sindacalista). Nel mese di giugno, una rappresentanza delle cameriere in sciopero a Marsiglia, supportata dai colleghi della CGT spagnola, manifesta di fronte a un hotel NH di Madrid e presso la sede del Gruppo. Pur non riuscendo a farsi ricevere dalla direzione centrale di NH, la loro azione riesce ad avere una risonanza mediatica e riescono a incontrare alcuni rappresentanti del partito di sinistra Podemos.
Nell'estate esplodono anche altri scioperi in Francia tra le femmes de chambre, per i bassi salari e, soprattutto, contro l'esternalizzazione del servizio di pulizia camere, cuore del settore alberghiero. È il sindacato CGT-HPE che guida lo sciopero delle dipendenti del subappaltatore STN iniziato a metà luglio all'IBIS Batignolles a Parigi, oltre alle iniziative contro il Gruppo Accor. Il collegamento con la lotta al NH di Marsiglia è naturale. Insieme, quindi, CNT-SO e CGT-HPE promuovono a fine agosto un coordinamento delle diverse vertenze a Tolosa e un'azione diretta davanti all'Hotel Mercure Compans, al fine di rivendicare per le femmes de chambre l'applicazione del contratto collettivo del settore alberghiero e non delle imprese di pulizia.
Da una situazione specifica e locale c'è stata la capacità di collegarsi in Francia e altrove in Europa, per far crescere la resistenza contro il dumping sociale tra i lavoratori del settore alberghiero. A inizio di novembre, ad esempio, la CNT-SO insieme a Las Kellys (l'associazione spagnola delle femmes de chambre) e ad altri sindacati dell'Unione Europea, partecipa a un'azione comune a Bruxelles per chiedere l'adozione di una legge contro il subappalto e l'esternalizzazione dei servizi, che rappresentano il core business del settore alberghiero.
La morale della storia
Tremila anni fa nella valle di Elah, in Israele, ha luogo uno dei duelli più famosi della storia. Il giovane pastore Davide, munito di una fionda e cinque pietre, affronta e sconfigge il guerriero gigante Golia. Uno scontro in cui, chi era partito in apparente svantaggio, esce vincitore a dispetto di ogni previsione. Il racconto biblico, tramandato nel corso dei secoli, è da sempre considerato la metafora della vittoria improbabile.
Ecco, accompagnando la lotta delle femmes de chambre di Marsiglia, mi è venuto spontaneo pensare all'episodio biblico di “Davide e Golia”. Una sfida proibitiva. Eppure le giovani cameriere non hanno rinunciato a combatterla. Una lezione di coraggio e perseveranza insolita.
È la ragione per cui storie come queste meritano di essere raccontate. Funzionano, com'era solito dire Eduardo Galeano, come vitamine naturali necessarie per continuare a lottare e sognare. Nella speranza che questa come altre storie di lotta e di dignità, facciano ritrovare al sindacalismo i punti cardinali della propria azione. E il baricentro della sua essenza: la solidarietà.
Gianni Alioti
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