alle lettrici,
ai lettori
Ci siamo
Ne abbiamo parlato negli ultimi
numeri, utilizzando questa nostra pagina di dialogo con le lettrici
e i lettori, le persone che diffondono la rivista, i gruppi
anarchici, i circoli libertari, le botteghe del commercio equo
e solidale, le edicole, le le librerie, i banchetti autogestiti
e l'intera rete di distribuzione di “A”. Dall'inizio
dell'anno sono in vigore le nuove modalità di acquisto
e distribuzione: nuovi prezzi, corresponsabilizzazione maggiore
di chi riceve più copie, eliminazione delle copie/saggio
(visto che la rivista è leggibile e scaricabile gratis
online, dalla metà del mese di copertina), contributo
fisso di 5,00 euro per qualsiasi acquisto inferiore ai 50,00
euro (da questo importo in su le spese postali sono a nostro
carico – salvo per l'estero, per cui le spese ammontano
a 20,00 euro), progressivo spostamento dal cartaceo all'online
dell'archivio storico di “A” (restano disponibili
in versione cartacea gli arretrati dell'anno precedente al numero
in uscita), ecc.
Tante piccole e grandi novità che riflettono i tempi
che passano, le nuove opportunità di semplificazione
assicurate dalla rete e soprattutto – lo abbiamo ripetuto
insistentemente – la nostra volontà di coinvolgere
maggiormente il variegato popolo di “A” in un uso
più direttamente responsabile e davvero autogestito di
questo progetto culturale.
Ha un qualche senso che tutto stia avvenendo nel corso del 50°
anno di vita della rivista. Con il numero 448 (dicembre 2020/gennaio
2021) si chiuderà infatti il primo mezzo secolo di vita
della rivista, che intendiamo festeggiare principalmente guardando
avanti, ai nuovi compiti e alle responsabilità che sentiamo
addosso anche a un (tutto sommato) piccolo progetto editoriale
come il nostro. Abbiamo deciso di dipanare su due anni –
questo e il prossimo – le iniziative e gli appuntamenti
specifici, di cui riferiremo innanzitutto in questa pagina di
dialogo tra la redazione e voi.
Un'avvertenza importante. Nell'ambito della ristrutturazione
della nostra rete distributiva, ci possono esser stati errori,
cancellazioni, riduzioni “ingiuste” di copie o comunque
da verificare. Siamo qui per dialogare, esaminare, valutare.
Certo è che la stagione del “mandatemi 5 copie
e poi ne parliamo” è finita. Una rivista libertaria
e autogestita deve darsi regole chiare e condivise, incontrando
persone e gruppi che ne sostengano il progetto responsabilmente.
È questo lo spirito che ci anima, nella tradizione di
questa rivista che affonda le sue radici nella stagione del
1968/1969 e, ben all'indietro, nella migliore storia dell'anarchismo
di matrice anche ottocentesca. Ma con lo sguardo e una pratica
editoriale che sappia legarla alle nuove forme della comunicazione
libertaria. Antagonista. In direzione ostinata e contraria.
Con le sue oltre 3.000 copie cartacee distribuite ogni mese,
con oltre 150 diffusori sul territorio, con le sue 50.000 visualizzazioni
e più del sito ogni mese, quasi un migliaio di abbonati
in Italia e sparsi nel mondo.
Ci siamo. Grazie anche al vostro sostegno, di tanti tipi. Ci
siamo e non abbiamo alcuna intenzione di mollare.
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