Rivista Anarchica Online
Lyon
di Domenico Pucciarelli.
Ai primi di ottobre
il signor Woityla è venuto a visitare alcune città della Francia,
tra cui Lione. Questa visita, annunciata da più di un anno, non ha
trovato impreparati gli anarchici ed i libertari che a Lione - come
ovunque - cercano di esprimere quella particolare tendenza della
società che vorrebbe vivere senza dogmi né "chiese" . Dopo aver
costituito un gruppo specifico ad hoc (O.S.T.I.E.:opposition a la
soumission et a l'instruction ecclésiastique), hanno stampato degli
adesivi e dei manifesti, denunciando le malefatte della chiesa e
della religione e soprattutto le dicerie e gli obblighi morali, che
questo signore vestito di bianco va ripetendo un po' ovunque nel
mondo: non abortite, amatevi dopo il matrimonio, ecc... Questo gruppo ha
inoltre preparato una mostra di disegni - originali e non -
sull'anticlericalismo, che è stata esposta prima nella sede del
gruppo di quartiere della Croix Rousse (il C.U.L.), poi nella
libreria libertaria La Gryffe. Inoltre, per dare
il benvenuto al papa e denunciare lo stato d'assedio ("Etat de
Siège" da cui lo slogan della manifestazione "NO a l'état
de St. Siege!") ed i miliardi spesi per fargli fare qualche predica
qua e la, il gruppo O.S.T.I.E. aveva indetto una manifestazione.
Purtroppo la notte precedente la manifestazione un gruppo di compagni
e compagne era stato arrestato mentre affiggeva manifesti contro il
papa. Debbo dire che raramente ho visto strappare dei manifesti dai
muri della città con tanta rabbia. Così quando il 3 ottobre, giorno
antecedente la venuta del papa, ci ritroviamo in 200 (libertari,
anarchici, anticlericali) a manifestare nelle principali strade della
città, i compagni arrestati sono ancora in carcere. Nel corso della
nostra manifestazione gridiamo forte che è assurdo arrestare delle
persone per l'affissione di manifesti. Ma la polizia ha
terribilmente paura, e lo si può capire dal clima di terrore in cui
vive da un po' di tempo, non potendo assicurare la tranquillità
della vita pubblica a causa di diversi attentati (tra l'altro
assurdi, che hanno colpito delle persone a caso) che ci sono stati
ultimamente in Francia; ed anche per la profezia di Nostradamus ("Il
papa morirà durante la sua visita a Lione"). I compagni
arrestati restano in carcere 48 ore. Due di loro (l'italiana Paola
Piazzalunga e lo svizzero Marcus) vengono inizialmente minacciati
d'espulsione, poi finalmente liberati due giorni dopo gli altri - in
seguito ad una breve ma intensa mobilitazione e campagna-stampa. In conclusione
debbo aggiungere che se a volte la nostra determinazione a proseguire
le attività militanti si affloscia per il tran-tran in cui si cade
dopo tanti anni di impegno, quest'occasione di scendere in piazza ci
ha dato un po' di coraggio e di volontà, soprattutto tenendo conto
che siamo stati i soli - insieme ai "liberi-pensatori" - a
manifestare pubblicamente un reale dissenso. Per la cronaca bisogna
dire che un piccolo gruppo di "nazionalisti" ha tentato di
interrompere la nostra manifestazione, ma dopo aver ricevuto qualche
cazzotto se ne è andato via. La stampa e la televisione locale hanno
dato risonanza alla manifestazione soprattutto grazie a questa
piccola "bagarre entre les anarchistes et les papistes".
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