Rivista Anarchica Online

rivista anarchica
anno 16 nr. 141
novembre 1986


Rivista Anarchica Online

Lyon
di Domenico Pucciarelli.

Ai primi di ottobre il signor Woityla è venuto a visitare alcune città della Francia, tra cui Lione. Questa visita, annunciata da più di un anno, non ha trovato impreparati gli anarchici ed i libertari che a Lione - come ovunque - cercano di esprimere quella particolare tendenza della società che vorrebbe vivere senza dogmi né "chiese" .
Dopo aver costituito un gruppo specifico ad hoc (O.S.T.I.E.:opposition a la soumission et a l'instruction ecclésiastique), hanno stampato degli adesivi e dei manifesti, denunciando le malefatte della chiesa e della religione e soprattutto le dicerie e gli obblighi morali, che questo signore vestito di bianco va ripetendo un po' ovunque nel mondo: non abortite, amatevi dopo il matrimonio, ecc...
Questo gruppo ha inoltre preparato una mostra di disegni - originali e non - sull'anticlericalismo, che è stata esposta prima nella sede del gruppo di quartiere della Croix Rousse (il C.U.L.), poi nella libreria libertaria La Gryffe.
Inoltre, per dare il benvenuto al papa e denunciare lo stato d'assedio ("Etat de Siège" da cui lo slogan della manifestazione "NO a l'état de St. Siege!") ed i miliardi spesi per fargli fare qualche predica qua e la, il gruppo O.S.T.I.E. aveva indetto una manifestazione. Purtroppo la notte precedente la manifestazione un gruppo di compagni e compagne era stato arrestato mentre affiggeva manifesti contro il papa. Debbo dire che raramente ho visto strappare dei manifesti dai muri della città con tanta rabbia. Così quando il 3 ottobre, giorno antecedente la venuta del papa, ci ritroviamo in 200 (libertari, anarchici, anticlericali) a manifestare nelle principali strade della città, i compagni arrestati sono ancora in carcere. Nel corso della nostra manifestazione gridiamo forte che è assurdo arrestare delle persone per l'affissione di manifesti.
Ma la polizia ha terribilmente paura, e lo si può capire dal clima di terrore in cui vive da un po' di tempo, non potendo assicurare la tranquillità della vita pubblica a causa di diversi attentati (tra l'altro assurdi, che hanno colpito delle persone a caso) che ci sono stati ultimamente in Francia; ed anche per la profezia di Nostradamus ("Il papa morirà durante la sua visita a Lione").
I compagni arrestati restano in carcere 48 ore. Due di loro (l'italiana Paola Piazzalunga e lo svizzero Marcus) vengono inizialmente minacciati d'espulsione, poi finalmente liberati due giorni dopo gli altri - in seguito ad una breve ma intensa mobilitazione e campagna-stampa.
In conclusione debbo aggiungere che se a volte la nostra determinazione a proseguire le attività militanti si affloscia per il tran-tran in cui si cade dopo tanti anni di impegno, quest'occasione di scendere in piazza ci ha dato un po' di coraggio e di volontà, soprattutto tenendo conto che siamo stati i soli - insieme ai "liberi-pensatori" - a manifestare pubblicamente un reale dissenso. Per la cronaca bisogna dire che un piccolo gruppo di "nazionalisti" ha tentato di interrompere la nostra manifestazione, ma dopo aver ricevuto qualche cazzotto se ne è andato via. La stampa e la televisione locale hanno dato risonanza alla manifestazione soprattutto grazie a questa piccola "bagarre entre les anarchistes et les papistes".